Mariangela Brentaro Counselling

Mariangela Brentaro Counselling Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Mariangela Brentaro Counselling, Fiera di Primiero.

Attraverso le sessioni di Counselling e i laboratori esperienziali si può "toccare" il piacere della condivisione, l'ascolto della relazione con sé stessi e gli altri, le emozioni, la sensualità ed il gusto.

Voi credete di essere sul cammino spirituale  ma è proprio in quell’idea che si nasconde la trappola.Appena dite a voi s...
30/09/2025

Voi credete di essere sul cammino spirituale ma è proprio in quell’idea che si nasconde la trappola.
Appena dite a voi stessi “sono un ricercatore spirituale ”, “sono più consapevole”, l’ego si strofina le mani: ha trovato un nuovo travestimento.
Non indossa più la giacca e la cravatta, adesso porta la tunica bianca, i cristalli al collo e lo sguardo compassionevole.
Ma dentro è sempre lui, l’antico attore che vuole stare sotto i riflettori.

E così l’ego spirituale vi sussurra: “Tu sei diverso dagli altri. Tu sei più puro, tu sei più avanti, tu hai capito”.
E intanto vi sentite superiori al vicino che non medita, al collega che parla solo di calcio, all’amico che vive ancora di istinti.
Vi mettete su un piedistallo invisibile, e dall’alto giudicate quelli che definite “addormentati”.
Ma ditemi: dov’è la spiritualità in questo? Dov’è l’amore che predicate?

La vera via non è collezionare libri, corsi, tecniche o esperienze mistiche.
La vera via è morire.
Morire a quell’orgoglio che s’infila dappertutto. Morire a quel bisogno malato di sentirsi qualcuno.
Perché finché volete essere “qualcuno”, non sarete mai liberi.
La libertà arriva quando vi accorgete che non siete nessuno, che non avete nulla da difendere, nulla da esibire.
È allora che la luce entra, silenziosa e devastante, e l’ego non ha più dove nascondersi.

Finché siete fieri della vostra spiritualità, non siete spirituali per niente.
E se queste parole vi bruciano, se vi danno fastidio… è un buon segno: significa che l’ego ha appena ricevuto un colpo.
E in quel punto esatto dovete guardare.
Non fuggite, non giustificatevi: restate lì, immobili, a fissare la maschera che cade.
E.Tolle
**ra

Siamo fatti di vibrazioni, di movimento che ci arriva dall'esterno, di movimento interno e a volte capita che qualcosa n...
27/09/2025

Siamo fatti di vibrazioni, di movimento che ci arriva dall'esterno, di movimento interno e a volte capita che qualcosa nel naturale fluire blocchi il nostro benessere.

La biorisonanza ci aiuta a ristabilire quella connessione fra le parti.

Offre la possibilità di comprendere dove il corpo necessita di maggior cura.

Mercoledì 01 ottobre sessioni di Biorisonanza in valle di Primiero.

Non perdere questa opportunità, chiama per prenotare il tuo posto!

L’AMORE CHE TRATTIENENon è facile lasciar andare chi si è cresciuto.Non è semplice accettare che un figlio cresca e che,...
25/08/2025

L’AMORE CHE TRATTIENE

Non è facile lasciar andare chi si è cresciuto.
Non è semplice accettare che un figlio cresca e che, crescendo, si allontani, scelga, sbagli, diventi altro da noi.
Eppure, se ci pensiamo bene, la crescita – quella vera – è sempre una forma di separazione.
Separarsi per definirsi.
Distaccarsi per poter amare davvero.
Uscire, non per fuggire, ma per rinascere.

Molti genitori non trattengono i figli per egoismo, ma per paura.
Una paura che veste i panni dell’amore, ma che amore non è:
è insicurezza, senso di colpa, bisogno di controllo.
«Se esci, potresti farti male. Se esci, io resterò solo. Se esci, potresti non tornare…».
Ma se non esce, tuo figlio non sarà mai veramente lui.
Il controllo non protegge: imprigiona.

C’è un modo di educare che non educa, ma addestra.
Un modo di “preoccuparsi” che non apre, ma chiude.
E dietro questo modo c’è spesso un modello educativo fragile, incerto, ansioso.
Più un genitore è insicuro di ciò che ha trasmesso, più teme che il figlio si perda.
E più lo teme, più cerca di impedirgli di uscire nel mondo.
“Tanto non è pronto”, “Non è ancora tempo”, “Meglio aspettare”, “Non può ancora farcela…”.

Ma in realtà è il genitore che non è pronto.
È lui o lei che teme di non sapere più che ruolo avere, se il figlio si allontana.
I figli non sono proprietà. Sono persone.
Uno dei dolori più profondi nel lavoro clinico è ascoltare adulti che non sono mai stati lasciati andare.
Figli che sono rimasti intrappolati nell’ansia dei genitori, nella loro paura, nei loro bisogni irrisolti.

Non hanno potuto scegliere.
• Non hanno potuto sbagliare.
• Non hanno potuto partire.
E molti di loro sono ancora lì.
Fisicamente in casa, o dentro una fedeltà invisibile: quella di chi “non si è mai permesso di vivere”.

Il coraggio di lasciarli andare
Lasciare andare non è abbandonare.
È avere il coraggio di dire:
«Mi fido. Ti ho dato radici, ora puoi cercare le tue ali».
Lasciare andare è anche un atto di crescita per il genitore.
Perché ogni figlio che parte, fa nascere un nuovo padre, una nuova madre.
È come se i ruoli si spostassero:
il genitore smette di fare il genitore, e inizia a essere un testimone.

Uno sguardo che resta, ma non controlla.
Una presenza che c’è, ma non trattiene.

Lasciar partire è amare.

Ogni figlio ha diritto alla sua partenza.
Ogni figlio ha diritto alla sua strada, ai suoi errori, al suo orizzonte.
E ogni genitore che sa lasciar partire davvero, è già diventato un maestro dell’amore adulto:
quell’amore che non possiede, ma accompagna.
«Ti ho messo al mondo, ma non ti ho messo in gabbia.
Ti ho custodito, ma ora ti lascio andare.
Vai. E se avrai bisogno, saprai dove trovarmi.
Ma vai. Perché è tempo tuo».

Testo del Dott. Carlo D’Angelo

Indirizzo

Fiera Di Primiero
38054

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00

Telefono

+393496248103

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Mariangela Brentaro Counselling pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Mariangela Brentaro Counselling:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Cucina tra emozioni e sensualità: La Forchetta sexy

Mi chiamo Mariangela, fin da piccola mi ha sempre incuriosito come l’unione di alcuni ingredienti sapeva creare piatti particolari che potessero evocare emozioni in chi li guardava, odorava ed assaporava godendo, inoltre, del piacere della convivialità; lo stesso non accade forse nelle relazioni? Quando incontriamo le persone è proprio la curiosità che ci spinge ad approfondire la conoscenza e ad andare oltre la semplice apparenza.

E’ per questo che ho scelto di unire le mie due grandi passioni: Cucina e Ta**ra. La mia formazione alberghiera come Chef di cucina mi ha portata dapprima a lavorare in diverse strutture ristorative ed alberghiere e poi all’insegnamento; successivamente è nata in me la voglia di seguire la formazione in Ta**ra e Counseling relazionale per affiancare alla parte pratica quella parte emozionale che mi permette di sentire momento dopo momento quello che mi accade mentre lavoro e con le persone che mi circondano.

Il filo che collega le emozioni e la professione è quello che maggiormente intensifica il mio estro creativo. Quando non ci chiudiamo nei preconcetti allarghiamo i nostri orizzonti senza dare nulla per scontato accogliendo la diversità nelle persone e negli ingredienti come valore aggiunto.

Un piatto mille sfaccettature: dalla preparazione pratica della pietanza alla condivisione di emozioni.