16/10/2025
"Ma allora ti interessa davvero quello che dico?"
È una domanda che i ragazzi ci rivolgono spesso quando lavoriamo con loro, quando si accorgono che siamo lì per loro, per ascoltarli e riflettere insieme.
Li aiutiamo a conoscersi e comprendere come funziona la nostra mente e il nostro cervello, il ruolo delle emozioni, a tirar fuori le loro risorse e potenzialità, lavoriamo sulla loro autostima e motivazione. In un clima di confronto e ascolto non giudicante, emerge sempre qualcosa di più personale.
È importante conoscere il loro mondo e per farlo dobbiamo passare attraverso i loro interessi, le cose che ascoltano o che guardano, anche quando non le conosciamo o ci sembrano apparentemente lontane da noi. È vero che quasi sempre non rispondono alle nostre domande, oppure ci liquidano con un semplice "va tutto bene", ma sta a noi adulti non mollare e riuscire pian piano a fare breccia, passando dalle cose che per loro sono più quotidiane.
Ciò che conta non è parlare a loro o di loro, ma parlare con loro.
È quello che facciamo ogni giorno con i ragazzi nelle classi, in tutti i nostri progetti in cui coinvolgiamo anche docenti e famiglie che hanno sempre più bisogno di strumenti per intervenire in modo efficace.