14/11/2025
Per rispondere al tema "un eccesso di soia può essere pericoloso per la tiroide?" è fondamentale considerare le evidenze scientifiche più recenti e complete sulle interazioni tra soia e funzione tiroidea.
Diversi studi e revisioni sistematiche mostrano che un consumo moderato di soia è generalmente sicuro per la maggior parte delle persone senza problemi tiroidei preesistenti.
Tuttavia, in soggetti con condizioni come l'ipotiroidismo subclinico, l'assunzione eccessiva di isoflavoni di soia può alterare in modo modesto alcuni parametri tiroidei, in particolare aumentare i livelli di TSH (ormone stimolante la tiroide), come emerge dalla meta-analisi "Systematic Review and Meta-analysis on the Effect of Soy on Thyroid Function" di Messina et al. (2019) pubblicata su Nature.
Lo studio evidenzia che, pur essendoci un aumento modesto del TSH, non si osservano cambiamenti significativi negli ormoni tiroidei liberi (fT3 e fT4), suggerendo che l'impatto clinico è incerto per chi è normoteso.
Inoltre, altri studi indicano che in caso di ipotiroidismo già diagnosticato, o in presenza di carenza iodica, gli isoflavoni della soia potrebbero interferire con la sintesi degli ormoni tiroidei, agendo sull'enzima tireoperossidasi e potenzialmente peggiorando lo stato tiroideo.
Ad esempio, un caso clinico riportato da Tamura et al. (2017) in "Soy isoflavones inducing overt hypothyroidism in a patient with chronic lymphocytic thyroiditis" mostra come un'assunzione molto elevata di integratori a base di isoflavoni possa indurre ipotiroidismo grave in pazienti con tiroidite autoimmune preesistente. Questa evidenza suggerisce cautela nell’assunzione elevata di soia in soggetti predisposti o con malattie tiroidee.
Per quanto riguarda l’interazione tra soia e i farmaci per la tiroide, ad esempio la levotiroxina, la letteratura indica che la presenza di soia nella dieta può ridurre l’assorbimento del farmaco, rendendo necessario distanziare l’assunzione di soia e terapia ormonale di almeno 4 ore (Mayo Clinic, 2023).
In sintesi, un consumo moderato di soia non è pericoloso per la salute tiroidea nella maggior parte delle persone ed è associato anzi a benefici per altre condizioni metaboliche.
Tuttavia, un consumo eccessivo di isoflavoni di soia può modulare lievemente la funzione tiroidea, con un possibile rischio aumentato di ipotiroidismo in soggetti con predisposizioni o carenza di iodio, e può interferire con l’assorbimento della terapia tiroidea.
È dunque opportuno consigliare un uso bilanciato e cautela in pazienti con problemi tiroidei noti o sotto trattamento specifico.