20/09/2025
La paura
Noi poveri esseri umani ci sentiamo costantemente minacciati. Se ci ascoltiamo a fondo e con calma sentiamo che questa minaccia sembra davvero onnipervasiva: potremmo ammalarci, quel doloretto potrebbe aggravarsi, quell'amica o mia madre o mio fratello o mia moglie potrebbero telefonarmi e aggredirmi e rovinarmi la giornata, potrei perdere il mio lavoro, la mia ricchezza, la mia faccia, la mia casa, il mio credito sociale, il portafoglio, le chiavi di casa, la testa; la mia macchina poi magari non parte, qualche persona cara potrebbe morire, il cane perdersi nel bosco, e così via, procediamo tra tante e continue minacce, anche le più banali: dove devo mettere il piede adesso, potrei scivolare e storcermi la caviglia, e questa pizza potrebbe rimanermi sullo stomaco, o farmi ingrassare, e il corriere potrebbe arrivare quando non ci sono, e perderei il regalino che ho fatto a mio figlio per Natale, e via così dalla nascita alla morte.
Se noi umani ci prendessimo seriamente cura di ciò che sentiamo, e di questo stato di paura, spesso inconsapevole, che ci attanaglia, momento per momento, io credo che nessuno più o molto pochi farebbero del male agli altri, e poi chi si sognerebbe più di fare una guerra o di accumulare miliardi, se curasse bene le proprie paure? e stesse quindi molto meglio?
Da giovane mi venne questo verso: "Mi minacciava ovunque, ma fiorivo". L'ho sempre amato molto, perché esprime bene un aspetto importante della nostra condizione umana. Molte minacce cioè non le possiamo evitare né eliminare, ma possiamo sopportarle in modi radicalmente diversificati, possiamo infatti lavorarle, possiamo decostruirle, possiamo attenuarle, e a volte dissolverle.
Questo sì.
Mi minacciava ovunque, ma fiorivo, appunto.
Le paure non bloccavano cioè e non bloccano la mia crescita.
La fioritura è più potente di tutte le paure che ci assalgono.
Dobbiamo perciò confidare con forza nella fioritura, saldi come capitani coraggiosi sulla plancia della nave proprio mentre infuria la tempesta.
Sempre protesi ad ascoltare la Voce che ci sussurra: Non temere! Sono Io! questa vita che vivi sono Io, e Qui, in me, non corri alcun pericolo.
Stanne certo.
Marco Guzzi