Direzione libera

Direzione libera ▲ Esperienze outdoor di cura, formazione e trasformazione, centrate sulla persona.

Le esperienze di 𝐓𝐞𝐚𝐦 𝐁𝐮𝐢𝐥𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 e il programma 𝐀𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐟𝐨𝐫 𝐄𝐱𝐜𝐞𝐥𝐥𝐞𝐧𝐜𝐞 𝐢𝐧 𝐓𝐞𝐚𝐦𝐰𝐨𝐫𝐤™nascono dall’inco...
10/11/2025

Le esperienze di 𝐓𝐞𝐚𝐦 𝐁𝐮𝐢𝐥𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 e il programma 𝐀𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐟𝐨𝐫 𝐄𝐱𝐜𝐞𝐥𝐥𝐞𝐧𝐜𝐞 𝐢𝐧 𝐓𝐞𝐚𝐦𝐰𝐨𝐫𝐤™nascono dall’incontro fondamentale tra il modello teorico 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 di Carl Rogers e l’apprendimento esperienziale outdoor.

Trekking, orienteering, surviving e workshop facilitati diventano 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐨, dove Counselor e Psicoterapeuti dell’Approccio Centrato sulla Persona Istituto IACP - sede di Milano e AMM del Collegio Guide Alpine facilitano il team verso momenti di significativi di apprendimento e sviluppo. Ogni attività è progettata specificatamente per generare 𝐮𝐧 𝐜𝐥𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞, dove ascolto, fiducia e autenticità prendono forma attraverso il movimento e il dialogo.

In ogni percorso il team entra in contatto con il sé autentico, imparando ad ascoltarsi e fidarsi, portando alla luce 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐥𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐢𝐫𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐭𝐢 e lavorando insieme lungo la stessa direzione. In sinergia con Terre Alte - outdoor experience, il contesto montano diventa lo spazio ideale per un 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 trasparente e un’azione consapevole.

Ne nasce un apprendimento che va 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞: 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐞, che resta nei gesti e atteggiamenti quotidiani, nella qualità delle relazioni e nel coraggio di affrontare le sfide con sguardo nuovo.

✱ Le esperienze sono strutturate e facilitate da Psicoterapeuti e Counselor dell’Approccio Centrato sulla Persona oltre a A.M.M. del Collegio Guide Alpine Lombardia. Il programma 𝐀𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐟𝐨𝐫 𝐄𝐱𝐜𝐞𝐥𝐥𝐞𝐧𝐜𝐞 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥™ 𝐢𝐧 𝐓𝐞𝐚𝐦𝐰𝐨𝐫𝐤 è gestito da Counselor e formatori Gordon certificati 𝐀𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧, garanzia di qualità e metodo internazionale.

/Team·work/ 𝗦𝗰𝗼𝗽𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ ➔ https://direzionelibera.it/action-for-excellence-international-in-teamwork/

𝗤𝘂𝗼𝘁𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲: altitudini e profondità personali, in dialogo con gli altri e con il mondo è il titolo dell’uscita di c...
31/10/2025

𝗤𝘂𝗼𝘁𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲: altitudini e profondità personali, in dialogo con gli altri e con il mondo è il titolo dell’uscita di chiusura del progetto Relazioni in cammino che vedrà 𝐥’𝐞𝐬𝐩𝐥𝐨𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐞, 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐕𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨, 𝐚𝐢 𝐏𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐑𝐞𝐬𝐢𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢 (𝐋𝐂). Qui la montagna e i suoi dislivelli faciliteranno la riflessione sul tema della conoscenza di sé e dell’apertura alla relazione, con le sue vertigini, le sue profondità e i suoi slanci. L’incontro è specifico per chi ha già partecipato alle uscite del progetto, ma intende aprirsi anche a tutti quelli che desiderano scoprire questo modo nuovo di vivere la montagna, centrata sulla persona.

▲ Sono disponibili 15 posti e il termine ultimo delle iscrizioni è fissato per il 9 novembre. ➜ visita http://direzionelibera.it per info sul percorso e prenotazioni.

✦ L’iniziativa “Relazioni in cammino” è organizzata in collaborazione con Terre Alte - outdoor experience e il sostegno dell’ Istituto IACP - sede di Milano

✦ L’esperienza è facilitata da Elena Faini - psicologa e psicoterapeuta dell’Aproccio Centrato sulla Persona e Paolo Cagliani, A.M.M. del Collegio Guide Alpine e Counsellor dell’Approccio Centrato sulla Persona.

/Quo·ta/In·te·rio·re/

Raccogliere un peperone - che scopriremo chiamarsi 𝑓𝑟𝑖𝑔𝑔𝑖𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜 - è tutto sommato semplice: ci si china ginocchia a terra...
06/10/2025

Raccogliere un peperone - che scopriremo chiamarsi 𝑓𝑟𝑖𝑔𝑔𝑖𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜 - è tutto sommato semplice: ci si china ginocchia a terra e districandosi la tra le foglie lo si afferra: una mano lo tiene, l’altra ne taglia il gambo: fatto. 𝗠𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝘂𝗿𝗮? Serve il giusto tempo per individuare il friggitello pronto ad essere colto - tastarlo e annusarlo per 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗹𝗼 al meglio, indossando i guanti per proteggerci dalle foglie che pungono un poco - 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗻𝗼𝗶 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶, 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼. È osservare il bruco che dissoda il terreno e spostare la lu**ca rossa con l’acquolina in bocca. 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗮𝗺 𝗢𝗖𝗩 “𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗰𝘂𝗿𝗮”? E’ entrare in sintonia con l’altro e con noi stessi - qualcuno ha detto - é proteggere e proteggersi - altri dicono disegnando la forma di un tetto con le mani. E nel concreto della vita lavorativa, cosa significa?

Tra il rigoglioso "Orto del Baffo" Demetra, il team Owens Corning ha potuto vivere da vicino la cura che gli operatori dedicano alla sua gestione, sperimentandone la realtà fatta di relazioni e 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗿𝗲𝗰𝗶𝗽𝗿𝗼𝗰𝗵𝗲. L’esperienza si è trasformata in un percorso di condivisione, occasione per riflettere sul proprio 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗿𝗮 attraverso più momenti di confronto, concretizzatosi in micro-comportamenti responsabili. 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗴𝗶𝘀𝗰𝗼 𝗶𝗻 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗮𝗿 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝘂𝗿𝗮?

Sotto al ciliegio ci sediamo in cerchio per pranzare. C’è chi, prima di aprire la propria 𝑠𝑐ℎ𝑖𝑠𝑐𝑒𝑡𝑡𝑎, attende l’arrivo di tutto il team; chi ascolta il collega senza interromperne il racconto; chi sposta il proprio ceppo per fare spazio a chi, ogni giorno, raccoglie i friggitelli con cura, 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮𝗻𝗱𝗼𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗺𝗲.

/cù·ra/

Con i professionisti delle terre più alte, per la costruzione di team altamente efficaci, integrando l'esperienza outdoo...
05/09/2025

Con i professionisti delle terre più alte, per la costruzione di team altamente efficaci, integrando l'esperienza outdoor con programmi specifici per lo sviluppo dell'𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮.

✱𝗨𝗟𝗧𝗜𝗠𝗔 𝗨𝗦𝗖𝗜𝗧𝗔✱ “𝗩𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗲: vivere la montagna come metafora dei propri obiettivi di crescita, individuali e colle...
01/09/2025

✱𝗨𝗟𝗧𝗜𝗠𝗔 𝗨𝗦𝗖𝗜𝗧𝗔✱ “𝗩𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗲: vivere la montagna come metafora dei propri obiettivi di crescita, individuali e collettivi”. Due giorni - 13 e 14 settembre - immersi nella natura incontaminata della Valvarrone, tra i panorami selvaggi che circondano lo splendido 𝗥𝗶𝗳𝘂𝗴𝗶𝗼 𝗚𝗿𝗶𝗲𝗿𝗮, ai piedi Monte Legnone. Un’esperienza di esplorazione e connessione, in cui la montagna diventa 𝗺𝗲𝘁𝗮𝗳𝗼𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗼 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶, personali e collettivi.

▲ Sono disponilbili ancora quattro posti per l'ultima esperienza. Iscriviti qui! ➜ https://direzionelibera.it/prodotto/vette-condivise-valvarrone-lc/

✦ L’iniziativa “Relazioni in cammino” è organizzata in collaborazione con Terre Alte - outdoor experience e il sostegno dell' Istituto IACP - sede di Milano. ✦ L’esperienza è facilitata da Elena Faini - psicologa e psicoterapeuta dell’Aproccio Centrato sulla Persona e Paolo Cagliani, A.M.M. del Collegio Guide Alpine e Counsellor dell’Aproccio Centrato sulla Persona.

/Vet·te/Con·di·vi·se/

28/08/2025

Da Konjic - 200 km dal confine croato - la ferrovia segue il tracciato come un cane pastore, ed io gli scodinzolo dietro 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗺𝗶 𝗺𝗼𝗿𝗱𝗮. Un rovo si aggrappa alla ringhiera a protezione del nulla, mentre una signora canguro ne spulcia le more più mature, posandole nel grembiule ripiegato. - Sarajevo? Le chiedo indicando la strada davanti a noi. - Da da! Sarajevo! Esclama con l’enfasi di chi sa la risposta alla domanda finale di Chi vuol essere milionario.

Ondeggio tra le vie della periferia, gustandomi ogni ultimo giro di ruota. Davanti ad una casa segnata dai proiettili mi fermo ad osservarne la forma dei fori, come con le nuvole quando cerco di dar loro una forma - un drago che ride, un cavallo a tre zampe, un fucile che spara. In giardino, un bambino rovescia la sabbia sullo scivolo e riempie il camion a pedali; lo distanzia dagli spari trentacinque anni anni, forse meno. Aggrappato alla scala, suo padre stucca la facciata come a voler dimenticare, coprendo una rana che salta, una bici senza pedali, un fucile senza gr*****to.

Pedalo a zig-zag lungo la Via dei Cecchini, consumando fino all’ultimo centimetro di strada: non per arrivare a destinazione quanto per 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 a questa città. Nei 1425 giorni di assedio si pedalava così, zigzagando tra i palazzi masticati, per schivare i colpi dei cecchini e portare del pane a casa o raggiungere il Tunnel della Speranza. Ora cresce in verticale la nuova Sarajevo, tra grattacieli di vetro a specchio e lo slancio appuntito dei minareti, che richiamano alla preghiera con il loro canto-calamita.
Davanti alla moschea del vecchio centro una signora abbrustolisce delle pannocchie, colorate e dolci come questo arrivo dopo 1200 chilometri di 𝘀𝘂𝗱𝗼𝗿𝗲 𝗲 𝗼𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

Sembrano lontane, nel tempo e nello spazio, la risiera triestina e le foibe del Carso; meno di una generazione fa, a sei giorni di bicicletta con gamba poco allenata. Gaza appare ancora più lontana, tutto così diverso, così distante e indifferente. E’ invece oggi - ora - a venticinque giorni di pedalata da Sarajevo e le sue 𝗻𝘂𝘃𝗼𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗶 𝗺𝘂𝗿𝗶: una bici che sfreccia, una nave che salpa, un bambino che gioca in giardino con la sabbia.

www.innatafestival.it Istituto IACP - sede di Milano

24/08/2025

Le gambe girano girano - quando piano, quando veloce, cosi come i pensieri per www.innatafestival.it che si compongono passo-passo, chilometro dopo chilometro come questo viaggio dalla scarsa programmazione e la forte immaginazione.

Mentre sulla cartina diventa sempre più grande la scritta: 𝗦𝗮𝗿𝗮𝗷𝗲𝘃𝗼.

/in·nà·to/ Istituto IACP - sede di Milano

Trieste soffia tanto forte da spostare la storia e la memoria, di chi sceglie dove voltare lo sguardo a seconda della 𝗱𝗶...
22/08/2025

Trieste soffia tanto forte da spostare la storia e la memoria, di chi sceglie dove voltare lo sguardo a seconda della 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼. Vento che abbraccia il fumo grigio dei camini della Risiera e lo trascina lontano, fin dove da San Sabba non se ne può sentire l’odore. Fischia nelle orecchie sorde, strappa le mostrine delle divise nere e si aggrappa alla sabbia che lancia negli occhi di chi non sa più vedere. Si placa la sera, quando asciuga il sudore e bisbiglia dolci parole, evapora i pianti di chi sulle mura incide - Questa é l’ultima notte - è l’ultimo volo, preso per mano, 𝘀𝗼𝗳𝗳𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼.

Come il Carso anche le mie gambe sono 𝗿𝗼𝗰𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗺𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗶 𝘃𝘂𝗼𝘁𝗶; mulini che girano lenti, spinti da un torrente in secca e che a fatica macinano chilometri. Ruotano invece veloci i mulinelli d’acqua che masticano il paesaggio carsico per centinaia di metri lungo tutto l’altopiano carsico.

É il tardo ‘52 quando gli angloamericani scoperchiano la 𝗙𝗼𝗶𝗯𝗮 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝘀𝗼𝘃𝗶𝘇𝘇𝗮 e la sua storia da lasciare senza fiato anche la Bora, che non ha le forze di soffiare oltre l’orlo di quest’abisso. Qui il mulinello della memoria si contorce soppesando il valore delle anime, ed io che non ho bilance adeguate, me ne allontano in silenzio ricordandone la storia.

L’allenamento da Ciclo-Spritz mi spezza le gambe, ma piano scivolo giù per l’Istria e come un D’Annunzio a pedali, invado Fiume tutto intero, 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲. A Segj - ridicolamente e fascisticamente ribattezzato “Segna” - riemergono ricordi di vacanze acerbe, il mare senza troppe onde, le certezze vuote, i pensieri leggeri, le tante birre fresche. All’epoca, dentro quale cava carsica si era persa la 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝗻𝗮𝘁𝗮 del mio viaggio? - 𝐸𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒, 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑏𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑟𝑎 𝑒 𝑓𝑢𝑡𝑖𝑙𝑒, 𝑒𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑒𝑠𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 - scrisse anni prima chi della direzione libera seppe modellare una visione dell’uomo, a cui mi aggrapperò poi.

Quindi Otočwac, Perušić, Gôspić. Lungo la 𝗧𝗿𝗮𝗻𝘀𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 compaiono strani accenti e persone tanto spigolose da farmi bucare due volte. Poco male, la camera d’aria si cambia, l’opinione delle persone pure.

Dall’Adriatico alle Alpi Dinariche, la Dalmazia trasuda di storia recente, siamo negli anni ‘90 - ieri - e il conflitto balcanico riecheggia ancora sui muri che parlano anche per gli abitanti silenti.

Le gambe girano - quando piano quando veloce, cosi come i pensieri per che si compongono passo-passo, chilometro dopo chilometro come questo viaggio dalla scarsa programmazione e la forte immaginazione. Mentre sulla cartina diventa sempre più grande la scritta: 𝗦𝗮𝗿𝗮𝗷𝗲𝘃𝗼.

Un sole che prosciuga l’anima ipnotizza la compagine di girasoli che, voltandomi le spalle, mi offende quel che basta. L...
18/08/2025

Un sole che prosciuga l’anima ipnotizza la compagine di girasoli che, voltandomi le spalle, mi offende quel che basta. Lungo la strada che taglia i vigneti e scavalca i fiumi, la bici é una lu**ca gialla per velocità e bava lasciata sull’asfalto, da Lecco verso est: Brescia, Vicenza, Treviso, Trieste. Nell’immensa piazza la Bora soffia nel piccolo scettro delle bolle di sapone, stretto dalla bimba bionda all’angolo. Sbuffa sui bianchi palazzi color Das e sulle fronti dei suoi - nostri - migranti che calpestano con 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗶𝘀𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 i loro tracciati senza risposta. Non é 𝗶𝗻𝗻𝗮𝘁𝗮 la loro - nostra - tendenza a muoverci lungo le rotte più o meno autentiche, più o meno designate, più o meno balcaniche? 𝗜𝗻𝗻𝗮𝘁𝗮 é la loro - nostra - 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮 alla crescita e al cambiamento; alla sperimentazione continua verso la piena realizzazione del nostro - loro - pieno potenziale.

𝗜𝗻𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 di questo viaggio, che parte dai monti lecchesi e passa per il carsico triestino, con il suo mare che spinge e ne dilata i confini.

𝗜𝗻𝗻𝗮𝘁𝗮 è il nome dell’evento immaginato da Direzione libera e l’Istituto IACP - sede di Milano che nell’estate 2026 vedrà la luce tra i monti lecchesi. Incontri, workshop ed esperienze outdoor “Centrate sulla Persona” da immaginare e costruire insieme. Fallo con noi, su https://innatafestival.it/.

Il caldo respiro d’agosto soffia verso est, spingendo Trieste lungo il confine, terra di mezzo tra mondi che cambiano. La bimba immerge lo scettro di sapone e affida alla Bora la responsabilità di riempire la piazza di bolle. Cento bolle, per cento colori e cento mondi. Ride, e di nuovo immerge lo scettro: altri cento, mille mondi alla ricerca delle loro 𝘁𝗿𝗮𝗶𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲. Ancora una volta e ancora mondi che a Trieste nascono prendendo corpo e colore. E che tra le montagne lecchesi, partiranno per la loro 𝗶𝗻𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

/in·nà·ta/

10/08/2025

Verso la cima 𝗰𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼, lasciando alla vista la brama di correre lontano. Il passo-pensiero 𝗰𝗮𝗹𝗽𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗼, sopra un aliante che vola, sotto una marmotta trafora.

✦ Scopri l'ultima uscita "Vette condivise" su 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮.𝗶𝘁

✦ Iniziativa organizzata in collaborazione con Terre Alte - outdoor experience, il sostegno dell'Istituto Istituto IACP - sede di Milano ✦ L’esperienza è facilitata da Elena Faini - psicologa e psicoterapeuta dell’Aproccio Centrato sulla Persona e Paolo Cagliani, A.M.M. del Collegio Guide Alpine e Counsellor dell’Aproccio Centrato sulla Persona.

/Sen·tie·ri/Sco·scé·si/

Indirizzo

Vicolo Innominato 7
Lecco
23886

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