06/12/2023
𝗕𝗿𝘂𝘅𝗶𝘀𝗺𝗼, 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮
Nei casi acuti di digrignamento, dopo una prima fase di trattamento con farmaci antinfiammatori, si può passare alla terapia fisica con applicazioni caldo / freddo, tecniche di rilassamento, ultrasuoni o altro.
Persistendo il dolore e i sintomi, possono essere consigliati i Bite, che verranno portati di notte o nei casi gravi giorno e notte.
Nonostante questi presidi siano relativamente efficaci e molto utilizzati, occorre che siano modellati secondo precise specifiche e non acquistati “in serie”.
Un bite inadatto sarà assolutamente inutile e inefficace, in casi peggiori potrà far acuire il disturbo e provocare spiacevoli effetti collaterali di tipo neuromuscolare o dentale
A volte, trattandosi di parafunzioni di tipo psicologico e neurologico, per risolvere disturbi come bruxismo e serramento dei denti, si potrà intervenire all’origine del problema, agendo sulla sfera emotiva.
Il Bite vuole dire in inglese "morso," e stà a significare genericamente qualunque cosa mettiamo fra i denti; serve a modificare il combaciamento fra arcata dentaria mascellare e mandibolare, allo scopo di ritrovare una posizione perduta.
Inoltre, il bite serve per ristabilire schemi posturali perduti, e quindi, tutto ciò che può essere ad essi correlati: cefalee, mal di schiena, dolori cervicali, torcicolli, formicolii alle estremità, appoggi plantari, efficienza muscolare negli sportivi, vertigini, ronzii auricolari, apnee notturne ecc.
La valenza del bite è doppia, dando una nuova stabilità alla occlusione dentale, favorendo la deglutizione, permettendo la verifica della posizione scelta ai fini di eventuali terapie sostitutive future.
𝗟'𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗳𝗼𝗻𝗲𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝘃𝗶𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗲̀ 𝘃𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗼.
In questi ultimi anni si sono moltiplicati gli studi riguardanti le possibili correlazioni tra malocclusione dentale, alterazioni del rachide cervicale e alcune forme di cefalee facciali.
In effetti, il campo dei disordini cranio cervico mandibolari è salito alla ribalta, per la diffusione della patologia interessando il 40% della popolazione adulta e il 20% quella dei ragazzi.
𝗘𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗯𝗶𝘁𝗲 – 𝗽𝗹𝗮𝗻𝗲
• svincola i contatti tra le arcate dentali in modo tale da bilanciare l'occlusione dentale, quindi se abbiamo degli squilibri, questi vengono eliminati.
• svolge una funzione di protezione dentale, riducendo al tempo stesso l'intensità della parafunzione.
• con uno 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝟰-𝟱 𝗺𝗺 riduce la contrazione muscolare nei pazienti con spasmo muscolare, diminuendo così la produzione di acido lattico, responsabile del dolore.
𝗜𝗻 𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗶 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝘂𝗻 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝗰𝗵𝗶𝗻𝗴 𝗺𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲, 𝗳𝗮𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗺𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮.
• determina una minore pressione endo articolare, permettendo uno spostamento del menisco in una posizione più centrata nella fossa articolare, ottenendo un minore carico funzionale a livello della struttura capsulare con una riduzione dei processi infiammatori e un miglioramento della sintomatologia.
In conclusione, per quanto riguarda la prevenzione delle patologie cranio mandibolari, è da sottolineare l'importanza di avere un tavolato dentale regolare con una buona occlusione:
nei ragazzi, quindi, è fondamentale correggere una eventuale malocclusione con un trattamento ortodontico.
negli adulti, si può intervenire con:
•molaggio selettivo, per il ripristino dell’occlusione
•protesi per gli elementi dentali mancanti
•un trattamento ortodontico correttivo.
•Nei pazienti con una lunga storia di bruxismo, è utile considerare l'uso di un bite-plane durante la notte, come protettore delle arcate dentali per tutta la vita.