19/08/2025
OLTRE LA FORESTA DELLE FEDI
Io non sono ateo, non lo sono mai stato e spero di non diventarlo perché il patrimonio ideale della fede in Dio, insieme all’amore della mia famiglia, è quanto più mi sostiene nel cammino dell’esistenza. Però ho imparato dal mio maestro spirituale, il cardinale Carlo Maria Martini, che esiste una dimensione importante, vorrei dire un “magistero”, dell’ateismo, per rispetto del quale Martini fondò a Milano l’iniziativa detta “Cattedra dei non credenti”. Egli diceva che dentro di lui esistevano un credente e non credente che ogni giorno lottavano tra loro alla ricerca della verità. Mi piace poi ricordare anche questa poesia di padre Turoldo: “Fratello ateo nobilmente pensoso”. Il testo dice così: “Fratello ateo, nobilmente pensoso, alla ricerca di un Dio che non so darti, attraversiamo insieme il deserto. Di deserto in deserto andiamo oltre la foresta delle fedi, liberi e nudi verso il n**o essere, e là, dove la parola muore, abbia fine il nostro cammino”.
Ecco, io penso che non ci sia niente di più prezioso del nobile pensare, di quel pensiero che è veramente tale perché sente che qualcosa esiste (altrimenti non cercherebbe) ma che al contempo sa di non possederlo (altrimenti, allo stesso modo, non cercherebbe).