Dott. Ssa Barbara Zoppi Psicologa psicoterapeuta ipnoterapeuta

Dott. Ssa Barbara Zoppi Psicologa psicoterapeuta ipnoterapeuta Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dott. Ssa Barbara Zoppi Psicologa psicoterapeuta ipnoterapeuta, Medicina e salute, Via Zara 27 Camerano (AN), Camerano.

Mi ritrovo con un vecchio secchiello rosa pieno di stucco ,a girare compulsivamente per casa riempiendo crepe, buchi e f...
15/01/2023

Mi ritrovo con un vecchio secchiello rosa pieno di stucco ,a girare compulsivamente per casa riempiendo crepe, buchi e fessure che ricordano il passare del tempo...
Ne faccio sempre troppo ed allora cerco angoli nascosti,sposto mobili,macchio vestiti che non ho avuto voglia di cambiare,mi impasto i capelli di polvere ed intonaco alla ricerca di un senso di risoluzione che non arriva...
A pensarci, è quello che faccio quando c'è qualcosa da riparare nel cuore...
Stucco due volte le crepe più profonde per ottenere un buon risultato, aggiungo il fissativo ed aspetto i tempi adeguati per ripitturare... eppure so già che le perdite più dolorose, quelle condite di rimpianti, di parole stupidamente rimandate, di un saluto mancato, si vedranno sempre, anche sotto tre mani di ottima vernice..
Anche il diritto di sentire la perdita mi sembra illegittimo... è perdita per i tuoi amici di sempre, è perdita per i figli disarmati da un destino ingiusto, è perdita per una madre in una separazione invertita ed innaturale, è perdita per un marito che ha tenuto insieme tutti i pezzi e che ora lascia intravedere una rabbia inconsolabile dietro l'elegante compostezza che li contraddistingue tutti..
Forse non stucchero' questa crepa..forse la sottolinero' con il giallo dei tuoi girasoli..

Capire, trovare nessi, interpretare...non basta certo questo a guarire un paziente... c'è tanto altro..Eppure, a volte, ...
05/06/2022

Capire, trovare nessi, interpretare...non basta certo questo a guarire un paziente... c'è tanto altro..
Eppure, a volte, in un momento anche inaspettato della terapia, arrivano immagini,concetti che sembrano dare un senso profondo a tutto...Li inseguo come fossero un fazzoletto rubato alla mia mano dal vento, lo inseguo, lo afferro, beffardo sfugge ancora ad una descrizione nitida e fluttua leggero sulle parole di una metafora appena nata...
Si posa silenzioso sulla spalla del paziente, lui non se ne accorge...eppure tutto cambia..
Tutto un percorso si densifica attorno a poche, semplici parole, quasi in una banale equazione matematica..
P: " ho salvato mia madre da un uomo violento, ho fatto in modo di allontanarlo anche se ero solo una bambina... nessuno faceva niente..eppure mi vedono tutti cattiva"
T: "forse aveva dei motivi per non voler essere salvata, lo aveva scelto...ma questo non può essere esplicitato perché lei non lo sa.."
P: "mi sento in colpa...mi vergogno tanto..DA NON POTERMI PIÙ GUARDARE ALLO SPECCHIO"
T: "... dall'altra parte dello specchio la colpa si è nascosta nel corpo..
P: "...e non potevo comunque guardarmi allo specchio , perché mi vedevo grassa.. e li sentivo tante colpe.. ma non "quella colpa"
T: "Hai usato il passato..sei tornata.."
Qui inizia , non finisce, il lavoro terapeutico, ciò che è stato fatto prima è solo costruire una relazione che permetta di poter guardare oltre il sintomo..

26/07/2021

Epoca di schieramenti... Non sono no - vax, e nemmeno pro - vax, né, tanto meno, una pecora che segue il gregge.
Prendo atto della complessità e cerco di non fare di una informazione una verità, di non stabilire che una cosa è ingiusta perché in qualche modo MI danneggia, oppure giusta semplicemente perché A ME non arreca danno. Sentito mai parlare della curva di Gauss nella descrizione statistica degli eventi? Ebbene, i casi che si trovano alle estremità della curva, fanno parte si dell'evento descritto, ma non hanno significatività rilevante e soprattutto non sono fondamento per nessuna verità.
Il grado di certezza, per l'essere umano, è un importante fattore di tranquillità emotiva quando si è portati a compiere delle scelte, ma spesso è frutto di una visione parziale della realtà. Siamo fatti così ... la nostra mente è fatta così... studi consolidati lo dimostrano. Ne cito uno tra i più semplici :in una sperimentazione, vengono proiettate ai soggetti che partecipano allo studio delle immagini di oggetti comuni, alle quali però mancano pezzi o dettagli più o meno evidenti. Lo studio ha dimostrato che la maggior parte dei soggetti percepisce di aver visto oggetti interi, completando mentalmente l'immagine incompleta vissuta come dissonante... ma ovviamente questo dato non corrisponde all'immagine reale.
A mio avviso, la totale certezza nelle proprie scelte è un dato poco umano e spesso utopico. Così, sulla base di quello che si sa fino a questo momento (che è un dato parziale), nello scegliere tra un danno per me e per tutti ora, ed un danno forse nel futuro, ho consigliato ai miei figli di fare il vaccino, non con la certezza "che tanto a me non succede niente", non lo penso affatto... l'ho fatto, ma con una grande preoccupazione nel cuore, augurandomi di aver scelto il meglio per loro, l'ho fatto senza certezze, ma solo perché un piatto della bilancia pesava appena più dell'altro...

Assorbi ogni urto con pazienza, guardi discreto quello che accade intorno senza rancore, senza chiudere porte.. Quello c...
04/07/2021

Assorbi ogni urto con pazienza, guardi discreto quello che accade intorno senza rancore, senza chiudere porte.. Quello che potrebbe diventare rabbia lo trasformi nella tua forza interiore, nella tua voglia di fare e vivere tutto, nella voglia di libertà che muove con te i primi prudenti e voraci passi in sella ad una moto.. Tanti auguri Ale❤️❤️❤️

Dopo 10 giorni, finalmente riesco a trovare il tempo per andare a camminare, più che tempo "tempaccio", mi dico guardand...
18/06/2021

Dopo 10 giorni, finalmente riesco a trovare il tempo per andare a camminare, più che tempo "tempaccio", mi dico guardando fuori, ma non ho intenzione di rinunciare.
Scarpe da tennis, cuffiette e sono già per strada.. Verso Ancona tempo nerissimo e lampi(tanto i tuoni non li sento con la musica), conero incappucciato... ma forse il temporale girerà sul mare e farò in tempo a concludere la passeggiata.
La mente inizia a dire "ma ndo' vai con questo tempo?!.. Torna a casa.. Non è il caso.." ma i piedi sono invece sempre più svelti nel procedere e sento in volto l'espressione divertita di un bambino che ruba le caramelle...
Bellissimo fare quello che non si dovrebbe con un po' di coscienza, potendo dare la colpa alla pioggia che il meteo non aveva previsto.
Prime gocce, e la mia parte adulta ormai rassegnata mi dice "va beh.. è solo qualche goccia.."
Sono già al punto in cui di solito faccio dietro front per rientrare, 35 minuti da casa, le gocce si fanno più insistenti, la mia parte adulta tace scoraggiata. Ora i tuoni li sento anche con le cuffiette, sono fradicia, felice, un po' impaurita.. C è ancora un bel po' di strada.. Con la parte razionale in off, posso permettermi di avvertire tutto il piacere dell'acqua che mi scorre addosso, sapevo che era quello che mi serviva, oggi è un giorno importante per tutta la famiglia..
L'acqua porta via un capitolo che si chiude, piangendo senza piangere sulla mia faccia lacrime che si erano mascherate di rabbia e determinazione.. In bocca al lupo Giachi..

REGRESSIONI, ASPARAGI E CONSAPEVOLEZZE... P: In seduta non avevo compreso  bene che cosa dovessi fare ma ad un certo pun...
12/11/2020

REGRESSIONI, ASPARAGI E CONSAPEVOLEZZE...
P: In seduta non avevo compreso bene che cosa dovessi fare ma ad un certo punto ho iniziato a fare.. E sapevo che andava bene.. Come se insieme a me ci fosse una "testa genitore" che avesse capito invece benissimo le tue parole.. Così sono andata nelle stanze polverose del mio passato ma non ci sono andata, come di solito, col mio numero 34 di scarpe, ci sono andata con il mio 38 attuale, sapevo che non era una cosa da bambini quella... Avevo con me una brocca colorata ed un bicchiere, così andavo in quelle stanze dove tante volte torno solo a sentire nuovamente dolore ed una volta trovato, invece di guardarlo, ho cominciato a guardare lì intorno.. Proprio come si fa quando si vanno a cercare gli asparagi... Così, mimetizzati eppure così lampanti , accanto a ciò che è stato sopportato ho trovato i miei pezzi migliori di oggi.. Ogni volta che trovavo un pezzo riempivo con un bicchiere colmo di acqua cristallina il mio vaso colorato e guardavo di volta in volta con piacere alzarsi il livello dell'acqua in esso, mentre sorridevo ed accarezzavo il viso di quella bambina con le scarpe 34.. Mi sono detta, "farò così anche con i miei errori, perché forse quelli, gli sbagli che ho compiuto io e non gli altri, sono quelli che fanno più male... " Ricerca vana, attorno agli errori non c'era niente di buono da raccogliere... Ho salutato la bambina con i piedi più piccoli dei miei e mi sono incamminata per tornare indietro.. Mi sono accorta di quanto mi sentissi più ansiosa ad ogni passo che mi avvicinava ai dolori del presente, sempre di più li vedevo collegati ai miei errori del passato, per i quali non avevo potuto raccogliere il frutto e riempire il mio vaso, più mi avvicinavo e più non potevo guardare... Troppo male... Ho cercato lì intorno ma niente.. Stavolta il dolore presente dovevo proprio guardarlo dritto negli occhi, avevo infondo il mio vaso riempito a metà ed il mio numero 38 di scarpe... Invece di guardare intorno, stavolta ho focalizzano lo sguardo al centro del dolore presente, di quel dolore di cui non potevo incolpare altri che me... C'erano un mazzetto di asparagi ed un bicchiere di acqua cristallina...

REGRESSIONI, ASPARAGI E CONSAPEVOLEZZE... P: In seduta non avevo compreso  bene che cosa dovessi fare ma ad un certo pun...
12/11/2020

REGRESSIONI, ASPARAGI E CONSAPEVOLEZZE...
P: In seduta non avevo compreso bene che cosa dovessi fare ma ad un certo punto ho iniziato a fare.. E sapevo che andava bene.. Come se insieme a me ci fosse una "testa genitore" che avesse capito invece benissimo le tue parole.. Così sono andata nelle stanze polverose del mio passato ma non ci sono andata, come di solito, col mio numero 34 di scarpe, ci sono andata con il mio 38 attuale, sapevo che non era una cosa da bambini quella... Avevo con me una brocca colorata ed un bicchiere, così andavo in quelle stanze dove tante volte torno solo a sentire nuovamente dolore ed una volta trovato, invece di guardarlo, ho cominciato a guardare lì intorno.. Proprio come si fa quando si vanno a cercare gli asparagi... Così, mimetizzati eppure così lampanti , accanto a ciò che è stato sopportato ho trovato i miei pezzi migliori di oggi.. Ogni volta che trovavo un pezzo riempivo con un bicchiere colmo di acqua cristallina il mio vaso colorato e guardavo di volta in volta con piacere alzarsi il livello dell'acqua in esso, mentre sorridevo ed accarezzavo il viso di quella bambina con le scarpe 34.. Mi sono detta, "farò così anche con i miei errori, perché forse quelli, gli sbagli che ho compiuto io e non gli altri, sono quelli che fanno più male... " Ricerca vana, attorno agli errori non c'era niente di buono da raccogliere... Ho salutato la bambina con i piedi più piccoli dei miei e mi sono incamminata per tornare indietro.. Mi sono accorta di quanto mi sentissi più ansiosa ad ogni passo che mi avvicinava ai dolori del presente, sempre di più li vedevo collegati ai miei errori del passato, per i quali non avevo potuto raccogliere il frutto e riempire il mio vaso, più mi avvicinavo e più non potevo guardare... Troppo male... Ho cercato lì intorno ma niente.. Stavolta il dolore presente dovevo proprio guardarlo dritto negli occhi, avevo infondo il mio vaso riempito a metà ed il mio numero 38 di scarpe... Invece di guardare intorno, stavolta ho focalizzano lo sguardo al centro del dolore presente, di quel dolore di cui non potevo incolpare altri che me... C'erano un mazzetto di asparagi ed un bicchiere di acqua cristallina...

Le rondini non hanno quei nessi della corteccia prefrontale che hanno gli esseri umani.. Hanno solo il loro istinto.. Ep...
05/11/2020

Le rondini non hanno quei nessi della corteccia prefrontale che hanno gli esseri umani.. Hanno solo il loro istinto.. Eppure, quando un posto non risponde più alle loro esigenze se ne vanno sicure verso un posto più adatto.. E sono anche tutte d'accordo!! Come siamo finiti a considerare la nostra parte interna, le nostre istanze istintive come una parte pericolosa o addirittura malata di noi?? Abbiamo imparato a funzionare a metà a vedere il nemico proprio al nostro interno.. E lui si affanna per venirci incontro... Lo sento urlare nei sintomi dei pazienti, nel loro dolore e nel loro disorientamento...
Mi chiedono:"fallo tacere.. Mandalo via!"... eppure,solo una volta ottenuta la chiave, posso liberare il prigioniero e permettere che prenda per mano la parte cosciente facendola funzionare meglio...

17/10/2020

L'uomo solo è quell'atleta della maratona che sa essere solo primo o ultimo... Pensa che i suoi muscoli siano più potenti degli altri e di non poter che stare solo in testa.. Poi non si accorge che la sua andatura cala per non avere nessuno davanti da raggiungere.. Cala troppo.. passa attraverso tante persone che si guardano tra loro, ma non vedono lui... Si ritrova ultimo, stanco.. ma la sua muscolatura è veramente forte, ed allora riprende il ritmo.. supera molte persone che si guardano tra loro, ma che non vedono lui, non sa guidare il suo ritmo perché c'è solo un acceso ed uno spento.. Si ritrova primo, ancora, solo, ancora.. L'uomo solo avrebbe, forse, bisogno di uno sgambetto, una mano che lo afferra, due occhi che lo incontrano nel brevissimo istante in cui superando o retrocedendo si trova un po' più vicino agli altri... Perché l'esistenza di un uomo solo è entusiasmante o miserrima.. Dipende dove si trova quando incontra il traguardo..

10/10/2020

P:"dottoressa.. Ma alla fine qual'e la differenza tra lasciar andare ed arrendersi? No perché questo lasciar andare lo trovo scritto dappertutto come se fosse la scoperta del secolo e ne deduco che sia una cosa positiva.. e d'altronde arrendersi, da che mondo e mondo, è una cosa negativa... Eppure sembrano proprio la stessa cosa! ".. Incredibile come i pazienti riescano, a volte, a dar voce a pensieri inespressi del terapeuta e come sappiano essere" pazienti" nell'attendere che si co-costruisca una risposta adatta per entrambe..😅

Gli appunti del congresso appaiono come f***e pagine di concetti, pensieri, apprendimenti raccolti.. rubati.. Pagine aff...
27/09/2020

Gli appunti del congresso appaiono come f***e pagine di concetti, pensieri, apprendimenti raccolti.. rubati.. Pagine affollate di penna blu'.. Intervallati da riquadri con la penna rossa. Lì dentro racchiudo qualcosa di più fluido ed indistinto, senza una forma precisa, un'idea, un pensiero appena nati, ancora privi di una forma precisa... Vengono da ciò che ho ascoltato, che ho scritto e fissato con compostezza ma sono qualcosa d'altro.. A volte è ciò che ho appreso insieme con il volto di un paziente, a volte è ciò che ho appreso mescolato con il mio volto, a volte è l'idea di una nuova induzione scritta con entusiasmo e la fretta di racchiuderla nel riquadro rosso quasi per non farla scappare.. Ma se dentro il riquadro c'è un processo meiotico in atto, un qualcosa che è iniziato, che si accresce , nella linea rossa c'è forse un timore.. Chi è del mestiere potrà capire.. Lavorerò per ottenere una linea tratteggiata... Anche quest'anno ho fatto il mio pieno di benzina.. anche se lo schermo ha accentuato, o meglio portato alla luce, questa netta differenza tra il dentro ed il fuori dal riquadro rosso.. ed eriksonianamente permesso che possa lavorarci..

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