Dejanira Bada

Dejanira Bada Giornalista pubblicista da più di quindici anni (iscritta all'Ordine dei giornalisti della Lombardia), studiosa, divulgatrice, esperta di mindfulness.
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Autrice del bestseller “Il Pensiero Tibetano” (Giunti) e di libri sulla meditazione per Piemme, Gribaudo, Corriere della Sera; giornalista, fondatrice Mindfulness Wave - per divulgare consapevolezza: www.mindfulnesswave.com Autrice del bestseller Il Pensiero Tibetano e della prefazione a Il libro tibetano dei morti (Giunti Editore), e di altri libri sul mondo della meditazione pubblicati da Piemme-Mondadori, Gribaudo-Feltrinelli, Corriere della Sera. Diplomata come istruttrice certificata di Protocolli Mindfulness con l’Istituto di Mindfulness Interpersonale (riconosciuto dalla British Association of Mindfulness-Based Approaches BAMBA, UK Network for Mindfulness), la cui direzione scientifica e didattica è curata dai Direttori della FEDERPSI alta formazione (Federazione italiana psicoterapia, ricerca e formazione integrata). Iscritta all’Albo Nazionale della Federmindfulness (Federazione italiana mindfulness). Accreditamenti: Mindfulness Professional Trainer®, Mindfulness-Based Stress Reduction MBSR® e Mindfulness Basic Training. Il riconoscimento come Mindfulness Professional Trainer® “rappresenta l’attestazione del massimo livello di competenze professionali legate alla mindfulness. Questa certificazione, riconosciuta internazionalmente, attesta un livello di eccellenza e competenza avanzata nell’insegnamento e nella pratica della mindfulness“. Il Mindfulness Professional Trainer può insegnare anche ad altri professionisti. Insegnante di yoga e meditazione, diplomata in Ginnastica dello yoga finalizzata alla salute e al fitness, 500 RYT, certificata a livello nazionale (CSEN) e internazionale (Yoga Alliance). I libri:
• Prefazione a Il libro tibetano dei morti (Giunti)
• I sentieri della meditazione. Mindfulness: cos'è, cosa non è e perché ha cambiato il mondo (Piemme)
• La vita. La gioia di esistere (Corriere della Sera)
• Il libro della consapevolezza. Yoga, meditazione, mindfulness (Gribaudo/Feltrinelli)
•Il Pensiero Tibetano (Giunti)
•Storia di un uomo vescica (Villaggio Maori Edizioni - vincitore di 5 premi letterari, con prefazione di Angrea G. Pinketts)
•Il silenzio di ieri (CTL Editore)

Fondatrice di Mindfulness Wave - Per divulgare consapevolezza. Corsi di mindfulness a Milano e online per la riduzione dello stress e la prevenzione del burnout. Per privati e aziende. www.mindfulnesswave.com
www.dejanirabada.com
https://it.wikipedia.org/wiki/Dejanira_Bada

“Tutta la saggezza e i ragionamenti del mondo si riducono infine a questo, di insegnarci a non temere di morire”. Michel...
04/12/2025

“Tutta la saggezza e i ragionamenti del mondo si riducono infine a questo, di insegnarci a non temere di morire”.

Michel de Montaigne

Non è così?

In fondo, non si tratta di questo?

Ogni grande libro, ogni grande frase scritta o detta da un maestro, nella maggior parte dei casi ci insegna a morire o a non averne paura.

Nel mio piccolo, nei miei libri, inserisco sempre un capitolo dedicato alla morte.

Con le mie parole provo anch’io a rendere lieve questo passaggio, a renderlo naturale.

Un passo verso qualcos’altro che fa paura solo perché non sappiamo bene cosa sia. È ciò che non conosciamo che temiamo.

Per questo sedersi a meditare o filosofare sono da sempre considerate preparazioni alla morte.

Siamo qui per vivere, ma anche per prepararci a vivere quel momento.

Senza paura. Senza evitarlo.

Sei d’accordo?

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L’altro giorno ho capito perché non mi piacciono più i social.Perché non riesco a tenere il passo.Perché non guardo mai ...
03/12/2025

L’altro giorno ho capito perché non mi piacciono più i social.

Perché non riesco a tenere il passo.

Perché non guardo mai i reel di nessuno.

Perché ho chiuso YouTube e TikTok.

Perché non trascorro più di mezz’ora al giorno su Instagram.

Perché vedo che vengono girati dei video per comunicare l’uscita di un libro degni di uno spot pubblicitario.

Sapete perché?

Perché la televisione ha vinto.

Perché non ce ne siamo nemmeno accorti ma tutto è diventato televisione.

La TV si è mangiata tutto. Non i social. La TV.

Da YouTube ai reel di Instagram o TikTok, ogni cosa è diventata televisione.

Una TV che oltretutto ci portiamo in tasca ogni momento.

E c’è ancora chi si vanta di non avere la televisione in casa! Che fa tanto “figo e acculturato”.

La televisione ha vinto.

È uscita dalle case ed è entrata direttamente nel cervello.

Basta guardare le influencer, che non hanno più bisogno di andare a fare le Veline o chissà quali provini.

La nuova immensa televisione social illude di dare una possibilità a tutti.

E per provarci, i video devono essere sempre più dei film, delle pubblicità, dei format veri e propri.

E mentre riflettevo su tutto questo, scopro che ne ha parlato in un suo articolo anche il giornalista Derek Thompson, dal titolo, non a caso: “Everything is television”.

E tu ci avevi mai pensato? Cosa ne pensi?

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È già passato un anno.Il tempo vola, è proprio vero.E proprio quest’anno è successo di tutto nella mia vita.Grandi cambi...
01/12/2025

È già passato un anno.

Il tempo vola, è proprio vero.

E proprio quest’anno è successo di tutto nella mia vita.

Grandi cambiamenti.

Scelte di vita rivoluzionarie.

E sapete cosa mi ha stimolato e cosa mi ha dato la forza per agire e cambiare le cose?

La sua morte.

Io e mia madre non abbiamo mai avuto un bel rapporto. Ci siamo avvicinate maggiormente proprio quando si è ammalata.

A volte finisce così. Meglio tardi che mai.

Sul letto di morte, mentre non era più cosciente, le ho fatto anche una promessa, e la sto mantenendo. E la manterrò fino alla fine dei miei giorni.

La sua morte mi è servita, forse più della sua presenza.

Mi ha permesso di guardarmi dentro in un modo unico e profondo.

Mi ha risvegliato da una sorta di torpore, insoddisfazione e infelicità diffusa.

Voglio vivere ed essere felice, ed esserlo anche per lei, dato che in vita lo è stata così poco.

Ieri ho finito di scrivere il mio testo sulla Mindfulness che uscirà a febbraio in allegato con il Corriere della Sera, ...
27/11/2025

Ieri ho finito di scrivere il mio testo sulla Mindfulness che uscirà a febbraio in allegato con il Corriere della Sera, Io Donna e Gazzetta dello Sport.

Si chiamerà “Mindfulness: teoria e pratica. I legami con la filosofia”

Sia in questo testo che nel mio nuovo libro che uscirà l’anno prossimo, ho deciso di raccontare anche la mia storia. Per la prima volta.

Nell’allegato per il Corriere ci è stato chiesto esplicitamente di parlare della nostra esperienza personale. Il primo capitolo è dedicato proprio a questo.

E allora, finalmente, ho trovato il coraggio di parlare dei miei traumi, del mio passato, dei miei trascorsi in balìa di alcol e droghe, ma soprattutto di qualcosa che, proprio a causa dei traumi, mi accompagna fin da quando sono adolescente: il disturbo ossessivo-compulsivo, DOC.

Molti di voi sanno di cosa sto parlando, e altrettanti probabilmente ne soffrono.

Due cose mi hanno aiutato a imparare a gestire i sintomi e a non essere più vittima delle ossessioni, che possono ridurre di molto la qualità della vita: la terapia EMDR, che ho interrotto da un anno e che mi ha cambiato per sempre, e la Mindfulness, che mi ha dato e continua a darmi ogni giorno i mezzi per farcela da sola e senza prendere farmaci.

Perché le ossessioni non se ne andranno, ma possiamo imparare a cambiare il nostro rapporto con loro e conviverci pacificamente.

Citerò anche un interessante articolo uscito sul sito della Federmindfulness che parla proprio dell’applicazione della Mindfulness in casi affetti da DOC.

Come scrisse David Foster Wallace: "È molto difficile rimanere consapevoli e attenti, invece di lasciarsi ipnotizzare dal monologo costante all’interno della vostra testa […] La mente può essere un ottimo servitore, ma è pessimo padrone”.

Non vedo l’ora di farvi leggere ciò che ho raccontato, perché spero possa essere d’aiuto a molti.

Deve pur avvenire.Un giorno ti svegli, e capisci che per andare avanti devi distaccarti dai genitori. Devi andartene via...
26/11/2025

Deve pur avvenire.

Un giorno ti svegli, e capisci che per andare avanti devi distaccarti dai genitori.

Devi andartene via da casa, ma soprattutto devi distaccarti emotivamente, devi liberarti dei genitori che ti sono “precipitati dentro”, come disse un mio ex psicologo.

Non si tratta soltanto di sentirli meno, di vederli meno, di fare scelte che accontentino noi stessi e non loro.

Si tratta di liberarsi delle abitudini che abbiamo introiettato.

Si tratta di interrompere quella catena che ci porta a comportarci in un modo che in realtà non ci appartiene e che ci ricorda nostro padre o nostra madre.

È un percorso difficile, ma sarà proprio questo cammino a impedirci di fare gli stessi errori con i nostri figli.

Dobbiamo diventare consapevoli per capire se c’è un rapporto di dipendenza e controllo, e soprattutto se viviamo in una famiglia disfunzionale e violenta.

Bando ai sensi di colpa. A volte è bene anche non parlarsi mai più e allontanarsi definitivamente.

Solo così potremo diventare chi siamo veramente senza paura del loro giudizio.

Non apparteniamo ai nostri genitori.

Ci mettono al mondo, e a volte gliene siamo grati -mica sempre-, ma non siamo di loro proprietà, come non lo saranno i vostri figli.

Chi ama davvero, lascia andare.

Ognuno deve fare la propria vita.

Mia madre è morta da un anno, oggi con mio padre ho un bel rapporto. Hanno fatto tanti sbagli, ma per fortuna mi hanno sempre lasciato libera, non si sono mai imposti, non hanno messo rotaie che avrei dovuto perseguire per farli felici.

Questo mi ha portato a compiere errori, a fallire, a cadere e a rialzarmi, ma ero responsabile della mia vita, sempre.

E oggi, se sono fiera di quello che sono diventata, lo devo anche a loro e soprattutto a me stessa.

E tu che rapporto hai con i tuoi genitori?

L’altro giorno il mio compagno mi ha chiesto: “Di cosa ti prendi cura ogni giorno? Cos’è che ami?”. Ho risposto senza es...
24/11/2025

L’altro giorno il mio compagno mi ha chiesto: “Di cosa ti prendi cura ogni giorno? Cos’è che ami?”. Ho risposto senza esitare: me stessa.

Pochi secondi dopo mi sono resa conto di essere davvero guarita dalle ferite del passato.

Ho capito a cosa siano serviti dieci anni di psicologi, cinque di psicofarmaci, altri dieci di meditazione.

Cosa voglia dire fare un percorso ci crescita interiore. Cosa voglia dire meditare ogni giorno.

Ad alcuni, a coloro che ancora non hanno fatto un percorso di elaborazione del passato e dei propri traumi, questa frase sarà sembrata egoista e quasi degna di una narcisista.

Qualche istante dopo ho aggiunto: “È amare prima di tutto me stessa che mi permette di prendermi cura di te, di amare te. È fare ciò che amo, seguire le mie passioni e non deludere i miei sogni che lo rende possibile”.

Poi, poco dopo, ho aperto Instagram e ho trovato queste parole sulla pagina

Stanza Zen:

Uno psicologo mi ha detto: ci sono solo 2 persone che devi rendere fiere di te.

Non i tuoi genitori, non i tuoi amici, nemmeno il tuo partner.

Solo 2…

Leggi il mio articolo nel blog di Mindfulness Wave (link in bio o nelle stories)

https://mindfulnesswave.com/2025/10/31/devi-rendere-fiero-te-stesso/


#ᴍᴇᴅɪᴛᴀᴢɪᴏɴᴇ

Il bello di praticare yoga è che un giorno, dopo essere stati allievi per un po’ di tempo, inizierete a guidarvi da soli...
20/11/2025

Il bello di praticare yoga è che un giorno, dopo essere stati allievi per un po’ di tempo, inizierete a guidarvi da soli.

Praticherete nella solitudine della vostra stanza. Ogni giorno. Perché questo è il senso della meditazione, e non aspettare di andare in palestra o in un centro yoga una volta alla settimana.

E allora capirete che in realtà cinghie, mattoncini, nastri, posizioni da contorsionisti e via dicendo non vi sono mai serviti e mai vi serviranno.

Il corpo sa cosa fare. Il corpo sa di cosa ha bisogno, dovete solo imparare ad ascoltarlo.

E allora sarà bellissimo praticare yoga da soli ascoltando il vostro corpo e facendo le posizioni che sarà lui a richiedervi. Senza bisogno di seguire chissà quale sequenza strana e complicata.

Vi basterà diventare consapevoli del respiro, che non dovrà mai diventare affannoso.

Vi basterà non sentire i muscoli tremare.

Vi basterà non molleggiare, non ti**re, non forzare.

E allora la pratica diverrà come una danza in armonia con l’Universo e non avrete bisogno di nient’altro.

Imparerete a fluire, a conoscervi, a lasciar andare.

Questo è il senso, non diventare dei fachiri o riuscire a toccarvi le punte dei piedi a tutti i costi in Paschimottanasana.

E voi avete cominciato a fluire mentre praticate yoga?

“Ascoltate quest’uomo esperto; c’è più da imparare nei boschi che nei libri. Alberi e pietre vi insegneranno più di quan...
19/11/2025

“Ascoltate quest’uomo esperto; c’è più da imparare nei boschi che nei libri. Alberi e pietre vi insegneranno più di quanto possiate apprendere dalla bocca di un maestro.”

San Bernardo

Anche i grandi maestri zen dicevano che è importante studiare i testi sacri, ma dicevano anche che poi è necessario lasciarli andare e non basare la propria ricerca interiore su quei testi.

Anche i mistici cristiani dicevano che le risposte alle grandi domande su Dio non si potevano trovare nelle Scritture, ma solo nel silenzio e nella contemplazione.

E allora continuiamo a leggere (io stessa non potrei farne a meno) ma non dimentichiamoci nemmeno di “fare deserto”, di restare in silenzio e in ascolto, soprattutto quando abbiamo dubbi e sentiamo il bisogno di comprendere.

E tu sei d’accordo?

#ᴍᴇᴅɪᴛᴀᴢɪᴏɴᴇ

Vuol dire non vedere l’ora di svegliarsi la mattina per scrivere.Sapere di passare otto ore chiuso in una stanza ed esse...
17/11/2025

Vuol dire non vedere l’ora di svegliarsi la mattina per scrivere.

Sapere di passare otto ore chiuso in una stanza ed essere felice.

Prendere appunti ovunque, pure su un pezzo di carta igienica.

Vuol dire leggere, leggere sempre e ovunque.

Guardare il cielo e avere un pensiero che poi si sentirà il bisogno di scrivere.

Avere poco e guadagnare poco (quando va bene) ma essere felici lo stesso.

Avere qualcosa da dire, che freme per uscire, e una necessità impellente di condividere questo qualcosa.

Vuol dire avere bisogno di tempo, per pensare e per scrivere.

Non vedere l’ora di avere una pagina bianca davanti agli occhi.

Si tratta di avere un dono ma che va coltivato e allenato. Ogni giorno.

Si tratta di avere una missione.

Vuol dire aver rinunciato a molto, ad altro, alla sicurezza.

Vuol dire non poter fare altro nella vita.

Vuol dire voler vivere per poter scrivere.

“La presenza mentale e la pace giacciono in uno spazio vuoto, in quella pausa tra un pensiero e l’altro, tra la nascita ...
13/11/2025

“La presenza mentale e la pace giacciono in uno spazio vuoto, in quella pausa tra un pensiero e l’altro, tra la nascita e la morte di un giudizio.

Solo una mente non discriminante può provare l’ebrezza della calma.

E allora, dove cercare il silenzio?

L’unica risposta plausibile è di non cercare.

Questa è la via maestra dei meditanti più esperti.

Può sembrare troppo, incomprensibile, ma intanto – per una volta – proviamo a incamminarci senza pensare alla meta.

Una via di apparente improvvisazione che in realtà cela un programma di allenamento degno della più alta acrobatica spirituale.

Perché dietro alla capacità di tacere e di silenziare i condizionamenti mentali, c’è sempre molta prassi ed esercizio, c’è dedizione e vocazione, intenzione ad abbandonare e a lasciar andare.

La capacità di assaporare un vero silenzio interiore è direttamente proporzionale al saper camminare sulla fune della meraviglia del vuoto”.

Dejanira Bada. Dall’articolo “Camminare sulla fune, ovvero: esercizi per assaporare il silenzio”. Pangea

No, questo non è detto che sia relax.E sapete perché? Potreste essere su un’isola deserta, sulla spiaggia più bella del ...
12/11/2025

No, questo non è detto che sia relax.

E sapete perché?

Potreste essere su un’isola deserta, sulla spiaggia più bella del mondo, sul bordo di una piscina a Santorini.

Eppure, se la vostra mente non sarà calma, non vi rilasserete.

Rilassarsi non vuol dire solo fermare il corpo e ritrovarsi in un bel luogo.

Se non fermerete la mente, nessun luogo vi potrà dare la pace.

Il rilassamento e la riduzione dello stress cronico avvengono soltanto se interrompiamo il rimuginio della mente.

Se continuiamo a pensare, se ci proiettiamo nel passato o nel futuro, se continuiamo a ossessionarci e a programmare, se non siamo in grado di stare dove stiamo, nessun luogo idilliaco ci farà felici.

E voi? Quanto vi rilassate veramente ora che avete capito di cosa si tratta?

#ᴍᴇᴅɪᴛᴀᴢɪᴏɴᴇ

Se ne sente tanto parlare, ma alla fine cosa si fa in un corso di Mindfulness? Prima di tutto l’unico corso ufficiale ba...
11/11/2025

Se ne sente tanto parlare, ma alla fine cosa si fa in un corso di Mindfulness?

Prima di tutto l’unico corso ufficiale basato sulla Mindfulness con evidenze scientifiche è il Protocollo MBSR per la riduzione dello stress.

Un corso che possono insegnare soltanto istruttori certificati.

Un programma scientifico e laico ideato dal biologo statunitense Jon Kabat-Zinn.

Le persone si rivolgono alla mindfulness per: gestire lo stress nella vita quotidiana, l’ansia, l’insonnia, l’ipertensione, i disturbi alimentari, la depressione, i pensieri ossessivi, la sindrome dell’intestino irritabile, problemi familiari e lavorativi, acufene e molto altro.

È un viaggio che si compie in gruppo ma allo stesso tempo dentro sé stessi. Si arriva alla fine cambiati, e con i mezzi e gli strumenti per portare la meditazione nella vita quotidiana e in maniera autonoma.

È sempre un onore e un piacere poter accompagnare tante persone in questo cammino di esplorazione della coscienza umana.

Si tratta di:

8 incontri della durata di 2 ore | 1 volta alla settimana

1 giornata intensiva dopo il 6° incontro

1 incontro follow-up un mese dopo la fine del protocollo

45 minuti di meditazione al giorno da praticare a casa durante la settimana

Alla fine di ogni pratica si tengono dei momenti di confronto tra i partecipanti detti “inquiry”, in cui si può condividere la propria esperienza vissuta durante la meditazione.

Nel corso di ogni incontro si affrontano dei temi relativi alla mindfulness e alla gestione dello stress.

Si conoscono vari tipi di meditazione tra cui la meditazione sul respiro, la meditazione camminata, la meditazione della montagna, il Mindful Yoga, la pratica della gentilezza amorevole e tante altre.

PROSSIMO PROTOCOLLO MBSR PER LA RIDUZIONE DELLO STRESS:
SAN, Spazio Arti Naturali
Corso Italia 49, Milano
da mercoledì 4 febbraio 20,30-22,30

ISCRIZIONI APERTE!

www.mindfulnesswave.com

Indirizzo

Milan

Telefono

+393394646248

Sito Web

http://www.dejanirabada.com/, https://it.wikipedia.org/wiki/Dejanira_Bada

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Mindfulness Wave

Mindfulness Wave è il progetto di Dejanira Bada, istruttrice mindfulness, insegnante di yoga, scrittrice e giornalista di Milano.

Dalla sezione About:

“La mindfulness non è una pratica new age che vi spingerà tra le braccia di qualche strano santone, guru dell’ultim’ora o, ancor più grave, di qualche setta, e soprattutto non vi obbligherà a cambiare vita.

Se l’intento della mindfulness fosse questo, non la praticherei e soprattutto non la insegnerei.