Marta OSS

25/04/2023

Grazie alla ricerca, ad oggi, è possibile individuare i principali fattori di rischio che possono esporre, in modo significativo, all'insorgenza della demenza, in particolare la Demenza di Alzheimer.
Come si può notare nell'immagine, ho specificato alcuni fattori che possono essere corretti o modificati in positivo. Dunque, un primo passo per fare prevenzione, è come sempre adottare uno stile di vita sano.

24/04/2023

Lei è Kate Swaffer, donna australiana a cui è stata diagnosticata una forma di demenza alla precoce età di 49 anni. La diagnosi poteva apparire come una sentenza sulla sua vita, ma lei non si è arresa: diventa un'attivista per affermare i diritti delle persone disabili, anziane e con demenza.
Una donna, splendido esempio di resilienza e coraggio.

21/04/2023

Bisognerebbe ricordarsi ogni giorno che un paziente con Demenza è anzitutto una persona e come tale le va riconosciuta la sua dignità, la sua storia di vita.

Non può essere solo una diagnosi a creare le basi per l'assistenza socio-sanitaria. È necessario tener conto della personalità e unicità dell'utente con le sue abitudini di vita, la sua rete familiare e sociale, le sue risorse e capacità residue.

La persona ha diritto di emergere al di là di una patologia.
Ricordiamoci:
”Persona con demenza" e non Demente!!!

20/04/2023

Ad oggi, la Demenza può essere considerata una vera epidemia socio-sanitaria.
In Italia, viene stimato un totale di circa 1,2 milioni di persone affette da demenza, di cui almeno 600.000 con demenza di Alzheimer (il 60 % dei casi).

Questi dati sono un importante campanello dall'allarme: conoscere la diffusione e l'incidenza di una patologia ci consente anche di stimare quante risorse umane ed economiche vengono messe in campo per l'assistenza socio-sanitaria. Attualmente si contano ben 3 milioni di caregiver, numero destinato ad aumentare nei prossimi anni.

19/04/2023

26 Novembre 1901...
"Come si chiama?"
"Augusta"
"Cognome?"
"Augusta"
"Come si chiama suo marito?"
"Credo Augusta"...

Augusta Deter aveva solo 51 anni quando giunse nella Clinica Psichiatrica di Francoforte, in cui operava il neuropatologo tedesco Alois Alzheimer. La donna presentava un quadro clinico complesso: soffriva di amnesie frequenti, deliri, allucinazioni, spostava gli oggetti senza motivo e li nascondeva. Appariva indifesa, confusa, priva di orientamento spazio-temporale. Diceva di sentirsi persa.

Si spense in poco tempo, all'età di 55 anni senza nessun problema fisico apparente. Da qui, l'interesse del neuropatologo di approfondire le cause della morte con un'autopsia. L'esame del cervello mostrò segni significativi di quell' , come la definì Alzheimer e da cui prese il nome. Con precisione meticolosa, Egli osservò la presenza di grovigli neurofibrillari e depositi di una "sostanza anormale" (placche amiloidi) e una diffusa atrofia della corteccia cerebrale.

Augusta Deter fu il primo caso di demenza di Alzheimer che entrò a far parte della letteratura scientifica.

18/04/2023

La parola demenza deriva dal termine latino demens e significa letteralmente "privo di mente".
L'etimologia è piuttosto esplicativa: indica uno stato generale di deterioramento delle facoltà cognitive.
La storia di questa parola trova origine già nell'antica Grecia e nel primo secolo dopo Cristo, nel trattato "De Medicina", Celso ci descrive la demenza come un insieme di condizioni di alterazione dell'intelligenza e del comportamento.

Nel 1800, lo psichiatra Esquirol rivaluta il significato di questo termine, indicando un quadro clinico caratterizzato da perdita di memoria, capacità di giudizio e di attenzione.
Egli descrive un uomo con demenza come "un uomo ricco divenuto povero".
Questo è un primo passo per riconsiderare il concetto di demenza, parola che nel DSM-V viene sostituita con il termine "Disturbo neuro-cognitivo", con l'obiettivo di sottolineare che la perdita di capacità cognitive non è sinonimo di mancanza di intelligenza e non è una condizione volontaria per cui ne è responsabile la persona affetta.

17/04/2023

Cari ,
In queste ultime settimane ho sentito il bisogno di riordinare le idee...
L'ultimo mese mi ha messo alla prova sia come professionista sia come persona.
A volte nel mio lavoro bisogna fare i conti con il senso di impotenza dinnanzi il dolore altrui.
Non è semplice osservare e toccare con mano la sofferenza di un familiare che ti confida: "Non so come fare, non ce la faccio più, siamo allo sbando, non sappiamo a chi rivolgerci".

E così ho capito quanto sia fondamentale una presa in carico multidisciplinare a 360 gradi di una persona con patologia neurodegenerativa come la Demenza. Ho capito quanto sia di vitale importanza una diagnosi precoce e soprattutto, quanto possa fare la differenza l'informazione.

OCCORRE INFORMARE i caregiver su tutti quei servizi territoriali ed extra territoriali a cui si può accedere per avere maggiori strumenti per la gestione assistenziale.

Attraverso nuovi contenuti, nuove tematiche e piccoli progetti vi starò accanto mettendoci tutta me stessa, cercando di crescere come professionista, perché in fondo il dono più grande che posso offrire come OSS è questo: Essere meglio di ieri.

09/04/2023

Una serena e buona Pasqua a tutti, specialmente ai caregiver 🧡

05/04/2023

Una splendida iniziativa 😍
📌ASL MEDIO CAMPIDANO
📍OSPEDALE NOSTRA SIGNORA DI BONARIA
📍SAN GAVINO MONREALE

ASL MEDIO CAMPIDANO
L’OSPEDALE NOSTRA SIGNORA DI BONARIA
DI SAN GAVINO MONREALE, APRE AGLI OPERATORI INTERESSATI AD EFFETTUARE SERVIZI DI BARBA, CAPELLI, TRATTAMENTI ESTETICI E GIORNALI PER TUTTI I PAZIENTI E GLI UTENTI INTERESSATI

Un barbiere per prendersi cura di barba e capelli, un parrucchiere per un taglio o una messa in piega e magari la possibilità di rimanere aggiornati sulle ultime notizie sfogliando i quotidiani: tutto all’interno dell’ospedale Nostra Signora di Bonaria.
La Direzione sanitaria dell’ospedale di San Gavino vuole offrire a pazienti e utenti la possibilità di usufruire di nuovi servizi all’interno della struttura perché possano vivere meglio il tempo della cura: barbiere, parrucchiere, distribuzione di giornali, trattamenti estetici.

Per questo si chiede agli operatori interessati di trasmettere la propria disponibilità all’indirizzo mail direzioneposangavino@aslmediocampidano.it, chiedendo l’autorizzazione a prestare la propria attività in ospedale e la pubblicazione dei propri riferimenti negli appositi elenchi.

Ultimo aggiornamento
28 Marzo, 2023

05/04/2023

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