21/12/2025
MADRI
Oggi è domenica, e da ho scelto la canzone "Love Letters" interpretata da Sinéad O'Connor, celebre per la sua interpretazione intensa, classico scritto da Edward Heyman (testo) e Victor Young (musica) nel 1945, che Sinéad O'Connor ha reinterpretato nel suo album "Don't Cry for Me Argentina" del 1992.
La sua versione è famosa per la sua potenza emotiva.
La lettera d'amore di oggi l'ho scritta per celebrare che 21 anni fa ho dato alla luce la mia prima figlia, e dopo la sua nascita niente è stato più lo stesso.
Per essere la migliore versione possibile di me stessa quando ha compiuto 18 mesi mi sono iscritta alla scuola di Counseling nella relazione d'aiuto.
Avevo già un bel pò di anni di esperienza di lavoro personale alle spalle, che di fatto è iniziato per motivi di lavoro, quando lavoravo in Omnitel Pronto Italia.
Ho già scritto un post a questo riguardo, mesi fa e non mi ripeto.
Quello che voglio dire è che mi era chiaro che una volta diventata madre, per come volevo essere presente per lei...(e dopo 4 anni per la mia seconda figlia) ...avrei dovuto prendere una decisione: la libera professione.
Questo è un paese che aiuta le madri?
No. Non lo dico io ma le statistiche.
Non lo sapevo all'epoca, me ne sono accorta nel cammino che ho fatto, passo dopo passo.
Ecco perchè per 16 anni mi sono occupata di quelle che sempre all'epoca (si parla appunto di 21 anni fa precisi), erano per me l'emanazione più importante del fare politica per le donne: le pari opportunità.
Alla fine degli anni '90 e i primi del 2000, per esperienze personali e professionali che non condividerò qui in questa "piazza" mi sono "accorta" di come il valore della maternità non fosse considerato tale e ciò ha rafforzato il mio impegno.
Nel 2004 lavorare full time, avere una figlia, occuparsi di pari opportunità per un comune non è stato per niente facile, anzi posso dire che è stata una sfida enorme.
[Continua nel primo commento]