Studio dott.Andrea Nascimben Segreteria Centro di Cura per il Reflusso

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Centro di Osteopatia Viscerale ed Educazione Alimentare

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San Mauro Torinese, Biella, Rho, Brescia, Verona

Osteopatia, Nutrizione e Attività fisica
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tanti articoli e video per comprendere le patologie e capire come affrontarle

Un nuovo caso clinico approda oggi sulla pagina del dottor Nascimben.Una storia che, a prima vista, sembrerebbe l’ennesi...
01/12/2025

Un nuovo caso clinico approda oggi sulla pagina del dottor Nascimben.

Una storia che, a prima vista, sembrerebbe l’ennesimo mosaico di sintomi sparsi — reflusso, insonnia, tachicardie, stanchezza cronica — ma che, osservata con un minimo di ordine e pazienza, rivela tutt’altro: un’unica vicenda biologica, confusa più che disperata.

È il racconto di Mauro, 47 anni, e del lungo percorso che lo ha riportato a “riappropriarsi” della sua fisiologia dopo mesi di disagi.

Un caso che merita di essere letto dall’inizio alla fine, perché parla di ciò che spesso sfugge: la coerenza nascosta dietro il caos dei sintomi.

Il caso completo è disponibile qui sulla pagina del dott. Nascimben.
Per chi vuole capire meglio come, talvolta, la salute ricominci da una semplice ricostruzione dei fatti.

Buona lettura a

UN REFLUSSO CHE DISTRUGGE LA VITA:
ESAMI E FARMACI … MA IL QUADRO PEGGIORA OGNI GIORNO
Un caso clinico
Mauro ha 47 anni e da mesi viveva con un reflusso così invalidante da costringerlo allo smart working.

Non dormiva, non digeriva, non riusciva più a condurre una vita normale. La prima frase che mi dice durante il collegamento tramite Videoconferenza racchiude tutto: “Dottore… sto male tutti i giorni.”

In un anno aveva cambiato tre gastroenterologi, incluso un professore molto noto.

Ogni volta la stessa storia: elenco dei cibi “da evitare”, letto inclinato, integratori vari, gastroinibitori con il noto "Valzer" dei farmaci; TOGLIAMO QUESTO E METTIAMO QUEST'ALTRO..

Eppure il quadro peggiorava di settimana in settimana.

Il tratto digestivo era in totale disordine:
dolore faringeo, muco costante, sensazione di corpo estraneo in laringe, raucedine quotidiana, eruttazioni continue, acido in bocca, pienezza precoce, dolore retrosternale intermittente.

L’intestino non era da meno: feci poltacee, residui alimentari non digeriti, sangue durante la pulizia, mancato svuotamento, gonfiore costante.

Le tachicardie erano il sintomo più destabilizzante:
dopo i pasti, di notte, in pieno riposo. Episodi che lo avevano portato più volte in pronto soccorso, spaventato, disorientato. I cardiologi gli avevano prescritto betabloccanti “per sicurezza”.

Il sonno era frammentato con un risveglio puntuale alle 3 del mattino.
Emotivamente era esausto, e con lui tutta la famiglia.
Dopo tre settimane mi manda una mail, Mi scrive:

“Ho ancora fastidio alla gola, reflusso dopo i pasti, muco, ansia, eruttazioni. L’intestino è più regolare, anche se vado più volte al mattino. Le tachicardie diurne ci sono state, ma solo due episodi. Dormo male. Però sento che qualcosa si sta muovendo”

Questo è il momento in cui la fisiologia, dopo anni di confusione, inizia a riordinarsi. I sintomi oscillano, si spostano, cambiano intensità.
Al CONTROLLO dopo sei settimane arriva con un’espressione completamente diversa.

La sua prima frase è quella che ogni clinico dovrebbe desiderare di sentirsi dire:

“Dottore… sto molto meglio. Non c’è confronto con prima”

Il dolore retrosternale non si è più presentato.
La raucedine è sparita.
L’acido in gola compare solo raramente.
La sensazione di corpo estraneo in laringe è quasi del tutto risolta.
Le eruttazioni quasi assenti

E soprattutto: nessun episodio di tachicardia da settimane.

Il sonno si è ricomposto: niente più risvegli puntuali alle 3. L’intero ritmo circadiano è tornato più fisiologico.

L’intestino è regolare evacuazione quotidiana, feci normoconformate, nessuna traccia di sangue, svuotamento completo.

Lo vedo più presente, più lucido, più sereno.

Alla fine della visita mi dice una frase preziosa: “andiamo avanti, ora sono più fiducioso”

Molte persone credono di avere tanti disturbi separati, ma spesso hanno un’unica storia biologica, frammentata in mille sintomi.
Quando ridai coerenza alla fisiologia, il corpo non migliora a pezzi: migliora in blocco, tutto insieme, sciogliendo i nodi uno dopo l’altro.
E quello che sembrava un caso disperato… era, in realtà, solo un caso confuso.
al prossimo caso
Un caro saluto di salute a
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C’è un’Italia silenziosa che passa da un pronto soccorso all’altro, colleziona esami impeccabili e diagnosi identiche: “...
24/11/2025

C’è un’Italia silenziosa che passa da un pronto soccorso all’altro, colleziona esami impeccabili e diagnosi identiche: “Tutto nella norma”.
Peccato che la norma, per loro, sia stare male.

Il caso raccontato oggi dal dott. Nascimben è l’ennesima dimostrazione che quando il corpo si ribella non serve l’ennesimo antiacido, ma qualcuno che abbia voglia di ascoltare ciò che il corpo dice — e che spesso la medicina di fretta non sente.

Andrea, 38 anni, professionista, curriculum clinico da romanzo: reflusso, vertigini, intestino in sciopero alternato a rivoluzione, cefalee, pruriti, notti spezzate. Tutto questo mentre gli esami ripetevano il solito mantra: “Tranquillo, è tutto ok”.
Sì, come no.

Poi succede l’impensabile: si mette ordine.
Non col solito menu “pulitino” da riso-pollo-zucchine che promette miracoli e non aggiusta nemmeno una digestione.
Ma con una nutrizione vera, coerente, studiata. Quella che non si limita a riempire lo stomaco ma rimette in riga i sistemi che governano il corpo.

Risultato? Nel giro di settimane l’intestino ritorna a parlare italiano, le vertigini quasi scompaiono, la notte ricomincia a essere notte e, soprattutto, Andrea può pronunciare una frase che oggi sembra rivoluzionaria:
“Mi sento davvero bene.”

Invito chi ci segue a leggere il caso clinico completo. Non per curiosità, ma per capire quanto la salute non sia un favore del destino né una prescrizione automatica, bensì una costruzione quotidiana. E, quando fatta con metodo, funziona davvero. Buona lettura a

Un nuovo caso clinico seguito dal Dott. Nascimben.Due patologie autoimmuni, decenni di farmaci, e una decisione controco...
17/11/2025

Un nuovo caso clinico seguito dal Dott. Nascimben.

Due patologie autoimmuni, decenni di farmaci, e una decisione controcorrente: affidarsi a un percorso terapeutico fondato su nutrizione, fisiologia e ascolto profondo del corpo.

Il risultato? Un netto miglioramento clinico e, soprattutto, una qualità della vita ritrovata.

👉 Leggi il racconto clinico direttamente dalla voce del dottore.

Un invito alla riflessione per chi, nella malattia, ha smesso di farsi domande.

SANI E INFORMATI è un sito di informazione e divulgazione scientifica in ambito di Salute ( Osteopatia, Attività fisica, Nutrizione e Farmaci).Lo scopo di questo sito, e della relativa pagina Facebook, è quello di rendere i consumatori consapevoli nelle proprie scelte.Il Sapere è Potere.

Si parla spesso del gene MTHFR come di una minaccia silenziosa. Ma cosa dice davvero la scienza?Nel nuovo video il dott....
29/10/2025

Si parla spesso del gene MTHFR come di una minaccia silenziosa. Ma cosa dice davvero la scienza?
Nel nuovo video il dott. Nascimben fa chiarezza sul legame tra mutazione C677T e rischio cardiovascolare — distinguendo verità, mezze verità e opportunità di prevenzione.

Buona visione
Link al Video

C’è chi la nomina come se fosse una sentenza. “Hai la C677T?” — domanda ormai di ordinaria amministrazione nei salotti virtuali dei social, con quel tono di ...

26/10/2025

Ancora per molti il cardias beante equivale ad un "pezzo" anatomico rotto. Questa convinzione preclude loro la concezione che si possa guarire dal reflusso. Potete trovate i post con link agli articoli sull'argomento direttamente sulla pagina del dott.Nascimben.

EFFETTO DUNNING-KRUGER: quando “so di sapere” diventa la barriera più grande alla cura.Post della Segreteria CentraleUn ...
23/10/2025

EFFETTO DUNNING-KRUGER: quando “so di sapere” diventa la barriera più grande alla cura.
Post della Segreteria Centrale
Un fenomeno che sta crescendo in modo preoccupante e che rappresenta un segnale d’allarme per tutti noi.
Perché quando la convinzione personale prende il posto della competenza, diventa sempre più difficile aiutare davvero chi chiede aiuto.
E questo, nel tempo, non potrà che peggiorare.
L’effetto Dunning-Kruger è un fenomeno cognitivo ben descritto in letteratura:
chi possiede conoscenze limitate tende a sopravvalutare la propria competenza,
mentre chi è davvero esperto tende, al contrario, a sottovalutarla.

Non è arroganza: è un limite di consapevolezza.
"Per giudicare la propria competenza servono le stesse capacità che la definiscono"....ma quando mancano, si crea l’illusione del sapere.
Nel nostro lavoro vediamo pazienti che hanno passato mesi — talvolta anni — a raccogliere informazioni in rete, tra video, gruppi e professionisti “illuminati”.
Hanno memorizzato singoli concetti, ma senza la struttura che permette di contestualizzarli.
Così “l’omocisteina è sempre un problema” diventa una verità assoluta, anche se il valore è perfettamente fisiologico e in oscillazione naturale.
Il cervello si blocca: “so che l’omocisteina è pericolosa, quindi se sale un po’ tu stai sbagliando”., anche se il valore rimane nel range

E non c’è più spazio per spiegare che la biologia non ragiona in bianco e nero, ma in sistemi dinamici e adattativi.

IL TEMPO SPESO DIVENTA UNA PRIGIONE
Più una persona investe tempo nel raccogliere dati, più è difficile ammettere di aver costruito su fondamenta fragili.
Il pensiero implicito è: “non posso aver perso tutto quel tempo per niente”.

Questo porta a una forma di rigidità cognitiva, una difesa dell’ego che si manifesta come presunzione:
“Ne so quanto te, anzi, forse più.”

In realtà, è un meccanismo di protezione: riconoscere di non aver capito significherebbe ammettere di aver errato nella propria “ricerca della verità”.

MA VENIAMO AGLI ILLUMINATI DEL WEB
Il problema non nasce nel vuoto: nasce da chi alimenta questo circolo vizioso.
Professionisti che parlano di “verità nascoste”, di “ciò che nessuno ti dice”, che usano il mistero e la contrapposizione come leva di marketing.

Creano l’illusione di una conoscenza esclusiva: “io ho capito, gli altri no”.

Ma quella non è competenza: è narrazione.
E chi la assorbe perde la capacità critica di distinguere tra evidenza clinica e storytelling.

ED ECCOCI ALLA SINDROME DEL "SO IO"
Quando poi si cerca di ricostruire un percorso alimentare equilibrato — magari reintroducendo gradualmente nutrienti eliminati — queste persone si ribellano.
Non tollerano la possibilità di peggiorare temporaneamente, perché lo vivono come la prova che il professionista “non capisce”.
Non vedono la fisiologia, vedono solo la conferma della propria tesi.
È qui che l’effetto Dunning-Kruger diventa clinico: l’illusione di sapere sostituisce la capacità di guarire.

LA FALSA COMPETENZA PERO' HA UN PREZZO
Questi pazienti non sono pigri, né disinteressati.
Sono stanchi, impauriti e ingannati da un sistema che premia la semplificazione e l’effetto virale.
Ma la fisiologia umana non si apprende in un reel da 30 secondi.
Dietro le anamnesi o una strategia nutrizionale ci sono anni di studio, tirocinio, errori, pazienti visti, casi risolti e altri riaperti.
È questa la differenza tra chi ha letto e chi ha studiato

LO DICIAMO ANCHE SE CADRA' NEL VUOTO (PERCHE' ALTRIMENTI COME LI VENDI I LIBRI RIVELATORI.....)

Questo post non è un atto di presunzione, ma un invito a riflettere a tutti i professionisti:
Chi semplifica la complessità umana per ottenere consenso non illumina, ma acceca.

E voi pazienti ricordate:
il web è pieno di informazioni, ma la competenza non è cumulativa, non cresce sommando concetti, cresce collegandoli.

E soprattutto: chi davvero conosce la biologia, perché l’ha studiata, analizzata, vissuta nei suoi equilibri e nelle sue sfumature, non ha bisogno di ostentare certezze.
Perché più si comprende la complessità della vita, meno si ha la presunzione di semplificarla.

Segreteria Centrale
348 365 9809
www.sanieinformati.com

Un’ora. Un video. Troppe informazioni per non farci caso.Viviamo in un tempo in cui tutto deve essere veloce, istantaneo...
19/09/2025

Un’ora. Un video. Troppe informazioni per non farci caso.
Viviamo in un tempo in cui tutto deve essere veloce, istantaneo, impacchettato in pillole.
Ma quando si parla di infiammazione, di alimentazione, di malattia cronica, è lecito domandarsi: siamo sicuri che la velocità non sia parte del problema?
Il dott. Andrea Nascimben ci accompagna in un webinar che ha il respiro di una piccola inchiesta: lucido, senza concessioni allo spettacolo, ma denso – forse perfino rivelatore.

Ora, lo sappiamo: un’ora di video può scoraggiare.
Ecco perché, come Segreteria, abbiamo deciso di “spacchettarlo” per voi.
Abbiamo ricostruito la timeline, minuto per minuto, per permettere a ciascuno di entrare dalla porta che preferisce.

Vuoi capire perché i farmaci “funzionano” ma poi la malattia si ripresenta?
➡️ Guarda da [0:24:20 – Sospensione del farmaco e recidiva]

Se invece ti incuriosisce il legame tra intestino e sistema immunitario:
➡️ Parti da [0:08:23 – Le sentinelle del lume intestinale]

Hai sentito parlare di SIBO e vuoi vederci chiaro?
➡️ Vai a [1:03:10 – SIBO]

O forse ti interessa scoprire perché si parla tanto degli inibitori JAK nelle terapie autoimmuni?
➡️ Trovi tutto da [0:42:14 – Effetti avversi dei farmaci di inibizione JAK 1, 2, 3]

Ecco il punto: non è necessario guardarlo tutto (all’inizio).
Scegli l’argomento che ti riguarda, clicca sul tempo e inizia da lì.
Il resto – lo vedrai – verrà da sé.

Il nostro obiettivo? Informare con rigore, ma senza toni cattedratici.

E restituire centralità a una domanda trascurata:
perché nessuno investe davvero sulla prevenzione alimentare?

Il video è qui.
https://youtu.be/lViIJHIigU4?si=qhRLu7hWycOrt1mG
La timeline è pronta NEL DESCRITTIVO DEL VIDEO su Youtube.

La scelta è tua.
E se inizi... non sarà tempo sprecato.

Buona visione a e

Eccoci al secondo appuntamento !!Domenica 5 gennaio ore 10:00 vedremo:1) Come si sviluppa L’EVENTO INFIAMMATORIO e perché nel tempo cronicizzi 2) QUALI SIANO...

Post della SegreteriaNoi, come Segreteria, non abbiamo titoli da esibire né medaglie accademiche da appuntare al petto. ...
18/09/2025

Post della Segreteria

Noi, come Segreteria, non abbiamo titoli da esibire né medaglie accademiche da appuntare al petto. Però una cosa la impariamo ogni giorno, stando accanto a chi si occupa seriamente di educazione alimentare: la salute non si può raccontare in due righe. Né si può ridurre a un titolo ad effetto.

Molto spesso, sotto a un post trovate link a studi scientifici. E sappiamo come va: il lettore si ferma al post, pensa che “se ci sono i link allora è tutto vero”, ma non li apre. Eppure, proprio lì dentro si nasconde la parte più interessante.

Uno studio scientifico non nasce dal nulla: parte da una domanda precisa. “Che effetto ha questo alimento su quella condizione?” “Come reagisce quel gruppo di persone a un certo trattamento?” È un percorso con un obiettivo definito, e con limiti altrettanto precisi. Per esempio, può valutare solo la glicemia, e non considerare che le persone coinvolte hanno anche altre condizioni cliniche. Il risultato? Un responso che sembra assoluto, ma che in realtà è parziale.

Ecco il punto: nessuno studio riesce a raccontare tutta la complessità del corpo umano. Per farlo bisognerebbe moltiplicare gli studi, tenere conto di tutte le variabili — età, stili di vita, farmaci, alimentazione — e collegare i puntini. Ma la ricerca funziona a compartimenti, e noi dobbiamo imparare a leggerli con occhio critico.

C’è poi un rischio che vediamo spesso: il cherry picking. Scegliere solo gli studi che confermano la tesi che ci piace, e ignorare gli altri. Ma la conoscenza non funziona così. Se un tema ci interessa davvero, dobbiamo guardare sia i “pro” che i “contro”, e dentro quei pro e contro capire quali sono i presupposti, i limiti, le sfumature.

È un lavoro che richiede tempo. Non ci rende biochimici, ma ci apre gli occhi sulla complessità della macchina umana. E ci insegna che la banalizzazione non è mai un buon percorso.

Allora, se un post vi incuriosisce, non fermatevi alla superficie. Aprite i link, sbirciate dentro gli studi. Non per diventare esperti, ma per crescere in consapevolezza.

Noi, da Segreteria, ve lo diciamo con semplicità: la salute merita tempo. E il tempo che le dedichiamo ci restituisce molto più di quanto crediamo.

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Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
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Telefono

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