15/03/2021
La vita non è, come si crede spesso, l’accumulo di cose («il passeggero») per una chimerica felicità sempre da ve**re, ma la profondità di vissuti buoni («il fondamentale»: ciò che dà fondamento). Il desiderio è memoria — paradosso — perché rende ogni istante del presente traboccante di senso e quindi «memorabile».
Per sapere che cosa vogliamo, se i nostri desideri sono autentici o siamo schiacciati da quelli della cultura dominante o delle aspettative altrui, bisogna fermarsi e chiedersi: che cosa ricordo «di buono» nella mia vita? Ho provato a farlo e ho visto dei volti e delle opere. Avevano in comune il fatto di essere istanti in cui ho amato e sono stato amato, in cui mi sono preso cura del mondo nel modo irripetibile in cui posso farlo, con tutti i miei limiti, solo io. E anche se a volte mi perdo, non desidero altro.
La Zona è protetta dall’esercito che spara a vista a ogni intruso, ma c’è un contrabbandiere che osa affrontare ogni...