Raffaella Martini

Raffaella Martini Counselor Coach Strategico. Affiliato Nardone Model. Direzione Professioni Sanitarie Strategiche Team Nardone Group. Iscritta registro ICCF ruolo Supervisor.

Accade spesso.Qualcosa dentro o fuori di noi inizia a scricchiolare: un dolore fisico che non passa, una stanchezza che ...
24/10/2025

Accade spesso.
Qualcosa dentro o fuori di noi inizia a scricchiolare: un dolore fisico che non passa, una stanchezza che non si spiega, un’inquietudine sottile che non trova parole.
E allora cerchiamo aiuto, o almeno, crediamo di farlo.

Ma dove? Da chi?
Ci sono mille porte, e tutte sembrano promettere una via d’uscita. Solo che, davanti a quel corridoio pieno di targhe e titoli diversi, molti restano fermi.
Non perché non vogliano stare meglio, ma perché non sanno da dove cominciare.

Viviamo in un tempo in cui l’offerta di figure specialistiche è sterminata. Ognuna con il suo linguaggio, le sue tecniche, il suo modo di guardare alla persona.
Eppure, nonostante tutta questa ricchezza, regna una sorta di analfabetismo del benessere: non sappiamo distinguere un dolore fisico da una tensione emotiva, una difficoltà esistenziale da un disagio psicologico.

Ci sembra tutto uguale, e tutto confuso.
Così finiamo per scegliere “a tentativi”, affidandoci al caso, o peggio ancora, rinunciando.
A volte cerchiamo nel corpo la risposta di qualcosa che nasce nella mente.
Altre volte scaviamo nell’anima ciò che avrebbe bisogno di un intervento pratico, concreto, fisiologico.

È come quando si va dall’ortopedico per un dolore alla spalla che nessuna radiografia ed ecografia spiega, e alla fine è il chinesiologo, con il movimento giusto, a sbloccare tutto.
Perché l’immobilità, quella del corpo e quella della vita, a volte fa più male del male stesso.

O come l’adolescente che vive l’ansia dell’esame come una catastrofe, e ci si affretta a parlare di psicologo o di farmaci, prima ancora di ascoltare cosa sta succedendo dentro.
E poi, quando arriva il panico, nessuno si accorge che ciò che serviva non era una cura, ma un accompagnamento, una guida per imparare a gestire la paura.

Non si tratta di capire chi “ha ragione” o chi “serve di più”.
Si tratta di riconoscere la natura del nostro bisogno.
Di fermarsi un momento prima della corsa al rimedio e chiedersi: che cosa mi sta davvero dicendo questo malessere? Da dove arriva la mia fatica?

C’è un punto in cui il corpo e la mente si incontrano, e spesso è proprio lì che il disagio prende forma. È lì che serve uno sguardo integrato, una cultura della cura che non si limiti a “curare” ma che aiuti a comprendere come stiamo funzionando.

Forse il vero problema non è la mancanza di specialisti, ma la mancanza di educazione alla consapevolezza.
Saper leggere se stessi dovrebbe essere il primo passo di ogni percorso di benessere. Ma nessuno ce lo insegna davvero.

E allora vaghiamo tra diagnosi, discipline e consigli, come chi cerca una chiave senza sapere quale serratura deve aprire.

La salute nasce dall’incontro tra conoscenza e ascolto.
Conoscenza del proprio mondo interno, e ascolto di chi può accompagnarci a comprendere meglio, senza confonderci, senza promettere miracoli, ma aiutandoci a dare un nome a ciò che sentiamo.

Perché solo quando impariamo a riconoscere di cosa abbiamo davvero bisogno, possiamo scegliere di chi abbiamo davvero bisogno e scegliamo chi si prende cura della persona a 360 gradi

Nardone Group Le Tue Visite

Corpo, mente emozioni In un tempo in cui la sanità sembra spesso ridursi a numeri, prestazioni e procedure, realtà come ...
11/09/2025

Corpo, mente emozioni

In un tempo in cui la sanità sembra spesso ridursi a numeri, prestazioni e procedure, realtà come https://www.letuevisite.it ci ricordano che la vera cura nasce dalla competenza unita all’attenzione umana.

Il loro team di professionisti della salute offre:
✨ assistenza infermieristica qualificata, a domicilio o in sede,
✨ consulenze specialistiche in presenza e da remoto,
✨ servizi di telemedicina innovativi,
sempre con lo stesso obiettivo: garantire al paziente e alla famiglia un’assistenza completa, sicura e accessibile.

👉 Curare significa gestire una malattia, un sintomo, una ferita.
👉 Prendersi cura, invece, significa considerare la persona nella sua interezza, ascoltarla, accompagnarla e sostenerla.

È proprio su questo piano che nasce la mia collaborazione con Le Tue Visite.

Il mio ruolo di Counselor Coach Strategico Infermiere, centrato sulla gestione emotiva, sulla comunicazione performativa e sul Problem Solving Strategico, si integra con la loro professionalità clinica per offrire un percorso che unisce tecnica e relazione, salute e benessere, un’unica salute.

Un servizio rivolto non solo alla persona assistita, ma anche al nucleo familiare, al caregiver e alle organizzazioni.

Perché la cura non è mai un atto isolato: è sempre un processo condiviso.

💡 Vi invito a scoprire Le Tue Visite
e a seguire i loro canali social, su Facebook e Instagram: troverete contenuti utili, spunti di valore e progetti in arrivo che parlano di un nuovo modo di intendere la sanità.

Un modo che non si limita a curare, ma che sa prendersi cura, con professionalità e presenza.

Perché la vera innovazione non si misura solo in tecnologie o procedure.

La vera innovazione nasce dalle relazioni.
Nasce dall’incontro.
Nasce dall’umano.

Le Tue Visite Maurizio Zucca Delia Ragni Infermiere di famiglia InfermieristicaMente on line infermieristica journal club infermieri liberi professionisti Infermieri

Dopo Ferragosto, per me è sempre tempo di nuovi inizi. Non servono grandi rivoluzioni, sono i piccoli cambiamenti a fare...
18/08/2025

Dopo Ferragosto, per me è sempre tempo di nuovi inizi.
Non servono grandi rivoluzioni, sono i piccoli cambiamenti a fare la differenza, passo dopo passo.

📌 Dopo Ferragosto ho sempre avuto un desiderio speciale: pianificare nuovi obiettivi. Fin da bambina questo periodo mi trasmetteva il senso del “nuovo inizio”: quaderni intonsi, matite appuntite, l’aria che cambia piano. Ancora oggi, da professionista, conservo quella stessa energia. L’es...

15/08/2025

È un momento sospeso, in cui il respiro della natura si fa più profondo, e il silenzio racconta storie che solo chi ascolta davvero può sentire. È il momento perfetto per chiudere gli occhi, ascoltare insieme il battito del mondo e riconoscere, in quell’istante, la propria pace. 🥂❤️

🔦 L’ubriaco, il lampione e… la sanità.Una notte un uomo ubriaco cerca qualcosa sotto un lampione. Un poliziotto si avvic...
09/08/2025

🔦 L’ubriaco, il lampione e… la sanità.

Una notte un uomo ubriaco cerca qualcosa sotto un lampione.
Un poliziotto si avvicina e gli chiede:
— «Che cosa cerchi?»
— «Le chiavi di casa», risponde l’uomo.
— «Le hai p***e qui?»
— «No, le ho p***e nel parco.»
— «E allora perché cerchi qui?»
— «Perché qui c’è più luce.»

Questa storiella racconta un paradosso potente: spesso cerchiamo soluzioni dove è più comodo, dove possiamo controllare, misurare, documentare.
Non dove realmente servirebbe guardare.

🎯 Nel mondo sanitario succede la stessa cosa.
Cerchiamo di migliorare la qualità dell’assistenza solo attraverso protocolli, checklist, audit, formazione obbligatoria.
Riordiniamo processi, aggiorniamo cartelle, facciamo incontri su standard e compliance.
Ma nel frattempo…
🔑 Le vere “chiavi” del cambiamento — le relazioni tra colleghi, il senso di appartenenza, la motivazione profonda, l’identità professionale, la capacità di prendersi cura di sé per poter prendersi cura degli altri — rimangono spesso nell’ombra.
Quelle aree invisibili, ma potentissime, vengono lasciate in disparte perché non si possono gestire con un foglio Excel.
E così, cerchiamo soluzioni solo sotto al lampione — lì dove c’è luce, dove è più semplice, più sicuro.
💥 E col tempo, il prezzo da pagare è alto.
Più ci ostiniamo a cercare nel posto sbagliato, più crescono frustrazione, burnout, disillusione.
La motivazione si sgretola. La professionalità si svuota.
E le persone iniziano a sentirsi sostituibili, invisibili, sole.
💡 Perché il cambiamento vero non è un progetto da assegnare,
non è un decreto da applicare,
non è una voce nel piano formativo.
Il cambiamento vero è una scelta. Una responsabilità personale. Un atto di consapevolezza.
Richiede tempo, coraggio, confronto.
Richiede uno sguardo nuovo, un ascolto diverso, una cultura che valorizzi anche ciò che non si misura.
🧭 E se cominciassimo a cercare anche lì, dove la luce ancora non arriva?
Magari insieme.
Magari guidati da chi sa accendere nuove consapevolezze.
Magari sostenuti da strumenti strategici per leggere meglio ciò che accade — dentro e fuori di noi.

Perché la sanità ha bisogno di cura. Anche per chi cura.

💬 Tu, dove stai cercando le tue chiavi?

🔦 L’ubriaco, il lampione e… la sanità. Una notte un uomo ubriaco cerca qualcosa sotto un lampione. Un poliziotto si avvicina e gli chiede: — «Che cosa cerchi?» — «Le chiavi di casa», risponde l’uomo. — «Le hai p***e qui?» — «No, le ho p***e nel parco.» — «E allora perch....

🎯 Benvenutə in Professioni Sanitarie Strategiche!👉 Iscriviti ora al canale TelegramSe sei un* infermiera, un operatore s...
29/07/2025

🎯 Benvenutə in Professioni Sanitarie Strategiche!
👉 Iscriviti ora al canale Telegram

Se sei un* infermiera, un operatore sanitario o un professionista della salute e senti che è il momento di evolvere, crescere e fare la differenza in modo strategico... questo spazio è per te.

💡 Cosa troverai nel canale?
🔹 Contenuti esclusivi su coaching, counseling e leadership sanitaria strategica Nardone Model
🔹 Strategie pratiche per affrontare stress, conflitti e sfide organizzative
🔹 Spunti per valorizzare il tuo potenziale personale e professionale
🔹 Un luogo sicuro di confronto tra pari, guidato da Infermiere Counsel Coach Strategiche

💬 Se vuoi smettere di subire e iniziare a scegliere, sei nel posto giusto.
📢 Qui non sei solo: sei parte della trasformazione.

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⚠️COSE CHE ACCADONO:↪️ Spogliatoio, fine turno. I due colleghi si cambiano.LUCA:Oggi ti ho visto correre da una parte al...
24/07/2025

⚠️COSE CHE ACCADONO:

↪️ Spogliatoio, fine turno. I due colleghi si cambiano.

LUCA:
Oggi ti ho visto correre da una parte all’altra… tutto bene?

MARCO:
Tutto come sempre: troppi pazienti, troppa burocrazia e nessuno che ti ascolta. Sinceramente, non ce la faccio più. Ormai vengo qui per abitudine, non per scelta.

LUCA:
Capisco… sembra quasi che tu stia portando avanti un turno che non finisce mai, anche quando esci da qui.

MARCO:
Già. Non stacco più. La testa lavora anche quando dormo… se riesco a dormire.

LUCA:
È come se il corpo uscisse dall’ospedale, ma la mente restasse dentro. Ti senti in trincea anche a casa?

MARCO:
Sì… una trincea. E io non ho più munizioni.

LUCA:
Ti faccio una domanda strana, ma sincera: secondo te sei più stanco fisicamente o hai smesso di vedere un senso in quello che fai?

MARCO:
Forse entrambe le cose… ma soprattutto, non vedo più un senso. Non è più come all’inizio.

LUCA:
Ti va di scegliere una cosa su cui vale ancora la pena fermarsi a pensare?
– Il motivo per cui avevi iniziato
oppure
– Una situazione recente in cui, anche solo per un attimo, ti sei sentito utile?

MARCO:
Una paziente… l’altra settimana. Mi ha detto che la mia presenza le dava sicurezza. Ma è stata solo un’eccezione.

LUCA:
Strano come anche un’eccezione possa diventare un appiglio. Forse non servono cento riconoscimenti. A volte basta una scintilla per capire che il fuoco è ancora lì, sotto la cenere.

MARCO:
E se fosse troppo tardi?

LUCA:
Domanda interessante. Ma…
– È troppo tardi per cambiare il contesto?
o
– È troppo tardi per cambiare il modo in cui lo vivi?

MARCO:
Un attimo di silenzio.... Forse... non ho mai pensato davvero di avere una scelta.

LUCA:
La scelta non è sempre cambiare tutto. A volte è iniziare a cambiare lo sguardo. E chiedere aiuto, anche solo per rimettere a fuoco.

💡 Note strategiche:

Luca non giudica né cerca di “motivare” direttamente Marco, ma lo accompagna a rivedere ciò che ha perso di vista.

Usa domande a doppia opzione (“preferisci pensare a…”) per guidare senza imporre.

Le metafore (trincea, fuoco sotto la cenere) aiutano Marco a visualizzare e ristrutturare la sua esperienza emotiva.

Il dialogo resta aperto: non offre soluzioni, ma stimola la possibilità di una via.

Ti è capitato qualche volta di trovarti in dialoghi simili con colleghi?

Come hai gestito la comunicazione ?

Scrivilo nei commenti ⬇️

⚠️COSE CHE ACCADONO: ↪️ Spogliatoio, fine turno. I due colleghi si cambiano. LUCA: Oggi ti ho visto correre da una parte all’altra… tutto bene? MARCO: Tutto come sempre: troppi pazienti, troppa burocrazia e nessuno che ti ascolta. Sinceramente, non ce la faccio più. Ormai vengo qui per ...

"Prendersi cura di chi cura non è un lusso, ma una necessità: solo chi è sostenuto può sostenere, solo chi è ascoltato p...
18/07/2025

"Prendersi cura di chi cura non è un lusso, ma una necessità: solo chi è sostenuto può sostenere, solo chi è ascoltato può davvero ascoltare."

Nardone Group Cristina Nardone

https://www.facebook.com/share/p/19efRjA3X5/

💬 Nel mondo sanitario siamo abituati a dare risposte. In fretta. A tutti. Ma quante volte ci fermiamo a chiederci: Quali domande mi sto facendo davvero? La verità è che… ❌ Non sono le risposte a creare i problemi ✅ Ma le domande che ci poniamo ogni giorno. 🔓 Quando impari a farti le do...

"L’identità non si difende: si abita. E ogni volta che scegli di essere pienamente infermiere, stai già cambiando il sis...
16/07/2025

"L’identità non si difende: si abita. E ogni volta che scegli di essere pienamente infermiere, stai già cambiando il sistema partendo da te."

⬇️

Infermieri, ci stanno rubando l’identità? O la stiamo dimenticando da soli?

Ci sono gesti, cure, pensieri che nessuno vede.Ci sono fatiche silenziose che non fanno rumore, ma scavano, resistono, t...
04/05/2025

Ci sono gesti, cure, pensieri che nessuno vede.
Ci sono fatiche silenziose che non fanno rumore, ma scavano, resistono, tengono insieme ciò che sembra cedere.

E poi, all’improvviso, un fiore.
Piccolo, testardo, inatteso.
Un segno che la resilienza non si annuncia, si mostra.
Che nel silenzio della fatica, qualcosa sta già sbocciando.
E che fiorire dove nessuno guarda è la forma più silenziosa di rivoluzione.

Nel labirinto delle nostre giornate, a volte non serve cambiare strada,ma solo cambiare sguardo. Un'idea nuova, anche pi...
27/04/2025

Nel labirinto delle nostre giornate, a volte non serve cambiare strada,
ma solo cambiare sguardo.

Un'idea nuova, anche piccola, può sospendersi sopra di noi
e colorare quello che sembrava grigio.

La prospettiva è il primo passo del cambiamento:
quando cambia lo sguardo, cambia anche il mondo intorno a noi.

Indirizzo

Novara
28100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 14:00 - 20:00
Mercoledì 14:00 - 20:00
Giovedì 14:00 - 20:00
Venerdì 08:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

Telefono

+393477730730

Sito Web

http://www.raffaellamartini.it/

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