03/12/2025
Se il dolore ti limita nel compiere attività semplici come allacciarti le scarpe, camminare, lavorare, raggiungere oggetti in alto o praticare il tuo sport, non accontentarti: migliorare è possibile.
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Un pensiero in occasione di questa giornata:
La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità ci invita a riflettere non solo sui trattamenti, ma su come pensiamo corpo, salute e diversità.
La dimensione sociale è centrale: come ricorda lo studioso Tom Shakespeare, il modo in cui la società reagisce ai corpi può incidere più della condizione fisica stessa.
Infatti, pensiamo spesso alla disabilità semplicemente come a qualcosa di visibile - una carrozzina, una protesi, un ausilio - ma l’International Classification of Functioning (ICF), la definisce come l’interazione tra corpo, attività, partecipazione e ambiente. Nel modello biopsicosociale le relazioni, i contesti, le barriere e le aspettative assumono un ruolo cruciale nella vita quotidiana di ogni persona.
Esistono quindi disabilità evidenti e altre meno visibili. Per esempio, anche un dolore cronico, alla schiena o alla spalla, pur non essendo clinicamente “grave”, può limitare attività domestiche o lavorative, modificando la partecipazione alla vita di tutti i giorni.
Parlare di disabilità significa parlare anche di abilismo: quel sistema che privilegiando corpi “standard”, autonomi e in salute, ne marginalizza altri. È una dinamica che agisce anche sulle condizioni invisibili, spesso minimizzate. Decostruire l’abilismo significa riconoscere che nessun corpo è neutro e che esistono molteplici modi validi di funzionare e partecipare.
Come fisioterapisti lavoriamo con la persona, non solo con il sintomo: valutiamo il funzionamento globale, individuiamo barriere fisiche, emotive e sociali e sosteniamo il recupero di attività e partecipazione.
Cambiare paradigma è una responsabilità collettiva: chi lavora nella salute deve contribuire a creare contesti che facilitano, non che limitano. Ripensare il corpo significa migliorare la qualità di vita di tutte e tutti.