Dott.ssa Roberta Ceccoli Psicologa-Psicoterapeuta

Dott.ssa Roberta Ceccoli Psicologa-Psicoterapeuta Psicologa Clinica, Psicoterapeuta Relazionale-Sistemico per l'Individuo, la Coppia coniugale e/o la

Ricevo a Napoli
Psicologa Clinica per l'Individuo, la Coppia coniugale e/o Genitoriale, la Famiglia
*Consulenza Clinica
*Diagnosi e testistica
*Psicoterapia
*Consulente Tecnico Forense

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18/10/2025

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E aggiungo…da anni lavoro dentro questi scenari, li studio, li analizzo e li documento in aula di giustizia davanti ai giudici.

Ecco perché lo dico chiaramente: non denunciare non significa “non voler uscire”, significa essere intrappolate in una gabbia psicologica costruita con metodo e precisione chirurgica da chi esercita il controllo.

Dietro ogni donna che non denuncia c’è una strategia manipolatoria strutturata, un percorso fatto di annientamento progressivo dell’identità, di isolamento relazionale, di distruzione della percezione di sé e del proprio valore.

La vittima arriva a credere che non possa sopravvivere senza il suo carnefice, che non verrà creduta, che sarà punita se osa parlare.

È la dipendenza traumatica, un legame tossico che funziona come una sostanza e alterna fasi di violenza a momenti di pseudo-tenerezza, che generano confusione, ambivalenza e paralisi decisionale.

Questo è ciò che noi operatori del settore — psicologi, criminologi, forze dell’ordine, sanitari, assistenti sociali — conosciamo perfettamente.

Non è un mistero, è letteratura scientifica consolidata, è esperienza quotidiana.

E allora mi domando, anzi domando a voce alta:
com’è possibile che ancora oggi, nel 2025, davanti a una donna che arriva al pronto soccorso o in un consultorio con i segni evidenti di una coercizione psicologica o fisica, non scatti automaticamente il Codice Rosso?
Com’è possibile che, di fronte a chi trova il coraggio di chiedere aiuto — anche senza formalizzare una denuncia, come spesso accade nelle prime fasi di disvelamento — nessuno muova un dito, nessuno attivi una segnalazione, nessuno costruisca una rete di protezione immediata?

Non ci sono scuse, non esiste l’alibi dell’ignoranza perché queste dinamiche sono note, studiate, insegnate nei corsi di formazione, presenti nei protocolli.

Chi lavora nei distretti sanitari, negli ospedali, nei consultori sa benissimo che una donna che arriva spaventata, esitante, con un linguaggio frammentato e una narrazione confusa, non è una donna poco chiara, è una donna terrorizzata, una donna manipolata, una donna che sta cercando di sopravvivere.

E allora sì, è inaccettabile — profondamente inaccettabile — leggere che tutti gli indicatori di rischio c’erano, che la situazione era nota, che il Codice Rosso andava attivato, e scoprire invece che non è stato fatto nulla.
Nulla.
Nemmeno un tentativo di protezione minima.

È ora di finirla con le omissioni camuffate da burocrazia.
Quando una donna chiede aiuto, anche solo con gli occhi, quel momento è il punto di svolta.

Se lo perdiamo, la perdiamo.

E a quel punto, nessuna relazione, nessun verbale, nessun convegno, nessuna panchina, nessuna fisccolata potrà restituirle la vita che abbiamo lasciato che il suo carnefice le strappasse via.

Chi ha una diagnosi psichiatrica tende a legarsi a partner con la stessa condizione. Gli studiosi: «Forse queste persone...
06/09/2025

Chi ha una diagnosi psichiatrica tende a legarsi a partner con la stessa condizione. Gli studiosi: «Forse queste persone si comprendono meglio proprio grazie alla sofferenza condivisa» | Vanity Fair Italia

La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Human Behaviour, ha analizzato i dati di quasi 15 milioni di individui provenienti da tre Paesi: Taiwan, Danimarca e Svezia. E le conclusioni sono sorprendentemente uniformi

Ritorno alle origini
02/09/2025

Ritorno alle origini

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31/08/2025

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Non saprei indicare un bisogno infantile di intensità pari al bisogno che i bambini hanno di essere protetti dal padre.
Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per sempre, anche quando la persona che ci ha amato non c’è più. È una cosa che ti resta dentro, nella pelle.
Il motore che determina nei bambini la capacità di crescere sia emotivamente che fisicamente è proprio questo: il sentimento di protezione, unico sentimento in grado di donare forza psichica la quale è indispensabile alla sopravvivenza, perché permette di far fronte ai pericoli e alle situazioni stressanti; senza l’esperienza fondamentale del sentirsi protetti l’esistenza diventa davvero un cammino molto arduo.

Alice Miller

La sottrazione aggiunge
26/08/2025

La sottrazione aggiunge

Tutti dicono che serva dare di più. Più ascolto, più strumenti, più libertà, più risposte. Eppure, Paolo Crepet si muove nella direzione opposta. Non per negazione, ma per necessità. Educare, secondo lui, non significa aggiungere. Significa togliere. Privare. Lasciare un vuoto. È da lì che ...

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06/08/2025

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"Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 94,5% degli adolescenti italiani non pratica attività fisica quanto dovrebbe. Lo standard minimo è un’ora al giorno, e siamo lontani dall’obiettivo. Il piano ministeriale prevede un significativo incremento delle ore dedicate all’attività motoria, sin dalla primaria, e il miglioramento degli spazi dedicati. Un’altra proposta innovativa riguarda l’apertura delle palestre oltre l’orario scolastico: “Vogliamo che rimangano aperte anche dopo le 17, affinché possano essere utilizzate dalle realtà del territorio”.
Cosa ne pensate?

(Fonte: Orizzontescuola.it)

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Roberta Ceccoli

Sono la Dottoressa Roberta Ceccoli,

Psicologa Clinica per l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta laureata con Lode presso la facoltà di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Specializzata in interventi rivolti alla Famiglia e la Coppia. Ho conseguito diploma di Specializzazione in Psicoterapia Relazionale-Sistemico presso l’Accademia di Psicoterapia della Famiglia di Roma.

Ricevo a Napoli presso due studi nel quartiere Vomero.

Iscritta all'Ordine degli Psicologi del Lazio con n.20455 fino al 27/02/2020.