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SicurForma Expert Corsi Istruttore Blsd Pblsd, Operatore Blsd-Pblsd, Manovre di Disostruzione e Prevenzione Incidenti in Età Pediatrica, Crisi Epilettiche.

Salute e Sicurezza sul Lavoro D.Lgs 81/08. Consulenza e Auditor HACCP
DPO - Data Protection Officer

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11/11/2025

🚨 𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗕𝗹𝘀𝗱 𝗣𝗯𝗹𝘀𝗱 🚨
📌 MATERA, Domenica 14 Dicembre ⏰ 𝟏𝟓,𝟎𝟎
🟢Attestato valido concorsi pubblici, concorsi OSS,forze armate, per strutture sportive pubbliche, private e stabilimenti balneari (Decreto Balduzzi).
🔴Corso Blsd (Adulto Bambino Lattante) Manovre di Disostruzione Adulte e Pediatriche.
⚪ Corso Gestione Crisi Epilettiche
🟡Accreditamento Regione Basilicata con Numero Protocollo 107040 del 5 Ottobre 2017.
⚠️CORSO A NUMERO CHIUSO, ISCRIZIONE OBBLIGATORIA :
ℹ️Formatore Domenico Lamagna
📲349 49 36 352 (anche WhatsApp)

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🚨 𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗕𝗹𝘀𝗱-𝗣𝗯𝗹𝘀𝗱 🚨
📌POTENZA Sabato 13 Dicembre 🕒 15,00
🟢Attestato valido per concorsi pubblici, concorsi OSS, forze armate, per strutture sportive pubbliche, private e stabilimenti balneari (Decreto Balduzzi).
🔴CORSO BLSD (Adulto Bambino Lattante) Manovre di Disostruzione Adulte e Pediatriche. 🟣Rilascio di attestato, brevetto e kit didattico
🟡Accreditamento Regione Basilicata con Numero Protocollo 107040 del 5 Ottobre 2017.
🏢 Parafarmacia Tecnomedical Negozio Chicco Potenza Via Del Gallitello, 81.
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Formatore Domenico Lamagna
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NUMERO UNICO DI EMERGENZA (NUE) 112. In attuazione al Protocollo d’Intesa tra la Regione Basilicata e la Regione Puglia,...
11/11/2025

NUMERO UNICO DI EMERGENZA (NUE) 112.

In attuazione al Protocollo d’Intesa tra la Regione Basilicata e la Regione Puglia, dal 18 novembre 2025 sarà dato avvio al servizio Numero Unico di Emergenza per tutte le emergenze, nei distretti telefonici 0971 POTENZA, 0972 MELFI, 0976 MURO LUCANO.

Dal 2 dicembre 2025 il servizio NUE sarà attivato nei distretti telefonici 0835 MATERA e 0973 LAGONEGRO.
Tutte le chiamate di emergenza che afferiscono ai numeri brevi 112, 113, 115 e 118 saranno automaticamente indirizzate al NUE 112, che avrà la sua Centralina Unica di Risposta (CUR) presso Modugno (BA) – Regione Puglia.
Il Nue 112 (Numero unico di emergenza 112) è il servizio che permette, digitando un unico numero, il 112, di richiedere l’intervento della Polizia di Stato, dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco o del Soccorso Sanitario, senza più dover comporre gli attuali numeri di emergenza (112, 113, 115 e 118).
Il numero è gratuito da telefonia fissa e mobile.

Testo unico sicurezza Art. 3-bisOrganizzazioni di volontariato della protezione civile. Testo vigente D.Lgs. 81/2008 - i...
11/11/2025

Testo unico sicurezza Art. 3-bis
Organizzazioni di volontariato della protezione civile. Testo vigente D.Lgs. 81/2008 - introdotto dal D.L. 159/2025

1. Ai fini del presente articolo, si intende per:
a) «organizzazione di protezione civile»: le organizzazioni di volontariato, le reti associative e gli altri enti del Terzo settore che annoverano la protezione civile tra le attività di interesse generale e le altre forme di volontariato organizzato di protezione civile iscritte nell’elenco nazionale del volontariato di protezione civile di cui all’articolo 34 del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1;
b) «formazione»: processo educativo attraverso il quale trasferire conoscenze e procedure utili all’acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza delle attività operative, all’identificazione e alla eliminazione o, ove impossibile, alla riduzione e alla gestione dei rischi;
c) «informazione»: complesso di attività dirette a fornire conoscenze utili all’identificazione, alla eliminazione o, ove impossibile, alla riduzione e alla gestione dei rischi nello svolgimento delle attività operative;
d) «addestramento»: complesso di attività dirette a far apprendere l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, dispositivi, anche di protezione individuale, nonché le misure e le procedure di intervento;
e) «controllo sanitario»: insieme degli accertamenti medici basilari individuati anche da disposizioni delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, emanate specificatamente per il volontariato oggetto del presente articolo, finalizzati alla ricognizione delle condizioni di salute, quale misura generale di prevenzione nell’ambito delle attività di controllo sanitario nello specifico settore, fatto salvo quanto previsto ai commi 6, 7 e 8 in materia di sorveglianza sanitaria.

2. Ai fini dell’applicazione del presente decreto:
a) il volontario della protezione civile aderente alle organizzazioni di cui al comma 1, lettera a), è equiparato al lavoratore esclusivamente per le attività di cui ai commi 3 e 4, fermo restando il dovere di prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone, presenti nelle sedi delle organizzazioni nonché sui luoghi di intervento, di formazione e di esercitazione, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione e informazione, alle istruzioni operative, alle procedure, alle attrezzature e ai dispositivi di protezione individuale in dotazione;
b) il legale rappresentante delle organizzazioni di cui al comma 1, lettera a) , è tenuto all’osservanza degli obblighi di cui ai commi 3, 4 e 5, salvi i casi in cui sussistano rapporti di lavoro, qualunque sia la relativa tipologia contrattuale.

3. Le organizzazioni di cui al comma 1, lettera a), curano che il volontario aderente nell’ambito degli scenari di rischio di protezione civile individuati dalle autorità competenti, e sulla base dei compiti da lui svolti, riceva formazione, informazione e addestramento, nonché sia sottoposto al controllo sanitario, anche in collaborazione con i competenti servizi regionali, nel rispetto dei principi previsti dal codice di materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, fatto salvo quanto previsto ai commi 6, 7 e 8 in materia di sorveglianza sanitaria. Il controllo sanitario può essere assicurato dalle componenti mediche interne delle organizzazioni, ove presenti, ovvero mediante accordi tra organizzazioni, ovvero dalle strutture del Servizio sanitario nazionale pubbliche o private accreditate.
4. Le organizzazioni di cui al comma 1, lettera a), curano che il volontario aderente, nell’ambito degli scenari di rischio di protezione civile individuati dalle autorità competenti e sulla base dei compiti da lui svolti, sia dotato di attrezzature e dispositivi di protezione individuale idonei per lo specifico impiego e sia adeguatamente formato e addestrato al loro uso conformemente alle indicazioni specificate dal fabbricante.
5. Le sedi delle organizzazioni di cui al comma 1, lettera a), salvi i casi in cui nelle medesime si svolga un’attività lavorativa, nonché i luoghi di esercitazione, di formazione e di intervento dei volontari di protezione civile non sono considerati luoghi di lavoro.
6. Le organizzazioni di cui al comma 1, lettera a), la Croce Rossa Italiana e il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico individuano i propri volontari che, nell’ambito dell’attività di volontariato, svolgono azioni che li espongono ai fattori di rischio di cui al presente decreto in misura superiore alle soglie previste e negli altri casi contemplati nel presente decreto, affinché siano sottoposti alla necessaria sorveglianza sanitaria.
7.Nelle province autonome di Trento e di Bolzano e nella regione Valle d’Aosta l’individuazione dei volontari appartenenti alle organizzazioni di cui al comma 1, lettera a) , nonché degli organismi equivalenti alla Croce Rossa Italiana e al Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico e dei Corpi dei vigili del fuoco volontari dei comuni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e della componente volontaria del Corpo valdostano dei vigili del fuoco, avviene a cura delle autorità competenti della protezione civile, che stabiliscono altresì le modalità di valutazione del rischio dei volontari ai fini di attuare la eventuale sorveglianza sanitaria. Lo svolgimento delle attività di sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 41 del presente decreto, compatibili con le effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato, avviene secondo le modalità definite dal decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 82 del 6 aprile 2012, e successive modificazioni e integrazioni.
9. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche al Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, alle componenti volontaristiche della Croce Rossa Italiana nonché agli organismi equivalenti esistenti nella regione Valle d’Aosta e nelle province autonome di Trento e di Bolzano e ai Corpi dei vigili del fuoco volontari dei comuni delle medesime province autonome e alla componente volontaria del Corpo valdostano dei vigili del fuoco.
10. L’organizzazione per i volontari della Croce Rossa Italiana, ivi comprese le disposizioni in materia di caratteristiche, visibilità e sicurezza dell’uniforme identificativa, comprende una articolazione di compiti e responsabilità, a livello centrale e territoriale, conforme al principio di effettività di cui all’articolo 299 del presente decreto.
11. Resta fermo che al personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, continuano ad applicarsi le disposizioni previste per il personale permanente del medesimo Corpo.
12. L’applicazione delle disposizioni del presente articolo non può comportare, l’omissione o il ritardo delle attività e dei compiti di protezione civile, connessi agli eventi di cui al codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.
13. Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o, ove nominata, dell’Autorità politica delegata in materia di protezione civile, su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, possono essere definite ulteriori misure relative all’informazione, alla formazione, all’addestramento, alle attrezzature e ai dispositivi di protezione individuali idonei, al controllo sanitario e alla sorveglianza sanitaria, nel rispetto dei livelli generali di tutela della salute e sicurezza previsti dal presente articolo.

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📌 MATERA Domenica 14 Dicembre ⏰10,00
Corso rivolto a Genitori, Insegnanti, Educatori, OSS, Infermieri per imparare a gestire le crisi Epilettiche e le Convulsioni
📜 Attestato di Partecipazione📖 Manuale
Iscrizione Obbligatoria📲 349 493 6352

📍Sede Corso : Centro Psicopedagogico e didattico Ilenia Amati Francesco Di Marzio

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09/11/2025

⚡🧠𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗚𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗘𝗽𝗶𝗹𝗲𝘁𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗖𝗼𝗻𝘃𝘂𝗹𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶🧠⚡
📌 POTENZA, Sabato 13 Dicembre ⏰ 10,00
Corso rivolto a Genitori, Insegnanti, Educatori, OSS, Infermieri per imparare a gestire le crisi Epilettiche e le Convulsioni
📜 Attestato di Partecipazione📖 Manuale
Iscrizione Obbligatoria📲 349 493 6352

📍Sede Corso : Tecnomedical Ambulatorio Parafarmacia Tecnomedical Negozio Chicco Potenza

MATERA, Centro Psicopedagogico e didattico Ilenia Amati Francesco Di Marzio 𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗖𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗕𝗹𝘀𝗱-𝗣𝗯𝗹𝘀𝗱 RE-HEART
09/11/2025

MATERA, Centro Psicopedagogico e didattico Ilenia Amati Francesco Di Marzio
𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗖𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗕𝗹𝘀𝗱-𝗣𝗯𝗹𝘀𝗱 RE-HEART

MATERA🧠⚡𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗚𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗘𝗽𝗶𝗹𝗲𝘁𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗖𝗼𝗻𝘃𝘂𝗹𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 RE-HEART
09/11/2025

MATERA🧠⚡𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗚𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗘𝗽𝗶𝗹𝗲𝘁𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗖𝗼𝗻𝘃𝘂𝗹𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 RE-HEART

Rcp in Gravidanza 🤰
08/11/2025

Rcp in Gravidanza 🤰

RCP IN GRAVIDANZA 🤰Lo sviluppo di un bambino nella pancia di una donna comporta notevoli modificazioni sulla macchina um...
08/11/2025

RCP IN GRAVIDANZA 🤰
Lo sviluppo di un bambino nella pancia di una donna comporta notevoli modificazioni sulla macchina umana molti dei quali vanno a peggiorare o comunque rendere più critiche le condizioni e le manovre durante una rianimazione cardiopolmonare.
- Nella donna incinta, a causa dell'ulteriore irrorazione del feto, si rileva un aumento dal 30% al 50% del flusso sanguigno in uscita dal cuore e questo comporta un aumento medio del battito cardiaco di 15-20 bpm
- La presenza di tutta una serie di ormoni riducono le resistente vascolari che portano quindi ad un abbassamento medio della pressione arteriosa
- L'aumento di volume e di peso dell'utero e del suo contenuto produce una compressione dell'aorta con necessità di una maggiore pressione per superare questo ostacolo e inoltre la compressione della vena cava inferiore riduce il ritorno venoso e quindi la posizione supina utilizzata durante il BLSD può portare a una ipotensione.
- Lo stesso aumento di volume comporta un innalzamento del diaframma e una conseguente diminuzione della capacità funzionale respiratoria residua dal 10% al 25%. Questo, unito all'aumentato consumo di ossigeno causato dalla necessità di sopperire anche alla respirazione del feto porta a una più rapida evoluzione verso l'ipossia.
- L'aumento della frequenza respiratoria causato dagli elevati livelli di progesterone nel sangue sono invece la causa di una alcalosi respiratoria che viene compensata dall'escrezione renale di bicarbonati.
- L'aumento della P50 dell'emoglobina materna sposta verso destra la curva di dissociazione dell'ossigeno e quindi è richiesta una maggiore pressione parziale di ossigeno per ottenere un pari livello di saturazione rispetto allo stato basale.
-Nel feto invece, grazie alla presenza dell'emoglobina fetale, la stessa curva è spostata verso sinistra conferendo al feto una resistenza maggiore a condizioni ipossiche.
- A livello renale vi è un'aumento nella filtrazione glomerulare conseguenza della necessità di gestire anche la funzione renale fetale. Eventuali problematiche renali quindi comportano uno sbilancio delle forze di Starling con una diminuzione della pressione oncotica e il conseguente aumentato rischio di edemi soprattutto a livello polmonare.
- La diminuzione della peristalsi, della funzionalità degli sfinteri gastrici causata dal progesterone predispone il paziente all'aspirazione di materiale proveniente dallo stomaco.
-L'aumento del metabolismo epatico P450 mediata e l'aumento della clereance renale provoca una più veloce metabolizzazione e escrezione dei farmaci utilizzati durante l'ACLS.
Per questo, e tutta una serie di altri studi scientifici, AHA, raccomanda le seguenti cose durante un BLSD su una donna incinta.
- I membri di un team di rianimazione dovrebbero essere a conoscenza delle modifiche fisiologiche che avvengono in una paziente gravidica e che interessano le tecniche di RCP e le potenziali complicanze.
- Nonostante la necessità di evitare la compressione della vena cava, l'inclinare la paziente verso sinistra comporta una evidente inefficacia nell'esecuzione delle compressioni toraciche per cui la raccomandazione è di eseguire le RCP con la paziente supina preferendo la manovra di dislocazione manuale dell'utero verso sinistra (LUD) a una o due mani
- Non vi è alcuna differenza nella defibrillazione. L'unica raccomandazione è nella posizione delle placca laterale che non va posta sul tessuto mammario.
- In definitiva quindi, a parte la LUD e l'eventuale posizionamento alternativo delle placche nel caso di imponente massa mammaria, non vi sono differenze nel BLSD sulla donna in gravidanza.

POTENZA, Parafarmacia Tecnomedical 𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗖𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗕𝗹𝘀𝗱-𝗣𝗯𝗹𝘀𝗱 RE-HEART
08/11/2025

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