15/10/2025
• In occasione della Giornata Mondala dedicata al lutto perinatale, e in un momento in cui diversi miei pazienti e persone a me care sono purtroppo state scosse da un lutto infantile in città, desidero condividere una riflessione sul ruolo che la cura di sé, anche attraverso la nutrizione, può avere nei momenti di perdita.
Come professionista della salute, ma anche come persona che accompagna ogni giorno donne, genitori e famiglie che attraversano periodi difficili, so quanto il corpo e la mente siano intrecciati nella fatica del lutto.
Prendersi cura del proprio corpo non significa ignorare il dolore, ma riconoscere che, anche quando tutto sembra pesare, abbiamo ancora bisogno di nutrirci per “sorreggerci le gambe, in qualche modo”.
La perdita di una persona cara è uno dei maggiori stress della vita. Le evidenze scientifiche mostrano che il dolore psicologico può generare vere e proprie risposte fisiologiche (aumento del cortisolo, disturbi del sonno, rischio cardiovascolare aumentato, disordini alimentari). In questo periodo vulnerabile, il cibo può diventare una forma concreta di sostegno.
Modificare o evitare comportamenti a rischio, come una alimentazione disordinata, aiuta a ridurre gli effetti dello stress sul corpo.
- Il nostro corpo sta lavorando intensamente per adattarsi alla perdita; nutrirlo con rispetto è una scelta di protezione.
- Un pasto semplice, regolare e bilanciato è un atto di cura verso noi stessi.
- Integrare piccole azioni, come mantenere un’adeguata idratazione e prestare attenzione all’igiene, supporta il sistema immunitario.
Affrontare il lutto è un cammino complesso, che richiede tempo.
Prendersi cura della propria alimentazione non cancella il dolore, ma può aiutarci a sostenere il corpo mentre il cuore lentamente si ricompone.
Oggi, questo messaggio è dedicato a chi sta vivendo una perdita. Che possiate, un passo alla volta, continuare a nutrire la vita, dentro e intorno a voi.