17/10/2025
Viviamo un momento storico complesso, in cui le notizie che toccano davvero la vita delle persone spesso passano in silenzio.
Tra queste, la recente approvazione da parte della Commissione Cultura della Camera dei Deputati di un emendamento che limita la possibilità di parlare di educazione sessuale e affettiva nelle scuole, riducendo gli spazi di dialogo e confronto su un tema fondamentale per la crescita di tutti e tutte.
È una scelta che ricade su ognuno di noi:
sui bambini e le bambine che imparano a dare un nome alle emozioni,
sui ragazzi e le ragazze che cercano di capire chi sono,
sugli adulti che avrebbero il compito di accompagnarli.
Perché l’educazione affettiva non è solo una materia, ma un linguaggio: quello del rispetto, del consenso, della libertà.
Impedire il dialogo significa lasciare che l’informazione arrivi da altrove — dai social, dai pari, dalla pornografia.
Significa rinunciare a educare all’ascolto, alla reciprocità, alla cura.
In un Paese che continua a interrogarsi su come prevenire la violenza di genere, scegliere di chiudere questi spazi di confronto significa rinunciare alla prevenzione stessa.
L’educazione sessuo-affettiva non è un rischio da contenere, ma uno strumento di tutela e crescita.
Serve a insegnare che l’amore non è possesso,
che il consenso non è negoziabile,
che il corpo non è vergogna, ma confine e libertà.
Come ESSE Maiuscola APS, crediamo che la scuola – e più in generale la comunità educante – abbia il compito di offrire conoscenza, consapevolezza e linguaggi per nominare le emozioni, comprendere i confini e riconoscere la dignità propria e altrui.
Per questo, nei prossimi mesi ci impegneremo a essere presenti sul tema, promuovendo momenti pubblici di confronto e formazione rivolti a famiglie, insegnanti e cittadini.
Vogliamo fornire strumenti, occasioni di dialogo e spazi di riflessione per continuare a parlare di affettività, rispetto e libertà.
Scegliamo di non restare in silenzio.
Perché il silenzio non protegge nessuno.
Solo l’educazione può davvero cambiare la cultura della violenza.
— ESSE Maiuscola APS