11/11/2025
Questi sono traguardi!
Sempre più paesi italiani stanno adottando la Banca del Tempo comunitaria, un sistema che prevede lo scambio di ore di servizio al posto del denaro. L’iniziativa, nata per contrastare lo spopolamento, rafforza i legami sociali e attira nuovi residenti, tra cui famiglie, artigiani e lavoratori da remoto.
Un esempio è Ricetto di Candelo, borgo medievale in provincia di Biella, aderente al coordinamento delle Banche del Tempo del Piemonte. Il funzionamento è semplice: un registro cartaceo, affiancato da una piattaforma digitale accessibile tramite Wi-Fi pubblico, consente di registrare gli scambi: ogni ora donata - che si tratti di aiuto nei campi, lezioni, babysitting o visite guidate - può essere spesa per ricevere altri servizi di pari durata.
La rete coinvolge l’intera comunità: il parroco offre supporto sociale, l’ex maestro tiene corsi e i giovani si occupano della spesa o dell’accoglienza turistica. Il modello, che unisce tradizione e tecnologia, è citato da reti di borghi italiani come esempio di innovazione sociale e mutualismo territoriale.
Le Banche del Tempo (BdT) sono associazioni fondate sullo scambio gratuito di ore. Nate nel Regno Unito negli anni Ottanta con i Local Exchange Trading Systems (LETS), si sono poi diffuse in Europa e Sud America. In Italia le prime esperienze risalgono alla fine degli anni Ottanta, con la diffusione del termine “Banca del Tempo” a Parma nei primi anni Novanta.
Ogni ora di servizio vale un’ora, indipendentemente dal tipo di prestazione. Gli scambi possono riguardare lezioni, manutenzione, assistenza o cura di animali, e possono prevedere un rimborso spese minimo o una quota associativa annuale.
Negli ultimi anni il concetto si è evoluto anche in forma digitale, con piattaforme come TimeRepublik, banca del tempo globale nata nel 2012 e oggi diffusa in oltre ottanta Paesi.