11/11/2025
🌟 “Dottoressa, il mio bambino sa dire bene la /s/ o la /r/… ma solo quando ci pensa! Perché quando parla spontaneamente torna a sbagliarle?” 🤔💭
È una domanda che mi viene posta spesso dai genitori di bambini con sigmatismo o rotacismo 💬👶
Vediamo insieme cosa succede 👇
🎯 👉 Fase consapevole vs fase automatica
Quando un bambino impara a pronunciare un suono (come /s/ o /r/), nelle prime fasi lavora in modo cosciente e controllato:
💡 si concentra sul movimento della lingua,
💨 sull’aria,
🦷 sulla posizione dei denti, ecc.
In questa fase il cervello usa soprattutto le aree del controllo motorio volontario e dell’attenzione esecutiva 🧠✨
Ma nel linguaggio spontaneo, tutto cambia:
🗣️ la produzione è automatizzata, i movimenti articolatori sono gestiti da circuiti più profondi (sottocorticali e cerebellari), senza controllo cosciente.
➡️ Per passare da “so farlo quando ci penso” a “lo faccio senza pensarci” servono ripetizione, integrazione motoria e tempo ⏳
🔁 Interferenza tra schemi vecchi e nuovi
Prima della logopedia, il bambino aveva già automatizzato uno schema motorio scorretto (es. interdentalizzazione o rotacismo).
Quando impara il modo corretto, ne costruisce uno nuovo ✅
…ma il vecchio rimane in memoria procedurale 🧩
Durante il parlato spontaneo (racconti, giochi, emozioni ❤️), il cervello tende a riutilizzare lo schema più stabile — cioè quello vecchio.
Solo con esercizio costante e consolidamento il nuovo schema diventa dominante 💪🧠
⚖️ Carico cognitivo e attenzione
Nel parlare spontaneo, il bambino deve contemporaneamente:
🗯️ pensare a cosa dire,
🧩 formulare frasi corrette,
🎵 gestire ritmo e intonazione,
👅 e articolare i suoni.
Quando il carico cognitivo è alto (perché è emozionato, distratto o vuole raccontare tanto), l’attenzione all’articolazione cala…
👉 e il cervello sceglie “la via più facile”: torna alle vecchie abitudini.
🌱 Generalizzazione e automatizzazione
Il percorso finale richiede che il bambino impari a produrre il suono:
1️⃣ in isolamento,
2️⃣ poi in sillaba e parola,
3️⃣ poi in frase,
4️⃣ e infine in contesti spontanei e naturali 🗣️
Solo allora il nuovo schema diventa completamente automatico 🌟
È un processo motorio e cognitivo che richiede tempo, esposizione e pratica costante ⏰
📅 Spesso la generalizzazione spontanea richiede settimane o mesi, anche se il suono è già stato “imparato”.
💬 In sintesi:
👉 Il bambino sa produrre il suono, ma deve ancora automatizzarlo.
🧠 Con pazienza, esercizio e supporto logopedico costante, il nuovo schema articolatorio diventerà naturale e stabile 💪👩⚕️