18/10/2025
Non aggiungo altre parole ✨
COMUNICATO STAMPA
Educazione affettiva e sessuale nelle scuole: non è ideologia, è prevenzione
Sono strumenti fondamentali contro la violenza e le relazioni tossiche.
Chiediamo il ritiro dell’emendamento che vuole cancellare questi percorsi.
Come Associazione Donna Chiama Donna, esprimiamo forte preoccupazione per l’emendamento che mira a eliminare i percorsi educativi su affettività, relazioni e sessualità nelle scuole.
Questi progetti sono strumenti fondamentali per prevenire la violenza di genere, contrastare stereotipi dannosi e aiutare bambine, bambini, ragazze e ragazzi a costruire relazioni sane, basate sul rispetto e sulla consapevolezza.
🔍 Nessuna ideologia. Solo educazione e prevenzione.
Ci teniamo a precisare con fermezza che i nostri percorsi non promuovono alcuna “ideologia gender”.
Sono realizzati da professioniste/i qualificate/i – psicologhe, educatrici, pedagogiste – e si basano su evidenze scientifiche, strumenti pedagogici riconosciuti.
Parliamo di emozioni, ascolto, empatia, rispetto del consenso, bullismo, stereotipi di genere, affettività e sessualità consapevole. Tutti temi fondamentali per lo sviluppo equilibrato dei giovani, richiesti dagli stessi insegnanti, dalle famiglie e previsti dalla Convenzione di Istanbul, ratificata anche dall’Italia.
📉 Cancellare questi percorsi significa lasciare spazio a fonti di “educazione” ben più pericolose:
come riporta anche Lilli Gruber nel suo libro Non farti fottere, oggi i ragazzi accedono al porno in media tra i 10 e i 12 anni. Il 79% dice di aver imparato a fare sesso da video espliciti e violenti.
Davvero vogliamo che questa sia la loro unica fonte formativa?
Chiediamo il ritiro immediato dell’emendamento.
La scuola deve educare, non censurare.
I giovani hanno bisogno di strumenti, non di paure ideologiche calate dall’alto.