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Dott. Aron Fantini

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Dott. Aron Fantini

Psicologo Clinico

24/11/2025

Un traguardo che mi emoziona condividere: il manuale di sessuologia clinica di cui sono co-autore.
Nel mio lavoro credo profondamente nell’importanza della formazione continua e di un approccio realmente LGBTQ+ informed: per accogliere, comprendere e sostenere senza dare nulla per scontato.
La conoscenza è uno strumento di cura. E continua a crescere. 📖🌈
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21/11/2025

Il coming out non è qualcosa che “si deve fare”.
È un percorso personale e quando viene esplorato in uno spazio sicuro e affirming può diventare più leggero, più chiaro, più tuo.

Nella CBT affirming si lavora per piccoli passi: capire cosa ti spaventa, cosa desideri e cosa ti farebbe sentire più al sicuro.
Non c’è fretta, non c’è un “dovrei”.
C’è solo la tua storia, i tuoi tempi, il tuo benessere.

🌱 Se questo carosello ti è utile, salvalo: potresti volerlo rileggere quando ne avrai bisogno.
💛 E dimmi nei commenti: qual è la cosa del coming out che ti mette più in difficoltà?
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18/11/2025

Per moltə persone LGBT+, la terapia è stata difficile non per ciò che provavano…
ma per come venivano ascoltatə.

Il modello affirming nasce proprio per questo:
🔹 evitare microaggressioni
🔹 riconoscere stress minoritari
🔹 validare identità e relazioni
🔹 costruire uno spazio sicuro e libero da pregiudizi

🌈 Meriti una terapia che rispetti chi sei, in ogni parte di te.
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09/11/2025

Non è mancanza di forza.
Non è disinteresse.
Non è pigrizia.

È dolore che si è fatto abitudine.

Quando vivi per troppo tempo nella tristezza, il corpo impara a risparmiare energia, la mente smette di credere nella possibilità di cambiare… e tutto inizia a sembrare fatica.

🌿 La guarigione comincia quando smetti di giudicarti e inizi a chiamare quel peso con il suo vero nome: dolore.

Salva questo post se ti serve ricordarlo nei giorni in cui ti senti “troppo stanco per reagire”.

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Dott. Aron Fantini, Psicologo

06/11/2025

A volte la voce che ti ferisce di più
non è quella degli altri,
ma quella che hai imparato da chi ti ha fatto del male.

In Schema Therapy la chiamiamo Genitore Critico:
quella parte di te che giudica, controlla e punisce,
ripetendo le parole di chi ti ha fatto soffrire.

Ma dentro di te esistono anche altre parti:
💛 il Bambino Vulnerabile, che ha bisogno di ascolto
🧘‍♂️ l’Adulto Sano, che può imparare a rispondere con cura

La guarigione comincia
quando impari a parlarti con la stessa gentilezza
che avresti voluto ricevere.

🌿 Salva questo post se vuoi ricordartelo nei giorni in cui la tua voce interiore diventa troppo dura.

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Dott. Aron Fantini, Psicologo

03/11/2025

Molte persone convivono con una tristezza costante, ma la chiamano “carattere”.
In realtà potrebbe trattarsi di Disturbo Depressivo Persistente (Distimia): una forma cronica di depressione che fa sembrare “normale” sentirsi giù.

💬 Non è pigrizia, né debolezza.
È un malessere reale, ma si può curare.

👉 Nel carosello ti spiego come riconoscerla e cosa fare per affrontarla.
Ricorda: chiedere aiuto è un atto di cura, non di debolezza.

💙 Se pensi che possa essere utile a qualcuno, condividilo per diffondere consapevolezza.

31/10/2025

In un giorno di maschere, vale la pena ricordare anche quelle invisibili.

Chi vive una depressione può sorridere, lavorare, parlare
e sentirsi comunque vuotə dentro.

Non sempre si vede la sofferenza,
ma ogni volta che viene riconosciuta, perde un po’ del suo potere.

29/10/2025

Nella depressione, meno si fa, peggio ci si sente.

Ma in terapia si scopre che a volte l’azione può precedere la motivazione.

Piccoli gesti quotidiani possono riattivare corpo e mente, un passo alla volta.

Non serve sentirsi prontə.
Serve solo iniziare.

27/10/2025

A volte la depressione non “si vede”.

Può nascondersi dietro giornate piene, sorrisi cortesi, abitudini automatiche.

Ma dentro può esserci vuoto, fatica, disconnessione.

Il Disturbo Depressivo Maggiore non è un momento “no”.
È una condizione clinica che può essere trattata con psicoterapia, supporto e, se necessario, anche farmaci.

💬 Ti va di raccontarmi come ti è sembrato questo contenuto?

19/10/2025

A volte in terapia non diciamo che non ci siamo sentitə capitə…

…e finiamo per pensarci per giorni.

È buffo come evitiamo proprio ciò che potrebbe chiarire le cose.

(Ma è umano, e anche questo fa parte del percorso.)

17/10/2025

A volte non sentirsi capiti non è un fallimento,
ma l’inizio di una comprensione più autentica.

In terapia, anche le distanze possono diventare ponti.

15/10/2025

“Non mi ha capito del tutto.”

È una frase che può spaventare, ma in realtà è una porta che si apre.

In terapia anche questi momenti contano: a volte mostrano un bisogno, una paura, o un vecchio schema relazionale che si ripete.

Parlarne può cambiare il modo in cui ci si sente visti e compresi.

Ti è mai capitato qualcosa di simile?

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