01/12/2025
Sei giornate, sei località, 21 incontri con 33 invitati fra lezioni, dialoghi, laboratori interattivi, poesia, passeggiate e musica: Vogliamo ringraziarvi per le bellissime giornate passate insieme al festival OIKONOMIA. Economia e Spiritualità!
Improbabile si sia trattato di una risposta.
Il discorso si è tenuto nella mischia, dentro una realtà che analizza e prescrive, raccomanda e seleziona.
Per questo, l’essenza di un festival non si richiama quasi mai all’univocità, ad una monocultura: il suo esito è più vicino all’impossibilità di pensare come prima. Si lancia un richiamo, si mettono assieme alcuni ingredienti, anche nel tramite della creatività artistica, per darsi premura, sedersi gli uni accanto agli altri e riflettere sulle incognite, comprendere meglio ciò di cui disponiamo e guardare agli spazi da tenere in debito conto.
Rifarci ai capitali spirituali è antichissimo e nuovo assieme.
Fremono i centri spirituali senza il bisogno di una particolare attenzione, l’abbiamo inteso.
Vulnerabile, ogni cosa si fa tale ed è a questo che concorre un festival – Oikonomia, anche.
Uno spazio, un luogo per smaltire le cattive notizie, ritrovarci e risanare strade percorribili.
Di traverso a certa apatia, vi ringraziamo: ora l’ingresso è sgombro, e l’animo è disposto al conversare, ad una azione più accorta e unitaria, senza passare di corsa.
(nel frattempo, continuiamo ad essere desti, a lavorare per realizzare una scuola, una collana di divulgazione di quanto detto, un simposio. Spazi ulteriori per fare luce sul presente e quanto verrà).