Vibrasuono

Vibrasuono Le Ciotole Tibetane, sono Antichi Strumenti, che utilizzo, nella Relazione d'Aiuto. Melissa🌱

Accompagnano il Ricevente, ad entrare in contatto con Sé Stesso e quindi a Riscoprire, gradualmente, attraverso la Propria Vibrazione, la Sua Unicità.

Le ore di Luce, hanno iniziato pian, piano ad aumentare...Facciamo in modo, che anche dentro di noi...Buona giornata,Mel...
16/12/2025

Le ore di Luce, hanno iniziato pian, piano ad aumentare...

Facciamo in modo, che anche dentro di noi...

Buona giornata,
Melissa🌱

See the "It's Never Over, Jeff Buckley" documentary directed by Amy Berg - now available everywhere http://jeffbuckleydoc.comWatch the official music video f...

Non sei nato per essere utile.Sei nato per essere vero.Non sei qui per produrre.Non sei qui per funzionare.Non sei una m...
15/12/2025

Non sei nato per essere utile.
Sei nato per essere vero.

Non sei qui per produrre.
Non sei qui per funzionare.
Non sei una macchina a cui insegnare la disciplina.
Sei qui per sentire.
Per perderti.
Per creare ciò che non serve a niente
ma salva tutto.

Ti hanno convinto che l’inattività è peccato,
che la creatività è un hobby,
che il riposo è vergogna.

Ma il tempo più sacro è quello in cui non servi a nulla.
Perché solo lì
ritorni a essere vivo.

~ Manuele Dalcesti

La coerenza, non è, fare ciò che si pensa; questo è ciò che richiedono la società, le istituzioni...La Vera Coerenza, ha...
14/12/2025

La coerenza, non è, fare ciò che si pensa; questo è ciò che richiedono la società, le istituzioni...

La Vera Coerenza, ha a che fare con la nostra Essenza; è Fare ciò che nel Profondo si Sente.

Agire in Coscienza.

Coerenza è Vivere Secondo Natura, Secondo la Propria Vera Natura.

Buona Vita,
con Amore,
Melissa🌱

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LA RESISTENZA DEL FALSO SÈDentro ognuno c’è una voce che frena, trattiene, chiude le finestre appena entra un raggio nuo...
12/12/2025

LA RESISTENZA DEL FALSO SÈ

Dentro ognuno c’è una voce che frena, trattiene, chiude le finestre appena entra un raggio nuovo.
È la voce del falso sé, quella parte dell’ego nata quando eri troppo piccolo per poter gestire il mondo così com’era.
Ha imparato a cavarsela come poteva: compiacendo, facendo il bravo, restando invisibile, diventando forte prima del tempo, controllando tutto per evitare di crollare.
Da bambino ti è servito.
Da adulto ti limita, perché continua a usare le stesse vecchie strategie in un mondo che non richiede più quel tipo di sopravvivenza.

Il falso sé parla con una logica impeccabile, e proprio per questo inganna.
“Non è il momento.” “Rimani dov’eri.”
"Non sei capace"
“Non rischiare.”
“Stai buono e non complicarti la vita.”
Non sono pensieri cattivi; sono pensieri antichi.
Sono i riflessi di un bambino che non aveva scelta.
E oggi quell’automatismo si presenta come prudenza, buon senso, stabilità, quando in realtà è pura paura che si traveste bene.

La "ruota del criceto" è semplice: è qualsiasi movimento che sembra cambiamento ma non lo è. Lavorare come un matto per “sistemare la situazione”, restare in una relazione morta “perché prima o poi migliorerà”, lamentarsi ogni giorno del proprio corpo senza modificare una sola abitudine, progettare mille volte lo stesso cambiamento senza mai iniziare davvero.
È correre, sudare, stancarsi, convincersi di star facendo un enorme lavoro su di sé… per poi scoprire che sei esattamente nello stesso punto dell’anno scorso. Una ruota, appunto: fatica reale, progresso zero.

Gli esempi sono infiniti. L’uomo che passa tre anni a dire “sto pensando di cambiare lavoro” mentre ogni mattina entra nello stesso ufficio odiato. Quello che accumula libri di crescita personale e li legge tutti… ma non applica niente.
Quello che resta nell’identità dell’uomo forte e indipendente, pur sentendo chiaramente che avrebbe bisogno di chiedere aiuto.
Quello che continua a rimandare il dentista, la palestra, la conversazione difficile, il progetto che lo intimidisce.
Ogni rimando ha un copione: “Non sono pronto”,
“Poi vediamo”,
“Quando avrò più tempo”, “Prima devo sistemare quest’altra cosa”.
E nel frattempo la ruota gira, la vita no.

Il falso sé teme il cambiamento perché crede di perdere stabilità. Non capisce che la vera stabilità arriva solo quando scegli te stesso.
Così crea un mondo immobile in cui ti muovi tanto ma non avanzi mai.
È la sua strategia preferita: farti sentire impegnato, ma mai libero.
Farti credere che non puoi cambiare finché non sei sicuro… quando la sicurezza nasce proprio dal cambiamento.

Quando inizi a guardarlo con chiarezza, tutto si sposta.
Vedi che quella voce non è autorità, è memoria.
Non è saggezza, è paura ripetuta.
E soprattutto non è identità: è un personaggio che hai dovuto interpretare da piccolo e che continui a recitare per abitudine. L’adulto che sei oggi non ha il compito di distruggere quel personaggio, ma di togliergli il timone.

Ed è qui che il lavoro interiore si apre come un sentiero solido.
I fiori di Bach entrano come alleati che non ti forzano il cambiamento, ma aggiustano la frequenza interna da cui nasce la resistenza.
È un equilibrio che si ricostruisce da dentro: la fiducia reale che non dipende più dal giudizio altrui, l’autostima che non ha bisogno di performance, il coraggio di scegliere ciò che senti, la capacità di mettere il tuo centro dentro di te invece che fuori.
Più questo asse interno si rafforza, più la ruota rallenta fino quasi a non avere più presa.

Liberarsi del falso sé significa compiere un gesto adulto: riconoscere quando è il bambino a parlare e quando sei tu.
Il bambino vuole sicurezza immediata e zero rischi. L’adulto vuole verità, movimento, direzione, concretezza.
Il bambino teme la caduta. L’adulto sa che non stai cadendo: stai tornando a te.

E quando finalmente scendi dalla ruota, ti rendi conto che non era destino, era abitudine.
Che non mancava il coraggio: mancava ascolto.
E soprattutto scopri che non c’è nessun baratro sotto di te, solo il terreno di un uomo che finalmente sceglie di vivere partendo da ciò che è davvero, invece di lasciarsi guidare dalla paura che per anni ha dettato le sue scelte.

Quanto falso sè c'è nella tua vita?

~ Donatella Pecora

"Chi soffre teme che gli venga rivelata la fonte del suo male di vivere,per cui vuole un sedativo; vuole che qualcuno lo...
11/12/2025

"Chi soffre teme che gli venga rivelata la fonte del suo male di vivere,
per cui vuole un sedativo; vuole che qualcuno lo renda insensibile al dolore, ma non desidera assolutamente cambiare.

Non vuole, che gli si dimostri, che i suoi problemi sono la protesta di un' Anima rinchiusa, nella prigione di una identità fasulla."

~ Alejandro Jodorowsky

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“Domani, continuerò ad Essere,ma, dovrai essere molto Attento per vedermi.Sarò un fiore o una foglia.Sarò in quelle form...
10/12/2025

“Domani, continuerò ad Essere,
ma, dovrai essere molto Attento per vedermi.

Sarò un fiore o una foglia.

Sarò in quelle forme e ti manderò un saluto.

Se sarai abbastanza Consapevole,
mi Riconoscerai e potrai Sorridermi.

Ne sarò molto felice”.

~ Thích Nhât Hanh
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IL NOSTRO STATO INTERIORE, DETERMINA LO STATO ESTERIORE DELLE COSE.Ciò che noi percepiamo all' esterno, non è realmente ...
06/12/2025

IL NOSTRO STATO INTERIORE, DETERMINA LO STATO ESTERIORE DELLE COSE.

Ciò che noi percepiamo all' esterno, non è realmente all' esterno;
è l' interpretazione che diamo, dell' esterno.

E da cosa dipende?

Dalle emozioni che abbiamo dentro.
Da come ci sentiamo, da come reagiamo agli eventi della vita.

Ti capita mai, di vedere il mondo in maniera diversa, quando sei felice, o sei triste?
Quando sei motivata o demotivata, il mondo cambia completamente.

Ma, è il mondo a cambiare, o è il tuo modo di vedere l'esterno, a cambiare?

Perché, non c'è differenza, perché la realtà, non sei tu a sperimentarla, piuttosto, viene da te.

"Come dentro, così fuori"
~ Ermete Trismegisto

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💚AMARSI💚PRENDERSI CURA DI SÉ💚VOLERSI BENE💚AMORE PER SÉ STESSIBelle frasi, belle parole, si.Usate, strausate, inflazionat...
05/12/2025

💚AMARSI
💚PRENDERSI CURA DI SÉ
💚VOLERSI BENE
💚AMORE PER SÉ STESSI

Belle frasi, belle parole, si.
Usate, strausate, inflazionate...

Ma nella realtà del quotidiano, chi ci insegna a volerci bene?

È un po' come quando a scuola, ti fanno scrivere i compiti per casa: -"Studiare da pagina tot. a pagina tot..."

Ma, c'è qualcuno che ci insegna prima, una tecnica di studio?
No!
Vai a casa e devi fare da te, se ci riesci, sennò, sono cavoli tuoi!!!

Bene, si fa un gran parlare di amore, bene etc...

Nasciamo,
arriviamo quí,
siamo stati concepiti da una coppia di esseri umani, che nel 98% dei casi, sono persone completamente inconsapevoli di loro stesse, che non hanno fatto nessun percorso di crescita personale, di lavoro sul proprio passato, sulle proprie emozioni/maschere;
che non hanno preso in mano a loro volta il rapporto con i propri genitori...

E così arriviamo quí, percepiamo, assorbiamo ed emuliamo ciò che ci viene trasferito da esseri incompleti emotivamente, che hanno l' ardire di farci da esempio e tutto questo "insegnamento" osmotico, lo facciamo nostro, lo impariamo come amore.

Tutto questo però, Amore non è.

🌸E dunque, come si fa, a Volersi Bene davvero?

🌸Come possiamo imparare ad Amarci?

🌸Da dove si inizia a Prendersi Cura di Sé?

Un abbraccio, da Cuore e Cuore💞

Melissa🌱
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Tutto il rinnovamento che cerchiamo non è fuori: è sempre dentro.Non esiste rivoluzione esterna che non sia prima germog...
03/12/2025

Tutto il rinnovamento che cerchiamo non è fuori: è sempre dentro.

Non esiste rivoluzione esterna che non sia prima germogliata in una zona remota dell’essere, là dove la coscienza scende sotto il rumore della superficie e incontra ciò che è rimasto inascoltato.
È in questo sotterraneo che si siglano i veri patti, che si spostano i veri equilibri, che si decide se viviamo come individui integri o come frammenti trascinati dagli eventi.

L’umanità, nei suoi momenti di smarrimento, proietta le proprie ombre su figure lontane: poteri occulti, trame invisibili, architetture segrete.
Ma, ogni “stato profondo” che immaginiamo fuori è il riflesso di uno stato profondo interiore, un regno in cui pulsano forze antiche: paura, desiderio, memoria, traumi e intuizioni sepolte.
Ciò che non vogliamo vedere in noi lo nominiamo altrove.
E così, mentre molti cercano certezze nelle stanze nascoste del mondo, l’unico vero varco si apre nel punto più intimo della coscienza: quello in cui il velo cade e la responsabilità torna a casa.

Il Deep State e la Narcolessia dei Risvegliati:
Il deep state non è soltanto un’entità politica o un complotto immaginato è un archetipo.
È il simbolo delle forze che operano nell’invisibile, proprio come accade nei livelli sottili della psiche. Ogni civiltà ha avuto i suoi guardiani segreti, i suoi demiurghi nascosti, i suoi Arconti: non figure materiali, ma metafore del potere che agisce al di sotto della soglia della percezione.
Chiamarlo “stato profondo” significa riconoscere l’esistenza di un piano che sfugge allo sguardo ordinario.
Ma la domanda che dobbiamo porci non è: Chi ci governa? Bensì: Da quale profondità dell’essere siamo governati noi?

La cosiddetta “narcolessia dei risvegliati” è uno dei paradossi spirituali del nostro tempo.
Molti pensano di essersi destati, ma il loro risveglio è solo un trasferimento del sogno da un livello all’altro: non più il sogno dell’ignoranza, ma il sogno della paranoia, della ricerca incessante di un nemico invisibile.
È un sonno profondo travestito da lucidità.

Il mito del crollo globale, che ritorna ciclicamente come un mantra apocalittico, è la forma moderna delle antiche profezie di fine ciclo.
Esso rivela non una realtà oggettiva, ma un desiderio inconscio di purificazione, di azzeramento, di ritorno al punto zero dell’essere dove ogni identità si scioglie e può rinascere trasformata.

Nelle tradizioni esoteriche, la fine del mondo non coincide mai con la distruzione della materia, ma con la fine di un modo di vedere, con la morte di un paradigma interiore. Il vero collasso è psicologico, simbolico, animico: è il momento in cui la vecchia struttura che ci sosteneva implode perché non può più contenerci.
Ecco perché lo “stato profondo” affascina: esso incarna il luogo interiore dell’ignoto, quella zona cieca da cui emergono le intuizioni e gli automatismi, le paure e le visioni.
Non lo si conquista con la denuncia o con la lotta, ma con un atto di coraggio rivolto verso l’interno: scendere là dove l’ombra custodisce ciò che rifiutiamo di conoscere.
La vera sovversione non avviene nei palazzi del potere, ma nell’intimo laboratorio dell’anima.

Lo Stato Profondo come Archetipo dell’Inconscio:
Jung avrebbe riconosciuto nello stato profondo una manifestazione del Sé ombra: quella forza impersonale che sembra governarci quando perdiamo lucidità.
Non è un’entità esterna: è l’insieme di tutto ciò che ignoriamo di noi stessi e che, proprio per questo, ci domina.
Molti cercano liberazione smascherando strutture esterne; pochi hanno il coraggio di smascherare la struttura interna che sorregge le loro stesse paure.
L’esoterismo autentico richiede un movimento opposto rispetto alla cultura del sospetto: non cercare chi trama fuori, ma vedere chi trama dentro.
E ciò che troviamo là sotto non è mai un nemico: è una parte di noi che aspetta di essere riconosciuta, integrata, reintegrata nel cerchio della consapevolezza.

Lo “stato profondo” non è un potere che ci governa: è un potere che ci abita.
E la narcolessia dei risvegliati è il sintomo di un risveglio incompleto, sospeso tra la paura dell’ignoto e il desiderio di una verità totale.
Tutto il rinnovamento spirituale, filosofico ed esistenziale che cerchiamo non può essere imposto dall’esterno, perché nessuna struttura esterna può mutare un essere che dentro resta immobile.
Il vero rinnovamento è un rito iniziatico, una discesa negli abissi personali, dove il potere occulto si rivela per ciò che è: non un dominatore, ma un frammento dell’anima che attende di essere ricongiunto alla luce della consapevolezza.

~ Antonio Ruben

Indirizzo

Padua

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