Dott.ssa Annabella Lubes Psicologa Clinica

Dott.ssa Annabella Lubes Psicologa Clinica Psicologa Clinica: mi occupo di apprendimento, difficoltà emotive, relazionali e di comportamento

Ecco la rubrica del mercoledì "BUSSOLA PER GENITORI"!Perché procrastiniamo? Ti è mai capitato di rimandare ripetutamente...
03/12/2025

Ecco la rubrica del mercoledì "BUSSOLA PER GENITORI"!
Perché procrastiniamo? Ti è mai capitato di rimandare ripetutamente ciò che dovresti fare?
Capita a tutti di rimandare una telefonata, dilungarsi in una cosa “inutile” invece di cominciare un’attività importante o convincersi che c’è ancora tempo per preparare quel compito così noioso: ogni volta che dobbiamo fare qualcosa ma ogni scusa è buona per non farla iniziare.
Procrastinare consente per un po’ di sentirsi a proprio agio senza impegni o richieste e permette di rallentare il nostro cammino.
E’ un meccanismo di difesa, una strategia per evitare di affrontare queste emozioni spiacevoli, come agitazione e ansia legate alle aspettative di un compito.

Ma perché lo facciamo?
Uno dei fattori principali è l’avversione verso un compito/un’attività percepita come spiacevole o noiosa. Spesso si rimandano compiti poco gratificanti e si preferisce dedicarsi ad attività più piacevoli nell’immediato.
Un altro elemento chiave è legato all’autoefficacia, cioè la nostra idea di essere o meno in grado di portare avanti un compito con successo, perché fiduciosi delle nostre capacità. Se non siamo sicuri delle nostre capacità tendiamo a rimandare!
Inoltre la procrastinazione è spesso legata al perfezionismo: la paura del giudizio altrui, l’idea di dover fare sempre in modo impeccabile possono bloccare l’inizio del compito.
La scelta di rimandare diventa spesso motivo di stress e di preoccupazione, provocando senso di colpa ed insoddisfazione.

Come smettere di procrastinare?
Imparare a gestire questi aspetti può migliorare il benessere psicologico.
- Prendi consapevolezza di quando ti succede di rimandare
- Definisci una lista di cosa devi fare e quando
- Suddividi il compito in obiettivi più piccoli, ma definiti
- Previeni e riduci le tentazioni che ti portano a procrastinare
- Stabilisci una piccola ricompensa dopo aver completato un’attività o un obiettivo
- Sostituisci il pensiero di “dover fare qualcosa” con il sentirsi soddisfatti per averla fatta: goditi la gratificazione!

Rubrica "BUSSOLA PER GENITORI"Affrontare e comprendere la rabbia nei bambini ❗️Parliamo ancora una volta di emozioni… La...
26/11/2025

Rubrica "BUSSOLA PER GENITORI"
Affrontare e comprendere la rabbia nei bambini ❗️
Parliamo ancora una volta di emozioni… La rabbia è una delle emozioni più difficili da comprendere e da gestire…
🔎La rabbia è uno stato affettivo intenso con cui ci confrontiamo fin dall’inizio della nostra vita, che si attiva in risposta a stimoli interni o esterni.
Arrabbiarsi è un’esperienza umana comune e condivisa indipendentemente dall’età, dalla cultura e dall’etnia di appartenenza.
🔖La rabbia nei bambini è una risposta naturale a situazioni che percepiscono come frustranti o ingiuste. Quando un bambino si arrabbia, NON sta facendo un capriccio ma sta cercando di comunicare un bisogno o un disagio che non riesce a esprimere diversamente.
🔖Le manifestazioni di rabbia spesso nascondono bisogni semplici ma fondamentali. Un bambino può arrabbiarsi perché è stanco, affamato o perché si sente incompreso. In altre occasioni, la rabbia nasce dall’incapacità di ottenere ciò che desidera, non per sfidare l’autorità, ma perché ancora non ha sviluppato le competenze emotive per gestire la delusione o la frustrazione.
Un errore comune è interpretare queste reazioni come capricci. In realtà, dietro ogni scatto d’ira c’è una richiesta di aiuto, una forma di comunicazione che merita di essere ascoltata. Considerare la rabbia come un bisogno permette di cambiare prospettiva: non si tratta di un comportamento da reprimere, ma di un’emozione da accogliere e gestire insieme al bambino.
💡Come aiutare i bambini a gestire la rabbia?
- Riconoscere, ascoltare e non minimizzare la rabbia
- Dare strumenti e la possibilità di esprimere la rabbia
- Essere un modello positivo e creare un ambiente sicuro per calmarsi
- Insegnare qualche tecnica di rilassamento
- Normalizzare la rabbia
- Evitare di urlare o punire il bambino durante le crisi di rabbia

Oggi 20 novembre si celebra la GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DELL'INFANZIA: la data coincide con il giorno cui l’Assembl...
20/11/2025

Oggi 20 novembre si celebra la GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DELL'INFANZIA: la data coincide con il giorno cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959 e la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

19/11/2025

Ecco, sul finire del mercoledì, la rubrica "Bussola per genitori"

Tema a cui tengo particolarmente... ❤️
Gli aspetti emotivi sono cruciali nei processi di apprendimento perché agiscono come un "collante" per le informazioni e come un "motore" per la motivazione.
Il clima emotivo è la base su cui si costruisce ogni apprendimento efficace!
🔎 Immaginate di costruire una casa: non importa quanto sia buono il progetto (il metodo educativo) o quanto siano validi i materiali (i contenuti didattici), se le fondamenta (il benessere emotivo) non sono stabili e solide, l'intera struttura sarà compromessa.
Le emozioni e l'apprendimento sono intrecciati e si influenzano reciprocamente.
🧠 Le neuroscienze hanno evidenziato come le nozioni vengano fissate nel cervello insieme alle emozioni che le accompagnano, rendendo le memorie più resistenti.
Le emozioni sono in grado di modulare e orchestrare i processi cognitivi, tra cui il pensiero, la capacità di problem solving, l'attenzione...
Un ambiente scolastico sereno, accogliente e incoraggiante favorisce emozioni positive, essenziali per un apprendimento efficace.
🫂 La qualità della relazione con gli educatori è cruciale: un insegnante empatico e che valorizza l'errore come strumento di crescita veicola emozioni che facilitano il processo.
Le emozioni non sono un optional, ma una componente fondamentale ed intrinseca dell'apprendimento. Influenzano ciò che ricordiamo, quanto siamo motivati a imparare e come gestiamo le sfide cognitive.

18/11/2025
Cos'è un bambino?!?Mi piace molto questa definizione delle pedagogiste E. Rossini e E. Urso.
14/11/2025

Cos'è un bambino?!?
Mi piace molto questa definizione delle pedagogiste E. Rossini e E. Urso.

Appuntamento del mercoledì: la Rubrica"BUSSOLA PER GENITORI"Cosa sono gli strumenti compensativi e le misure dispensativ...
12/11/2025

Appuntamento del mercoledì: la Rubrica
"BUSSOLA PER GENITORI"
Cosa sono gli strumenti compensativi e le misure dispensative❓
Per un bambino o ragazzo con Disturbo Specifico dell’Apprendimento il successo scolastico significa raggiungere gli stessi obiettivi dei suoi compagni di classe ma con un percorso personalizzato che tenga conto delle sue difficoltà specifiche e identifichi con precisione come superarle.
🔎In Italia la Legge 170 del 2010 è la legge di riferimento per tutti gli studenti con una diagnosi di dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia: si occupa delle misure educative e didattiche di supporto all’apprendimento e indica che “gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari” nell’ambito di una didattica individualizzata e personalizzata, che tenga conto delle caratteristiche e dei punti di forza dello studente.
A livello scolastico, gli strumenti compensativi che ogni studente può utilizzare sono specificati all'interno del Piano Didattico Personalizzato (PDP); questo documento viene redatto dalla scuola dopo la consegna della diagnosi di DSA.
🔖Gli strumenti compensativi indicati dalla legge 170 sono molteplici: “sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria” per permettere al bambino e al ragazzo di apprendere con efficacia. Hanno lo scopo di garantire l’autonomia dello studente con DSA permettendogli di esprimere le proprie potenzialità, raggiungere una stabilità emotiva e un’adeguata autostima.
Gli strumenti possono essere a bassa o alta tecnologia e vanno valutati sulla base delle esigenze personali di ogni studente, alcuni sono:
• La sintesi vocale
• Testi in digitale e libri parlanti
• I programmi di videoscrittura
• La calcolatrice
• Le mappe concettuali delle unità di apprendimento
• L’utilizzo del computer o del tablet
• Software per la creazione e l’uso di mappe
• Linee dei numeri, tabelle e formulari
🔖Le misure dispensative permettono allo studente di essere dispensato dall’eseguire le prestazioni per lui/lei più difficili oppure di eseguirle con più tempo a disposizione oppure con materiale ridotto. Possono essere:
• evitare la lettura ad alta voce;
• evitare l’uso del corsivo o dello stampato minuscolo o la scrittura della lingua o delle lingue straniere
• evitare la scrittura veloce sotto dettatura o copiare dalla lavagna
• evitare la memorizzazione di liste, regole e definizioni
• evitare la memorizzazione di tabelline e poesie
• ridurre la quantità di compiti
• non eseguire prove a tempo o avere a disposizione più tempo per eseguire una prova
• sostenere solo interrogazioni programmate, in forma orale oppure le verifiche in formato digitale

Questa semplice immagine rende proprio l'idea! Bellissima!
11/11/2025

Questa semplice immagine rende proprio l'idea! Bellissima!

Buon sabato con un pensiero positivo!
08/11/2025

Buon sabato con un pensiero positivo!

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