Dott. Marco Piccolo - Psicologo del Profondo

05/11/2025

𝗦𝗼𝗹𝗶𝘁𝘂𝗱𝗶𝗻𝗲
“𝘓𝘢 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘪 𝘦̀ 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘵𝘶𝘳𝘪𝘵𝘢̀ 𝘦𝘮𝘰𝘵𝘪𝘷𝘢”

Per 𝗗𝗼𝗻𝗮𝗹𝗱 𝗪𝗶𝗻𝗻𝗶𝗰𝗼𝘁𝘁, la solitudine che fa soffrire non è l’assenza di persone intorno, ma il sentirsi soli anche in mezzo agli altri.
È la percezione di un vuoto che invade e che non trova appigli.

Per la 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼, questa esperienza si radica nelle prime relazioni. Winnicott sottolineava che la capacità di stare soli non nasce dall’isolamento, ma dalla presenza interiore di un Altro che un tempo ci ha custoditi. 𝗦𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗶 𝗵𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗽𝘂𝗼̀ 𝘁𝗼𝗹𝗹𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝘁𝘂𝗱𝗶𝗻𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗯𝗯𝗮𝗻𝗱𝗼𝗻𝗼

👉 In chiave psicodinamica, allora, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘃𝘂𝗼𝘁𝗼, 𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗮 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲: quali figure interne mancano, quali difese sono state costruite per sopravvivere alla distanza dell’altro.

Nel lavoro psicologico, 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝘁𝘂𝗱𝗶𝗻𝗲 che all’inizio appare intollerabile può diventare più pensabile. Non scompare, ma smette di essere un vuoto assoluto: 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗻𝗶, 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗮, 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗯𝗶𝘁𝗮𝘁𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗻𝗴𝗼𝘀𝗰𝗶𝗮.

𝘋𝘰𝘵𝘵. 𝘔𝘢𝘳𝘤𝘰 𝘗𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘰 🌓

04/11/2025

01/11/2025

𝗙𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗿𝗻𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗮 (𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘁𝗮)
Dal 12 novembre 2025 finalmente anche l’Italia applicherà una norma che l’Europa chiede da anni: una verifica seria dell’età per impedire – di fatto – ai minori l’accesso alla p***ografia online.

È un atto di civiltà e responsabilità – non una stretta moralista – che arriva dopo decenni di p***ografia, anche violenta, accessibile a qualunque ragazzino con uno smartphone.

Da anni, come psicologo, denuncio sulla stampa e nei miei interventi pubblici i danni che l’esposizione precoce alla p***ografia produce sui minori, alterando il loro sviluppo affettivo e sessuale.

I danni sono sotto gli occhi di tutti…

Ragazzi e ragazze hanno imparato il sesso dagli algoritmi delle ricchissime industrie del p***o: dominio della donna, iper-performance fisica, disponibilità costante e immediata. La sessualità si è “p***ografizzata”, generando dipendenze compulsive, pretese assurde nella coppia (anche da giovanissimi), disturbi sessuali e comportamentali.

Si parla spesso di “patriarcato”, ma raramente si nomina il fattore che più di tutti ha modellato l’immaginario dei giovanissimi: le sceneggiature p***ografiche. È lì che i ragazzi hanno imparato che il sesso è possesso, forza, sottomissione, disponibilità della donna senza se e senza ma. E la cronaca nera dimostra come molti reati orrendi nascano dalla concezione errata del desiderio come potere, del corpo come oggetto.

Questa norma non cancellerà i danni di decenni di ritardi, ma finalmente dice un “basta” netto: i nostri figli non sono merce per un’industria miliardaria – uno dei business più ricchi del mondo – che vive di clic e sfruttamento.

Amare i nostri ragazzi, il futuro della nostra società significa proteggerli. Non solo dall’alcol e dalle droghe, ma anche da una minaccia che abbiamo sottovalutato troppo a lungo: la p***ografia liberamente accessibile ai minori.

Ora toccherà a noi adulti, a noi genitori, di porre rimedio ai danni di questi ultimi decenni, assumendoci la responsabilità di parlare ai nostri figli di corpo, consenso, rispetto, intimità. Perché nessun video potrà mai sostituire l’educazione.

31/10/2025

Happy Halloween! 🎃

30/10/2025

𝗡𝗲𝗼: 𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗻𝘁𝗮𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶
Io amo la tecnologia e il progresso, non li temo.
Ma quando un’innovazione così bussa alle nostre porte, forse è utile domandarci:

Cosa accadrà al nostro lavoro e al nostro bisogno di sentirci utili, competenti, presenti?
Quali relazioni toccherà: con la casa, con noi stessi, con chi amiamo?
Quali parti di noi desideriamo lasciargli in gestione?
Cosa ci spaventa davvero?

29/10/2025

𝗜𝗹 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮̀
“𝘖𝘨𝘯𝘪 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘪𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘤𝘪 𝘰𝘧𝘧𝘳𝘦 𝘶𝘯’𝘰𝘤𝘤𝘢𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘢𝘧𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘤𝘢𝘳𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦”

Per 𝗔𝗹𝗳𝗿𝗲𝗱 𝗔𝗱𝗹𝗲𝗿 il sentimento di inferiorità non è un difetto ma una condizione universale.
Tutti, in misura diversa, sperimentiamo 𝗶𝗹 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗲𝘇𝘇𝗮. È da lì che nasce 𝗹𝗼 𝘀𝗳𝗼𝗿𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲, 𝗱𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗮𝗿𝗲, 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗺𝗶.

Quando però questo sentimento diventa eccessivo, 𝗽𝘂𝗼̀ 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝗻𝗲𝘃𝗿𝗼𝘀𝗶: ansia sociale, vergogna, bisogno ossessivo di dimostrare il proprio valore. Nelle relazioni, può portare a due derive opposte: sottomissione o bisogno di dominio.

👉 La 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 aiuta a comprendere come queste dinamiche abbiano 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗰𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗼𝗰𝗶: nelle prime esperienze di confronto, nell’ambiente familiare, nello sguardo ricevuto. 𝗥𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗹’𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗿𝗹𝗼 𝗱𝗮 𝗼𝘀𝘁𝗮𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗮 𝘀𝗽𝗶𝗻𝘁𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲.

Nel lavoro clinico psicodinamico emerge allora che 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗲𝗹𝗶𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝘂𝗹𝗻𝗲𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀, 𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗮𝗿𝗹𝗲 𝘂𝗻 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼. L’inferiorità, se accolta, diventa motore di crescita e di appartenenza autentica, non più gabbia da cui difendersi.

𝘿𝙤𝙩𝙩. 𝙈𝙖𝙧𝙘𝙤 𝙋𝙞𝙘𝙘𝙤𝙡𝙤 – 𝙥𝙨𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤𝙜𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙥𝙧𝙤𝙛𝙤𝙣𝙙𝙤 🌓

26/10/2025

𝗦𝗼𝗹𝗶𝘁𝘂𝗱𝗶𝗻𝗲
“𝘓𝘢 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘪 𝘦̀ 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘵𝘶𝘳𝘪𝘵𝘢̀ 𝘦𝘮𝘰𝘵𝘪𝘷𝘢”

La solitudine che fa soffrire, secondo 𝗗𝗼𝗻𝗮𝗹𝗱 𝗪𝗶𝗻𝗻𝗶𝗰𝗼𝘁𝘁, non è l’assenza di persone intorno, ma il 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶.

𝗘’ 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝘃𝘂𝗼𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝘃𝗮𝗱𝗲 𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗶𝗴𝗹𝗶.

Per la 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼, questa esperienza si radica nelle prime relazioni. Winnicott sottolineava che 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗶𝘀𝗼𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼, 𝗺𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼 che un tempo ci ha custoditi. Solo chi ha sperimentato una base sicura può tollerare la solitudine senza viverla come abbandono.

👉 In chiave psicodinamica, quindi, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘃𝘂𝗼𝘁𝗼, 𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗮 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲: quali figure interne mancano, quali difese sono state costruite per sopravvivere alla distanza dell’altro.

Nel lavoro clinico, 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝘁𝘂𝗱𝗶𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗼𝗹𝗹𝗲𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲. Non scompare, ma smette di essere un vuoto assoluto: acquista confini, può essere nominata, può essere abitata senza angoscia.

𝘿𝙤𝙩𝙩. 𝙈𝙖𝙧𝙘𝙤 𝙋𝙞𝙘𝙘𝙤𝙡𝙤 – 𝙥𝙨𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤𝙜𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙥𝙧𝙤𝙛𝙤𝙣𝙙𝙤 🌓