Dott.ssa Iolanda Ruotolo - Fisioterapista

Dott.ssa Iolanda Ruotolo - Fisioterapista Riabilitazione Ortopedica
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Cicatrici

20/10/2025
20/10/2025

Il 20 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi.
Nel mondo, 1 donna su 3 e 1 uomo su 5 sopra i 50 anni andrà incontro a una frattura da fragilità ossea.

La fisioterapia ha un ruolo centrale nella prevenzione: programmi di esercizio a carico, rinforzo muscolare e training dell’equilibrio aiutano a proteggere le ossa, ridurre il rischio di cadute e mantenere autonomia.

Ci uniamo alla campagna internazionale di World Osteoporosis Day per promuovere la salute delle ossa e un futuro libero da fratture.

📚 Fonte: (World Osteoporosis Day – IOF)

15/10/2025
05/10/2025

Mi permetto di condividere una riflessione che nasce dalle molte imprecisioni che si leggono online riguardo al Metodo Mézières.
Credo sia utile chiarire alcuni aspetti per una corretta informazione.



⚠️ Cosa NON sono gli “esercizi Mézières”

Sul web circolano molte posizioni presentate come “esercizi Mézières”, ma in realtà si tratta quasi sempre di semplici stiramenti o posture di stretching che ignorano i principi fondamentali del Metodo.
Queste interpretazioni snaturano la reale complessità ed efficacia del Metodo, trasformandolo in una serie di esercizi “ginnici” di dubbio valore terapeutico e, in alcuni casi, potenzialmente dannosi.

Un esempio frequente è la posizione con le gambe in elevazione a 90° appoggiate al muro.
Questa postura, così come viene proposta online, è quasi sempre scorretta: l’angolo di 90° di flessione dell’anca non basta e deve essere aumentato in direzione craniale, variandolo in base alle caratteristiche della persona.

Se mantenuta impropriamente può provocare compensi dannosi, come:

· eccessiva compressione delle vertebre cervicali,

· conflitto tra quinta vertebra lombare e sacro, causato dalla retroversione del bacino e dalla spinta in avanti delle ultime vertebre lombari, esercitata dal muscolo quadrato dei lombi in accorciamento.

Questi errori, oltre a rendere inefficace la postura, possono favorire conflitti radicolari e — nei casi peggiori — esporre al rischio di spondilolistesi.

Il Metodo Mézières è un trattamento clinico complesso: posture di questo tipo devono essere guidate e calibrate da un terapista certificato.



Perdonate lo sfogo, ma non se ne può più di vedere banalizzazioni presentate come Mézières.
Non è mio costume fare polemiche: ogni tecnica ha le sue specificità e ogni professionista sceglie, nel proprio tempo e con le conoscenze disponibili, i modelli che ritiene più coerenti con la realtà clinica.
La ricerca in ambito riabilitativo è in continua evoluzione: ciò che oggi consideriamo un modello valido sarà perfezionato domani.
L’importante è che ogni metodo venga applicato con rigore, coerenza e rispetto dei principi su cui si fonda.

10/09/2025

🏥 Orgoglio napoletano e italiano!

Sono 13 i medici dell’Istituto Pascale inseriti tra gli scienziati più influenti al mondo secondo la Stanford University.
Tra loro spicca Paolo Ascierto, riconosciuto come primo oncologo al mondo.

Un traguardo che conferma l’eccellenza della ricerca e della medicina a Napoli.

Informiamoci …
09/09/2025

Informiamoci …

OSTEOPATIA E BAMBINI: QUANDO LA CHIAREZZA DIVENTA UN DOVERE

Quando un medico, per strada, assiste a un incidente, ha il diritto, ma soprattutto il dovere morale, etico e deontologico, di fermarsi e prestare soccorso.

Allo stesso modo, anche i professionisti sanitari (inclusi i fisioterapisti), hanno l’obbligo di non voltarsi dall’altra parte quando vedono che le persone vengono trattate per problematiche cliniche e patologie da chi non è abilitato a farlo.

È qui che inizia la nostra responsabilità: fare chiarezza.

BREVE INTRODUZIONE

Mesi fa avevamo scritto un post in collaborazione con il presidente dei fisiatri interventisti. Lì, ricordavamo un punto semplice ma fondamentale.

“L’osteopatia non è ancora una professione sanitaria ufficialmente operativa in Italia. Chi la esercita deve essere già un sanitario (medico, fisioterapista, ecc.). In caso contrario, il rischio è quello dell’abuso di professione (art. 348 C.P.).”

Dal 2018 esiste un percorso legislativo per il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria, ma ad oggi non è ancora completato né tradotto in percorsi universitari abilitanti.

Questo significa che chi si presenta come solo osteopata, senza un titolo sanitario di base, non è autorizzato a trattare clinicamente dolore o patologie.

DETTO QUESTO..

Pochi giorni fa un pediatra molto seguito ha sollevato lo stesso tema, riportando l’attenzione sull’uso dell’osteopatia nei neonati e nei bambini. E anche noi, come fisioterapisti, sentiamo il dovere di aggiungere un tassello di chiarezza.

Oggi, tutti gli osteopati che sono esclusivamente osteopati, e si presentano come tali, non sono abilitati a trattare adulti o bambini con problematiche di salute.

Diverso è il caso di chi è anche fisioterapista: in quel contesto, è la laurea in fisioterapia che consente un certo tipo di presa in carico, non il titolo di osteopata in sé.

Molti osteopati non hanno una laurea sanitaria: provengono da percorsi diversi, e questo ha generato confusione. Solo con la recente istituzione della laurea in osteopatia, i cui primi laureati usciranno tra qualche anno, il perimetro sarà definito con chiarezza: un ruolo limitato all’ambito preventivo, non clinico.

FAI QUESTA DOMANDA!

Per questo oggi, chi porta il proprio bambino da un osteopata dovrebbe fare una domanda semplice e diretta:

“Quale titolo di studio hai, oltre l’osteopatia, che ti abilita a prenderti cura della salute di mio figlio?”

E aggiungiamo un chiarimento che spesso manca: se la risposta è, osteopata, chinesiologo clinico, o l’elenco di vari master.. sappiate che nessuno di questi titoli abilita a trattare patologie.

Non è una questione di sminuire la competenza, la passione o l’empatia, qualità che molti osteopati indubbiamente hanno. È una questione di responsabilità, di leggi, di diritti dei genitori e di doveri del professionista nel rispondere con chiarezza.

E qui vogliamo essere ancora più chiari: umanamente ci mettiamo dalla parte dei genitori.

Troppo spesso i genitori non vengono ascoltati come meritano. I pediatri, spesso sommersi da tempi stretti e carichi di lavoro enormi, finiscono per visitare in fretta. E così situazioni che si risolverebbero spontaneamente spingono le famiglie a cercare altrove rassicurazioni.

PRIMO PROBLEMA

Ed è qui che nasce il primo problema: quando professionisti sanitari, spesso per mancanza di aggiornamento o per abitudine, finiscono per inviare i genitori all’osteopata. Lo fanno convinti di aiutare, ma senza rendersi conto che così si alimenta ulteriore disinformazione.

Chi appartiene al perimetro sanitario non può e non deve consigliare una figura che non è abilitata a trattare patologie cliniche. E in futuro lo sarà ancora meno, perché la laurea in osteopatia definirà un ambito esclusivamente preventivo.

Qui sta la vera criticità: tanta disinformazione, anche dentro la classe medica e sanitaria. E proprio per questo riteniamo fondamentale ribadire che la chiarezza non è un dettaglio: è un dovere verso i genitori.

Da oltre dieci anni consigliamo ai colleghi fisioterapisti che sono anche osteopati di non presentarsi esclusivamente come osteopati. Perché cavalcare l’onda oggi può sembrare conveniente, ma quando l’onda si abbatterà sulla riva resterà solo un titolo che, agli occhi dei pazienti, non restituirà il valore e la competenza che deriva dall’essere fisioterapisti.

E con lo stesso spirito cerchiamo di sensibilizzare la classe medica: se decidete di inviare a un osteopata, che sia almeno un professionista sanitario (medico, fisioterapista, ecc.), perché solo così valgono obblighi normativi e deontologici.

SECONDO PROBLEMA

C’è un altro rischio enorme: senza chiarezza, l’etichetta “osteopata” diventa un contenitore indistinto. Il genitore non sa se dietro c’è un sanitario.. o persino un medico che sceglie di presentarsi solo come osteopata.

Il risultato? Ancora più confusione.

Al genitore rimane soltanto l’idea che “l’osteopata ha trattato mio figlio” e sarà portato a consigliare l’osteopata ad altri, senza distinguere se dietro ci sia o meno un titolo sanitario.

Non è una battaglia di ruoli. È un invito alla responsabilità e alla trasparenza. Perché scegliere consapevolmente è un diritto che ogni genitore merita. E questa chiarezza deve partire proprio da chi, in medicina e in sanità, ha scelto di prendersi cura delle persone.

Nel primo commento troverete la traduzione integrale del comunicato della Société Française de Pédiatrie, che ha ufficialmente controindicato l’osteopatia neonatale, con il supporto dell’Unione Francese di Medicina Manuale e Osteopatia.

Grazie per l'attenzione.

08/09/2025

📆 𝟖 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞-𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐢𝐬𝐢𝐨𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚

Celebriamo oggi il ruolo centrale della fisioterapia nella promozione della salute, nella prevenzione e nel recupero funzionale.

Quest’anno il focus è su:
🔹 Sanità territoriale da rafforzare,con il fisioterapista come figura centrale
🔹 Prevenzione delle fragilità negli anziani, sempre più urgente in un Paese che invecchia rapidamente

Temi affrontati anche nel nostro evento internazionale a Posillipo, con esperti da tutta Italia e dall’estero.

In questa giornata importante per tutta la categoria, rinnoviamo il nostro impegno per una fisioterapia sempre più riconosciuta e accessibile, parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale e del sistema socio-sanitario.
Il nostro obiettivo: 𝐧𝐨𝐧 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 e garantire a tutti l’accesso gratuito alle cure fisioterapiche.

👏 Grazie a tutti i fisioterapisti e le fisioterapiste che ogni giorno operano con competenza e dedizione al servizio della collettività.



Amen
02/09/2025

Amen

🚨 Il Consiglio di Stato conferma la posizione del Ministero della Salute 🚨

La FNOFI accoglie con favore la decisione del Consiglio di Stato che ha sancito la piena legittimità della circolare del Ministero della Salute, ribadendo un principio fondamentale: il massofisioterapista non è un professionista sanitario e non può operare autonomamente.

🔴 La salute dei cittadini non può essere affidata a chi non ha titolo! Solo i fisioterapisti abilitati e iscritti all’Albo garantiscono un intervento sicuro, corretto e tutelato legalmente. È essenziale che la professione sanitaria sia riservata a chi ha una formazione adeguata, per proteggere veramente la salute di tutti.

👉 La FNOFI invita i cittadini a rivolgersi esclusivamente a fisioterapisti abilitati e a denunciare eventuali casi di esercizio abusivo della professione. Le Regioni, le Aziende sanitarie e le Autorità di vigilanza devono rafforzare i controlli!

💬 Presidente FNOFI, Piero Ferrante: “Una vittoria per la salute pubblica, che mette ordine nel sistema e protegge i cittadini da pratiche non conformi.”

🔝
02/09/2025

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Indirizzo

Via Giacomo Puccini 22
Nola
80035

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

Telefono

+393294487204

Sito Web

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