29/11/2025
Il domani delle professioni infermieristiche si sviluppa su due linee d’azione interconnesse: da un lato, il riconoscimento delle abilità avanzate tramite le lauree magistrali specialistiche; dall’altro, l’inserimento dell’assistente infermiere per le mansioni ad alta standardizzazione. Questo è quanto è emerso da due eventi che hanno visto coinvolti i dirigenti FNOPI: a Roma, l’Healthcare Summit 2025 del Sole24Ore, e ad Arezzo, l’incontro “Le necessità del sistema salute del Paese, il contributo degli infermieri del Forum Risk Management”.
Mangiacavalli: diversificare le attività
“Non possiamo più immaginare che “uno vale uno”, che 461mila infermieri siano tutti identici, ma abbiamo necessità di diversificare, di un’équipe che includa infermieri con specializzazioni differenti: la geriatria non è la neonatologia, l’emergenza urgenza non è il territorio”, ha dichiarato Barbara Mangiacavalli, Presidente FNOPI, intervenendo all’Healthcare Summit 2025 del Sole24Ore. “Come Federazione e come ente sussidiario dello Stato, stiamo lavorando per lo sviluppo della professione – ha aggiunto Mangiacavalli – abbiamo iniziato a riflettere sulla distribuzione delle competenze nell’ottica della sostenibilità dei bisogni di salute del Paese e in una prospettiva di evoluzione dell’infermieristica. Dal nostro punto di vista, l’attenzione è di natura ordinamentale ancor prima che economica – ha specificato la Presidente FNOPI, evidenziando: “Siamo contenti delle risorse previste nella Legge di Bilancio per gli infermieri, devono essere destinate alle assunzioni e al miglioramento delle condizioni economiche, ma è fondamentale che siano vincolate a questo scopo e non distribuite indiscriminatamente su altri capitoli della spesa sanitaria, come accaduto in altre occasioni”.