01/05/2014
L'arte di attaccare e difendersi utilizzando armi bianche è fatta risalire addirittura agli antichi Egizi : un bassorilievo mostra degli schermidori in atto di combattere con il viso coperto da maschere e con armi a punta .
Da sempre, è stata un'arte di combattimento e ci si addestrava ad usare le armi bianche per essere più temibili ed abili sul campo di battaglia. Fu soltanto nel XII secolo, in Italia, che la scherma diviene autonoma e svincolata dall'uso bellico, ma bisogna aspettare il 1410 perché di questa disciplina si abbia finalmente un 'codice di comportamento': fu un certo Fiore dei Liberi, un friulano, a trasformare la scherma in una disciplina fatta di tattica e finezza che si distaccava completamente dalle maniere rudi dell' epoca.
Le armi
I tipi di armi utilizzate nella scherma sono tre: sciabola, spada e fioretto. La sciabola è un'arma dai molteplici usi, si può colpire l'avversario con la punta, con i bordi laterali o con la parte posteriore dell'arma al tronco, alle braccia e al volto;
la spada è, invece, detta 'arma di punta', perché l'avversario può essere colpito solo con la punta, ma su tutto il corpo;
ilfioretto, infine, è anch'esso arma di punta, ma le stoccate valide sono limitate soltanto al tronco.
Dal punto di vista medico?
La scherma è uno sport assai complesso e al contrario di quanto si possa pensare, per niente violento, essendo soprattutto basato sulla tattica, sulla coordinazione dei movimenti, sulla prontezza dei riflessi, sulla concentrazione. Gli schermidori devono avere un'ossigenazione perfetta, quindi l'apparato cardiovascolare e respiratorio devono essere in perfetta forma.
I muscoli interessati da questo sport sono innanzitutto i quadricipiti, ma anche gli addominali ed i dorsali nei cambiamenti di posizione, nell'affondo e nella difesa, i muscoli del braccio e dell'avambraccio nelle stoccate contro l'avversario. Bisogna prestare attenzione, però, all'allenamento generale; la scherma, infatti, è uno sport asimmetrico (cioè l'atleta usa soltanto un lato del proprio corpo) e quindi c'è la necessità che lo schermidore, durante l'allenamento, fortifichi anche il lato meno usato.
La scherma è controindicata a chi soffre di discopatie, o ha disturbi alla spina dorsale, alle spalle, alle ginocchia, perché queste ultime sono le articolazioni più utilizzate.
Per quanto riguarda l'alimentazione, lo schermidore deve avere un pasto ricco di carboidrati prima dell'incontro, mentre nel periodo di preparazione i carboidrati vanno associati a proteine vegetali ed animali. Importantissima la reintegrazione dei sali minerali persi durante la gara attraverso la sudorazione, dovuta sì allo sforzo, ma anche all'attrezzatura particolarmente pesante. Nelle pause che si susseguono tra le gare è necessaria l'assunzione di zuccheri per consolidare il livello di glicemia.
Lo specialista
dott. R. Canero
Oltre all'allenamento effettuato in palestra e la tecnica perfezionata con l'istruttore, consiglio un miglioramento qualitativo della contrazione muscolare e quantitativo della forza.
Ciò può avvenire con una nuova metodica frutto della combinazione di tecnologia e medicina.
Personalmente utilizzo le vibrazioni focalizzate per i muscoli più sollecitati, migliorando forza, resistenza, elasticità e recupero, ma soprattutto si riduce la probabilità di contrarre patologie a carico dei muscoli. Inoltre consiglio alcuni prodotti di medicina biologica non dopanti, che ottimizzano la respirazione cellulare attivando il ciclo di krebs. I risultati sono praticamente immediati è stesso l'atleta a riferire una modifica positiva e inaspettata della prestazione sportiva.