12/11/2025
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, avevo comunicato al Comando della Polizia Locale la mia intenzione di recarmi presso i locali dello stesso per un breve gesto di riconoscenza verso tutte le donne in divisa che ogni giorno operano con dedizione a tutela delle vittime di violenza e della comunità.
La mia comunicazione non ha ricevuto alcuna risposta dal Comandante del Corpo, che avrebbe potuto semplicemente consentire o, in caso eventuali ragioni organizzative, dettare le modalità di accesso. Invece ho ricevuto una lettera dal Vice Segretario comunale con la quale ha formalmente bloccato la visita, richiamando generici presunti “aggravi agli uffici” che, nella realtà dei fatti, non sussistevano. E infatti ben si guardava dallo spiegare in cosa potessero consistere.
Ritengo inaccettabile che la responsabilità di questo assurdo diniego, di fatto prettamente politico, venga assunta da un funzionario amministrativo. La scelta di impedire un atto di riconoscenza di pochi minuti ricade al contrario interamente sul Sindaco, che avrebbe dovuto garantire il rispetto delle prerogative consiliari verso chi opera con professionalità al servizio della collettività.
Un atto di rappresentanza istituzionale, privo di interferenze con il servizio e senza impatto operativo, è stato degradato ad episodio di burocrazia punitiva. Allo stesso tempo, il silenzio del Comandante appare ingiustificabile e rappresenta un ulteriore segnale di mancata tutela delle prerogative istituzionali.
Ritengo grave che proprio nella giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, un gesto simbolico di rispetto e vicinanza venga ostacolato, minando la fiducia nelle istituzioni e nella correttezza dei ruoli. Invito il Sindaco ad assumersi la piena responsabilità politica della decisione, garantendo trasparenza e rispetto per le prerogative dei consiglieri comunali.