Marta P. - Psicoterapeuta ad orientamento psicanalitico e Milleriano

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Marta P. - Psicoterapeuta ad orientamento psicanalitico e Milleriano Psicologa e Psicoterapeuta Psicosomatista ad orientamento psicoanalitico individuale e di gruppo. TERAPEUTA MILLERIANA. Autrice.

Educatrice in Mindfulness (MBSR), iscritta all’Official Global Registry of Certified Mindfulness Educators®.

01/12/2025

Ci sono troppi orfani di genitori vivi.

[Massimo Gramellini]

La cosa importante è accettare se stessi. Se la condizione in cui mi trovo è causa di malessere, è segno che la rifiuto....
01/12/2025

La cosa importante è accettare se stessi. Se la condizione in cui mi trovo è causa di malessere, è segno che la rifiuto.
Allora, più o meno coscientemente, tento di essere diverso da come sono; in definitiva non sono io.

Se, al contrario, accetto pienamente il mio stato, troverò la pace. Non mi lamento del fatto che dovrei essere più santo, più bello, più puro rispetto a quello che sono ora.
Quando sono bianco, sono bianco, quando sono nero, sono nero, punto e basta.

Questo atteggiamento non impedisce che continui a lavorare su di me per poter diventare uno strumento migliore; l’accettazione di sé non limita le aspirazioni, al contrario, le nutre.
Perché ogni miglioramento partirà sempre da ciò che si è realmente.

[Alejandro Jodorowski]

Illustrazione: David Miller Art

30/11/2025

Studio analiticamente le opere e gli articoli di Alice Miller da 15 anni.

Tante sue espressioni mi hanno colpita, ma all'inizio una in particolare mi risuonava parecchio dentro.

Questa: "quello che il bambino è di volta in volta".

Questa frase mi faceva pensare alla tranquillità che speravo di raggiungere. Mi faceva immaginare un adulto capace di aspettare, che aspetta con calma i passi del bambino e li accetta.
Senza correre o spingere.

Scoprirlo mi sembrava una gioia!
Perché venivo da un' educazione emotiva caratterizzata dal dover essere costretta ad obbedire ai ritmi altrui, e cio' mi aveva procurato un' ansia fortissima.

Immaginavo, dunque, una bambina che liberamente poteva procedere senza spinte, senza velocita', senza controllare l'ambiente: il suo "passo" era unicamente suo.

Un' altra parola utilizzata da Alice Miller che mi spinse a riflettere tanto fu "cecità".
Mi faceva pensare sia al non essere stata "vista" nella mia individualita' e sia al fatto che le persone negano tutto.
Negano i bisogni e i disagi che provengono dai soprusi subiti in età infantili: sono completamente cieche. Ad esempio, non vedono il profondo collegamento che esiste fra il panico che vivono quotidianamente da grandi e i maltrattamenti subiti da bambini.

Piu' avanti, quando terminai di formarmi in psicoterapia, mi impressiono' questo concetto milleriano: "molti psicoterapeuti hanno paura, di affrontare l’infanzia con i loro pazienti. Perché essi hanno paura di entrare in quel dolore infantile che forse non hanno mai veramente attraversato".

Pensai che era assolutamente lapalissiano.
Guardarsi dentro è una condizione naturale che un terapeuta non può trascurare, e deve farlo sul serio.
Non restando sul livello "me la canto e me la suono da sola", ma stare proprio con la propria "melma" fino al punto di non vergognarsene, anzi.
E così ho fatto.

Un' altra frase che mi catturo' è la seguente:

“Ciascuno deve decidere per se stesso quali rischi può e vuole affrontare.
E ciascuno sa meglio di chiunque altro quale importanza una simile esplorazione abbia per la sua vita.”

Ecco, questa mi accompagna ancora, quando mi assumo le responsabilità che fanno parte del mio vivere e mi piace davvero tanto rischiare e cambiare: non vedo altri "significati" più potenti di questi per poter andare avanti.

Tante altre parole di Alice mi hanno forgiata. Anche quando l'ho paragonata ad altri esperti.

Stasera volevo raccontarvene una parte.

Potrei descrivere questi 15 anni come un susseguirsi di "scariche elettriche emotive".
Senza le quali non c'è consapevolezza e, dunque, non c'è vita.

30/11/2025
29/11/2025

A proposito dell' incest0 (citato nel post precedente), vorrei riportare una STUPENDA poesia 🌸 di Erika Burkart, citata nel libro di Alice Miller “La persecuzione del bambino: le radici della violenza”. 🧸

“Chi si informa della nostra infanzia vuol sapere qualcosa della nostra anima.
Se chi ci interroga ha la pazienza di stare ad ascoltare, dovrà prendere atto che con terrore amiamo e con inesplicabile amore odiamo ciò che ci ha procurato i più atroci dolori e le pene più grandi".

Avete letto il capitolo che comprende questa poesia nel libro?

29/11/2025

Il TRAUMA più diffuso, in assoluto, in tenera età è l' ABUSO SESSU@LE.

Quest'ultimo libro di Alice Miller pubblicato dopo la sua morte è essenziale da possedere. 1001 pagine da conoscere per ...
29/11/2025

Quest'ultimo libro di Alice Miller pubblicato dopo la sua morte è essenziale da possedere.

1001 pagine da conoscere per chiudere il cerchio.

Perché racchiude i significati delle quattro opere più emblematiche dell'autrice.

Vi lascio un link (che si trova sul web) con le prime 20 pagine di questo libro, scritto unicamente in francese. 🔽⏬️

https://excerpts.numilog.com/books/9782081229204.pdf

Ciascuna tappa della crescita di un figlio richiede sempre una evoluzione del ruolo di genitore e, tale cambiamento apri...
29/11/2025

Ciascuna tappa della crescita di un figlio richiede sempre una evoluzione del ruolo di genitore e, tale cambiamento aprirà la strada alla successiva tappa della crescita che il figlio dovrà affrontare.

🌬 Nel ciclo di INCONTRI sulla Pedagogia Bianca in partenza di gennaio 2026 io e la Dr. Annarita Bavaro, attraverso l'ausilio di professionisti del campo (Psicologia dell'eta' evolutiva, Pedagogia e Pediatria), forniremo alle mamme informazioni importantissime sulle fasi di sviluppo dei bambini. 🛝

♨️ Si parlara' del linguaggio, del sonno, del gioco, della salute dei bambini e altri temi cruciali.

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Molti bambini nascondono la loro incapacità originaria a tollerare le frustrazioni dietro un atteggiamento di completo a...
29/11/2025

Molti bambini nascondono la loro incapacità originaria a tollerare le frustrazioni dietro un atteggiamento di completo adattamento: diventano prestissimo bambini "buoni" e "intelligenti".

Ma sono proprio questi i bambini che più spesso rischiano di cadere più tardi vittime di una nevrosi; questi bambini, infatti, hanno una visione pessimistica della vita ed hanno assunto un atteggiamento di rinuncia di fronte ad essa.

Il loro obiettivo principale infatti è quello di escludere ad ogni costo la propria angoscia e i propri sentimenti di colpa ("Ombra"), anche se questo significa rinunciare alla felicità e alla soddisfazione delle pulsioni.

[M. Klein]

Illustrazione: Ruggero Salvatore Art

Hai mai conosciuto qualcuno che sembra comportarsi come se tutto il mondo fosse in debito con lui? Chi pensa che tutto g...
29/11/2025

Hai mai conosciuto qualcuno che sembra comportarsi come se tutto il mondo fosse in debito con lui?

Chi pensa che tutto gli sia dovuto vive davvero male!

Il motivo?

Vive con la malsana convinzione che tutto ciò che accade dovrebbe apportargli vantaggi.

Così, chi ha un senso del diritto accentuato, vive con costanti aspettative infrante e si condanna (da solo) a insoddisfazioni perpetue.

Vive di rabbia, di rancori, di frustrazione e senso di ingiustizia.

Quanto appena detto emerge in modo palese: quando qualcosa non va come previsto, chi pensa che tutto gli sia dovuto reagisce con forte rabbia e frustrazione.

Per lui la rabbia nutrita è del tutto legittima ma chi osserva si rende conto che, in realtà, è del tutto ingiustificata.

Riversano le emozioni negative sugli altri.

Non riuscendo a contenere la loro frustrazione, la riversano sugli altri anche quando gli altri non ne hanno alcun coinvolgimento diretto nell’accaduto.

Anche se sono rabbiose e lamentose, chi pensa che tutto gli sia dovuto non fa nulla per costruirsi il meglio, aspetta che siano gli altri a darglielo.

Mancando di empatia, non riescono mai a capire il punto di vista altrui. L’unica prospettiva che esiste è la propria.

I suoi problemi sono più importanti dei tuoi così come i suoi bisogni hanno priorità su tutto e tutti.

Queste persone possono arrabbiarsi e diventare indisponenti e dispettose anche se semplicemente rifiuti di fare loro un favore.

Chi pensa che tutto gli sia dovuto non accetta i rifiuti, li vive con un affronto personale, come l’ennesima ingiustizia.

Prendono tutto sul personale, non accettano critiche.

Se gli fai notare una loro mancanza, aggrediscono.

Quando commettono un errore, accantonano giustificazioni imputando la responsabilità a fattori contestuali (e non a una propria incapacità come fanno nel valutare con gli altri!) e non sanno mai chiedere scusa.

[A. De Simone- Psicoadvisor]

Il trauma cristallizza la personalità in alcune età, momenti o fasi di sviluppo in cui si è verificato (e nel caso del t...
28/11/2025

Il trauma cristallizza la personalità in alcune età, momenti o fasi di sviluppo in cui si è verificato (e nel caso del trauma complesso- nel momento esatto in cui si è verificata la rottura da “accumulo” per insostenibilità della struttura ad altro dolore).

Il trauma è un esubero di “impensabilità".

Per questo i trigger sono sicuramente dei segnali che ci indicano le radici antiche della nostra sofferenza, ma anche la strada da ripercorrere per accedere ad una “rinascita”, che non è da intendersi come guarigione, ma come integrazione consapevole di quei frammenti di segreto e indicibile dolore e come sensazione di recupero della frattura percepita tra se stessi e il mondo esterno.

[Silvia Michelini]

Dottoressa Silvia Michelini Psicologia Relazionale Integrata

Illustrazione: Verena Wild Art

Indirizzo

Rome

Orario di apertura

Martedì 10:00 - 22:00
Mercoledì 10:00 - 22:00
Giovedì 10:00 - 22:00
Venerdì 10:00 - 22:00
Sabato 10:00 - 22:00

Sito Web

https://psyplp.it/professionistiplp/martapetrucci/, http://www.martapetrucci.it/

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Presentazione

Sono già parecchi anni che curo con passione e fortissima dedizione questa pagina Facebook e desidero ringraziare tutti coloro che mi seguono con interesse ed affetto, per me è motivo di soddisfazione e continua "crescita" professionale, grazie davvero! Alcuni di voi li conosco personalmente, con molti altri ho un rapporto "epistolare" che va avanti da tempo ed è proprio per questo, preso atto delle continue sollecitazioni a farlo, che ho deciso di "svelare" la mia identità professionale. Mi chiamo Marta Petrucci e sono una psicoterapeuta : inutile dirvi che il principio sottostante che muove il mio lavoro clinico e' il pensiero preponderante di Alice Miller e di tanti altri autori come Winnicott , Laing, Bowlby e che pertanto mi occupo di operare un'analisi del "profondo" che vada a sviscerare quella verità nascosta dentro ognuno di noi, quella sofferenza interiore così profonda ed impervia che spesso resiste a tutte le sollecitazioni più sane che la vita offre, una sofferenza che ci mantiene dentro una prigione invisibile, ma anche capace, purtroppo, di produrre sintomi psichici e fisici invalidanti, disturbi emotivi acuti e cronici, la costituzione di rapporti disturbanti a cui restiamo ancorati per paura di cambiare e di oltrepassare quel "vuoto" che invece potrebbe salvarci la vita una volta superato; o addirittura vi sto parlando di una sofferenza che si traduce in forme più o meno gravi di depressione o di narcisismo ( due lati della stessa medaglia!), panico, dipendenze. Tratto sia bambini ( gli innocenti ed intoccabili per definizione!!) che gli adulti, seguendoli all'interno di una psicoterapia ad orientamento Psicodinamico e/o Psicosomatico. Svolgo la mia professione a Roma. Detto ciò, se qualcuno di voi o vostri conoscenti avesse bisogno di un supporto psicologico, il mio indirizzo di posta elettronica è: i12puntidialicemiller@gmail.com.

Il mio sito web personale è : www.martapetrucci.it Grazie per l'attenzione. Dr.ssa Marta Petrucci