Un altro punto di vista

01/12/2025

Tra meno di 2 settimane!

23/11/2025

LA VERTICALITÀ

Col progredire sul sentiero, si eleva anche il pensiero che impara a smarcarsi sempre più dal fango astrale del “mi piace/non mi piace”.

Il pensiero ordinario è “orizzontale” e soggettivo. Di norma noi leggiamo gli eventi della nostra vita utilizzando questo. Il pensiero esoterico è invece “verticale” e oggettivo.

Non è facile smarcarsi dalla propria soggettività emotiva (=astrale) e, come tutte le cose importanti, richiede allenamento.

Partiamo col sostituire la domanda:
“Ma questa cosa mi piace?” Con “ma che significato ha per me questo evento/questo incontro/questa opera d’arte?”

Con l’avanzare questa domanda, da vaga e personale che è partita, diventa sempre più precisa ed espansa:

“Ma nel grande Piano Evolutivo che significato ha questo?”
Questo ci permette di comprendere se qualcosa è “evolutivo” (serve l’ascesa della coscienza) o “antievolutivo” (contrasta l’ascesa della coscienza), al di là di gusti e pareri personali.

Lo so, è ancora una possibilità.

R.

21/11/2025

𝐕𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐩𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐜𝐡𝐢𝐟𝐨!

Ogni cosa che "decidete" di intraprendere è viziata all'origine da questa ripugnanza che provate per voi stessi.
Riuscite a sentirlo?

È molto importante accorgersi quanto ogni cosa è mossa da questo profondo senso di inadeguatezza... che dico, di ribrezzo.
Lo sento nel tono delle vostre domande durante i corsi o nei consulti individuali.

Cercate una relazione perchè l'altro possa farvi dimenticare quanto non vi sopportate.

Vi riempite di cose da fare per non entrare in contatto con tutto ciò!

Cercate persino il Risveglio con lo stesso fine! Ma è lì la fregatura originaria. L'intenzione è tutto. Se io cerco nel risveglio la droga che mi permetterà di non sentire quanto mi faccio schifo, questo movente impedirà qualsiasi moto trascendente.

Perchè il Risveglio è fare pace con quello che c'è e deporre le armi che utilizziamo per condurre questa incessante guerra contro noi stessi.

Sì, siamo sempre in costante guerra contro noi stessi e crediamo sia l'unico modo per progredire. Passiamo la vita a collezionare armi e strumenti di tortura per infliggerci qualsiasi cosa.

È quando arriva l'intuizione - l'eureka - che andiamo bene per come siamo, che si apre uno spiraglio. Un varco nell'oscurità da cui filtra la luce dell'Anima. Gesù si è sacrificato per insegnarci quanto sia necessario amarsi per poter Risplendere.

Ama il prossimo... come te stesso! E non l'ha detto a caso.

R.

20/11/2025

Vi siete mai chiesti perché i ricordi belli diventano dolorosi quando una relazione finisce?

È qualcosa che mi ha sempre molto stupito. Eppure il ricordo dovrebbe essere bello, perché associato ad un momento piacevole.

La risposta è sempre: l’attaccamento (=possesso).
Quel ricordo viene percepito positivo fintanto che si “ha il possesso di quella relazione”. Quando lei o lui non ci “appartiene” più, scatta la mancanza che impiastriccia tutti i ricordi.

Poi col tempo, si lascia andare il dolore derivato dall’aver perso ciò che si aveva e i ricordi tornano nella loro originaria essenza, ammesso che si faccia un lavoro di accettazione.

Si potrebbe prevenire questo dolore o è necessario?
La risposta potrebbe non essere univoca ma cercherò di generalizzare.
Sí si può prevenire non attaccandosi a cose, persone, situazioni… ma questo richiede una Presenza non ordinaria che pochi sono in grado di avere.

Amare non significa possedere. Sebbene sia banale come concetto, vi garantisco che non lo è in quanto realizzazione. La personalità è territoriale e gelosa. L’anima invece è in relazione con tutto e non ha quindi bisogno di possedere alcunché.

Ogni tanto meditiamo su questi temi.

R.

12/11/2025

🔥Ultima lezione del Corso di Risveglio di Treviso cominciato nel 2024.

11/11/2025

🌍📖 𝙄𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙉𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤̀ 𝙂𝙤𝙫𝙤𝙣𝙞 𝙚 𝙎𝙩𝙞𝙡𝙡 𝙄 𝙍𝙞𝙨𝙚
🗓 𝙑𝙚𝙣𝙚𝙧𝙙𝙞̀ 21 𝙣𝙤𝙫𝙚𝙢𝙗𝙧𝙚 2025 – 𝙤𝙧𝙚 20.45
📍 Sala Polivalente OPSA, Via della Provvidenza 68, Rubano (PD)

Incontro con Nicolò Govoni, scrittore, attivista, fondatore e presidente di Still I Rise, 𝙪𝙣'𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙞𝙯𝙯𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙪𝙢𝙖𝙣𝙞𝙩𝙖𝙧𝙞𝙖 𝙞𝙣𝙙𝙞𝙥𝙚𝙣𝙙𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙛𝙤𝙣𝙙𝙖𝙩𝙖 𝙣𝙚𝙡 2018 𝙥𝙚𝙧 𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙨𝙩𝙧𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙’𝙚𝙘𝙘𝙚𝙡𝙡𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙖 𝙗𝙖𝙢𝙗𝙞𝙣𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙛𝙪𝙜𝙝𝙞 𝙚 𝙫𝙪𝙡𝙣𝙚𝙧𝙖𝙗𝙞𝙡𝙞 𝙣𝙚𝙡 𝙢𝙤𝙣𝙙𝙤.

Saranno presenti anche Giulia Cicoli e Giovanni Volpe, co-fondatori di Still I Rise.
Un’occasione per conoscere da vicino 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙚, 𝙥𝙧𝙤𝙜𝙚𝙩𝙩𝙞 𝙚 𝙞𝙢𝙥𝙚𝙜𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙘𝙧𝙚𝙩𝙤 𝙖 𝙛𝙖𝙫𝙤𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙙𝙞𝙧𝙞𝙩𝙩𝙞 𝙪𝙢𝙖𝙣𝙞 𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙞𝙣𝙘𝙡𝙪𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚. 🧡

🎟 𝙄𝙣𝙜𝙧𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙜𝙧𝙖𝙩𝙪𝙞𝙩𝙤 𝙨𝙪 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙤𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚: https://forms.gle/L9qmqvTCJYK5kTQe6

La registrazione è individuale. Per registrare altre persone, si prega di ricompilare il modulo.

📞 Info: 049 633766
📧 biblioteca@rubano.it

09/11/2025

Oggi il prete, durante l’omelia, ha detto che Gesù possiamo incontrarlo nelle persone povere e bisognose. È un’associazione che può diventare pericolosa, se non si possiede un minimo di libero arbitrio, cioè la capacità di pensare con la propria testa.

Se questo messaggio entra nell’inconscio senza essere compreso con consapevolezza, rischia di trasformarsi in un’idea implicita: che per essere un “buon cristiano” si debba tenere lontane dalla propria vita la ricchezza e l’abbondanza.

Vegliate sempre…
A.

08/11/2025

07/11/2025

Lavorare su di sé è come pulire ed ordinare costantemente la propria Casa così da renderla ospitale per chi vi entra.
A volte è Tristezza che si ferma qualche notte, a volte è Rabbia che si auto-invita a cena, spesso è Amore che bussa alla porta. Ci sono giorni in cui nella mia Casa vengono organizzati pranzi con tanti invitati: Tristezza, Gioia, Rabbia, Stupore, Dolore, Tranquillità, Irrequietezza, Eccitazione, Smarrimento...

Io lascio fare. Mi assicuro che trovino sempre una casa pulita, ordinata e ospitale. Nessuno di loro viene a mani vuote ma mi lascia sempre un piccolo dono ciascuno.

Cosa significa per te, "tenere la casa pulita"? Dimmelo nei commenti.

R.

05/11/2025

Ogni tanto, durante i corsi o le consulenze individuali, qualcuno mi fa notare che suggerire a una persona di sforzarsi di assumere un atteggiamento opposto a quello abituale – che noi definiamo meccanico – può essere pericoloso.
Il rischio, dicono, è quello di snaturarsi o, peggio ancora, di alimentare il giudizio verso sé stessi.

Le frasi che sento più spesso suonano più o meno così:

“Sì, però se mi dite di tenere a bada quella mia tendenza, io sto peggio, perché quella è la mia natura.”
Oppure: “In questo modo mi accetto ancora di meno e mi giudico più di prima.”

Gurdjieff, che non era certo uno che le mandava a dire, avrebbe risposto:

“Tu non sei degno di pronunciare la frase ‘la mia natura’. Prima di parlare di natura, dovresti sciacquarti la bocca!”

Io non sono Gurdjieff – e lo considero un gigante nei miei confronti – tuttavia la penso come lui.
Di quale vera natura possiamo parlare, se tutto ciò che l’uomo addormentato fa o dice è soltanto il risultato dei suoi meccanismi psicologici automatici?
Che natura autentica può esserci dietro qualcuno privo di un briciolo di libero arbitrio?

Dobbiamo mettercelo bene in testa: TUTTO CIÒ CHE SIAMO È CONDIZIONATO, e non abbiamo la minima idea di quale sia la nostra vera natura, che rimane nascosta dietro ai nostri automatismi.

Questa sarebbe già una magnifica premessa da cui partire e su cui riflettere.
Se la nostra vita è andata in un certo modo e continua a procedere allo stesso modo, le possibilità sono due:
se siamo felici, avanti così;
ma se non lo siamo, occorre cambiare — e il cambiamento, spesso, arriva anche proprio quando ci sforziamo di essere diversi dal solito.

Detto questo domani potrei scrivere un post in cui dico che “Ognuno di noi va già bene così com’è.
La vera sfida è imparare ad amarci proprio adesso, nel punto in cui siamo.”

A.