22/10/2025
Non è ignorare. È contenere senza invadere.
Spesso, quando i bambini sono in piena crisi di frustrazione (quello che molti chiamano ‘capriccio’), l’area del loro cervello deputata al ragionamento non è accessibile. In quel momento, non stanno facendo i capricci per manipolare, stanno vivendo un’emozione troppo grande per essere gestita dalle loro competenze attuali.
Come Neuropsicomotricista, so che non tutte le crisi sono uguali. La strategia va personalizzata:
1. Contenimento fisico: per chi è iper-attivo e ha bisogno di sentire il proprio corpo.
2. Co-regolazione verbale: per chi può essere aiutato a nominare l’emozione.
3. L’attesa calma: come in questo video, per chi ha bisogno di processare da solo, ma con la sicurezza di sapere che non è solo.
Quando mantengo la calma e aspetto, sto insegnando due cose fondamentali:
1. Quelle emozioni passano.
2. La tua emozione non mi spaventa. Sono qui quando sarai pronto.
Genitori e colleghi, qual è la vostra strategia più efficace (o più difficile) con le crisi di frustrazione? Raccontate la vostra esperienza nei commenti. Potrebbe essere d’aiuto ad altri!