Chiara Mazzoli-Psicologa e Psicoterapeuta Psicoanalitica

Chiara Mazzoli-Psicologa e Psicoterapeuta Psicoanalitica Psicoterapia psicoanalitica a Spoleto
Qui condivido pensieri e riflessioni sulla Psicologia e la Psicoanalisi Psicologa, Psicoterapeuta Psicoanalitica.

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07/11/2025

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“I am deeply convinced that one cannot treat a child without speaking the truth of what we feel and think while being with them. Speaking the truth means considering the one in front of us as a man or woman in the making, who is entirely language in their being, having the body of a child, but understanding everything we say.” (Dolto in “The Mirror Child”, 1987).
From the Freud Museum
Françoise Dolto , November 6, 1908 – August 25, 1988) was a French pediatrician and psychoanalyst. .......

07/11/2025

Il 7 novembre 1885 nasceva, a Rostov sul Don, Sabina Spielrein.

"Va innanzitutto detto che la Spielrein è sicuramente stata una personalità molto dotata da un punto di vista psicoanalitico e che certe sue osservazioni sono da considerare, oltre che molto acute, di notevole interesse storico. 'E sua la prima affermazione che la « m » e la « p » delle parole mamma e papà sono da considerarsi legate all'esperienza della suzione (M. Klein cita nel 1923 l'articolo della Spielrein comparso nel 1922); è sua l'idea dell'esistenza di un impulso di distruzione (Freud in Al di là del principio di piacere — 1920 — cita Spielrein a proposito del masochismo primario e in Disagio della civiltà — 1929 — accenna al fatto di essere fuggito dall'idea di una pulsione di morte, emersa nella prima letteratura psicoanalitica, e di averla potuta accettare solo dopo molto tempo) (1)
; è sua infine una delle prime analisi di una paziente schizofrenica." (G.Maffei, 1981, "Sul lavoro scientifico di Sabina Spielrein", Psicoterapia e Scienze Umane,15B(2):34-44)

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Nota: Sono rarissime (due o tre) le immagini che ritraggono Sabine Spielrein e non di rado in rete si trovano articoli con fotografie di altre analiste (ad esempio Anna Freud, Lou Salomè o Tony Wolf).

25/10/2025

Vogliamo ricordare con gratitudine e affetto Claudio Neri, maestro nello studio del gruppo e del pensiero bioniano.

Lo commemoriamo ricordando cosa scriveva in merito alla pazienza:

“La capacità di pazienza, non è soltanto l'effetto di un approccio tecnico. L'analista deve essere in grado di tollerare la frustrazione ed accettare i limiti del lavoro terapeutico ed analitico. Winnicott parla di ‘keeping alive’, sottolineando come l'analista debba essere capace di tollerare gli attacchi dell'analizzando, mantenendo vivo se stesso e le sue capacità di interessarsi ai bisogni ed alle richieste del paziente. Bion si esprime nei termini di "oscillazione tra pazienza e sicurezza". La pazienza - per Bion - prepara e si alterna a momenti in cui l'analista raggiunge la sicurezza di un'idea. Corrao sottolinea, in modo speciale, la tolleranza per l'incertezza dei risultati del lavoro analitico. L'ambizione di costruire qualcosa, che non sia incerto, ma abbia al contrario l'ambizione di essere durevole, è piuttosto un impedimento che una facilitazione nel lavoro analitico. L'incertezza, secondo Corrao, non è un elemento occasionale, al contrario è parte integrante della pratica e del metodo analitico. "Il Paradigma Epistemologico di base [della Psicoanalisi] è fondato sui principi di: incertezza, incompletezza e reversibilità [.]' (Corrao, 1979, pag. 17)”.

Ciao Claudio, ci mancherai molto.

Neri C. (1998), Eustokhìa e Sincronicità, in (a cura di G. Rugi e E. Gaburri) Il campo gruppale, Borla, Roma, pag. 141

Di persone che si scelgono ✨
22/10/2025

Di persone che si scelgono ✨


M. Focchi, Manca sempre una cosa, Edizioni ETS, p. 31

20/10/2025

Anche quest'anno vogliamo ricordare il compleanno di 𝗟𝘂𝗰𝗶𝗮𝗻𝗮 𝗠𝗼𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗡𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺.

Il 22 febbraio 1944 entrò ad Auschwitz e le tatuarono il numero di matricola 75689.
Il suo gruppo proveniva dal campo di Fossoli. Vennero subito divisi in tre gruppi: gli uomini adatti al lavoro (96 tra cui Primo Levi), le donne valide (29 tra cui Luciana Nissim), e tutti gli altri (525 persone) che comprendono vecchi, ammalati, bambini e madri che non avevano voluto abbandonare i loro piccoli. I 525 deportati del terzo gruppo vennero portati immediatamente nelle camere a gas senza neppure essere immatricolati nel campo. Dei 96 uomini ne ritorneranno 10, delle 29 donne se ne salveranno 4.

Luciana Nissim fu tra queste quattro donne, poté tornare in Italia e divenne una delle più importanti psicoanaliste della sua generazione.
Appena finita la guerra, consapevole dell'importanza del ricordo, non tacque ma scrisse fin da subito una memoria contenuta nel libro "Donne contro il mostro". L'analisi le permise di liberarsi dal tormento dei ricordi, trasformandoli da persecuzione a diritto.
L'esperienza depersonalizzante del Campo segnò la sua vita ma seppe farne tesoro nel suo rapporto con la sofferenza dell'altro. I suoi lavori psicoanalitici sono densi di umanità e accoglienza.
In una intervista ha detto "Se ho lasciato una traccia come analista, è perché ho introdotto l’umiltà nell’ascolto della risposta del paziente, come commento a ciò che avviene nell’hic et nunc della seduta».

La storia e il lavoro della Nissim vanno conosciute e da esse traiamo sempre nuovi insegnamenti.
Nel 2008, a 10 anni dalla sua scomparsa, è stata pubblicata una raccolta delle sue memorie di Birkenau: "Ricordi della casa dei morti", ed. Giuntina.

Abbiamo ancora molto bisogno del suo esempio, soprattutto in campo sociale.
In questa intervista Luciana Momigliano Nissim parla della deportazione
Link: https://youtu.be/XzfpzI6Uk5M

Segnaliamo (almeno) la raccolta postuma di suoi scritti psicoanalitici edito da Cortina "L'Ascolto Rispettoso" (2001)

https://chiaramazzolipsicologa.com/2025/09/29/e-una-questione-interna/“Crescere, da adulti, è una questione interna” 🍁
05/10/2025

https://chiaramazzolipsicologa.com/2025/09/29/e-una-questione-interna/

“Crescere, da adulti, è una questione interna” 🍁

“Crescere” è un’ardua conquista in ogni fase della vita, ma all’età adulta è più difficile misurare i progressi nel diventare più pienamente se stessi, rispetto alle fasi della vita precedenti. Nel…

03/10/2025

“ Siamo la somma di piccole cose “

Intrecci di letture (ma anche di clinica) capaci di allargare sguardi ed orizzonti:“Crescere” è un’ardua conquista in og...
30/09/2025

Intrecci di letture (ma anche di clinica) capaci di allargare sguardi ed orizzonti:

“Crescere” è un’ardua conquista in ogni fase della vita, ma all’età adulta è più difficile misurare i progressi nel diventare più pienamente se stessi, rispetto alle fasi della vita precedenti.
Nell’infanzia, nella fanciullezza e nell’adolescenza, il “progresso” può essere in qualche modo misurato attraverso punti di riferimento come imparare a camminare e parlare, inserirsi all’asilo nido o alla scuola materna, diplomarsi alle superiori e all’università o in qualche altro percorso scolastico e così via. Da adulto, raggiungere una maggiore maturità- essere e diventare più pienamente la persona che si è e che si potrebbe diventare- è principalmente una questione interna. Si è sempre più soli nel percepire il cambiamento, per esempio, nel diventare capaci di essere più pienamente presenti nei propri pensieri, emozioni e sensazioni corporee; nell’essere un genitore o un nonno più amorevole, più compassionevole, più generoso, o più profondamente, personalmente impegnato nel proprio matrimonio o nel proprio lavoro; nell’essere attivi nel processo di sviluppo delle proprie potenzialità creative uniche e nello scoprire forme in cui dar loro vita; o nell’impegnarsi in modo più completo nel mettere in pratica un sistema di valori e norme etiche più umano. Promozioni, premi e pubblicazioni sono notoriamente delle misure inaffidabili della crescita, ma il senso del vuoto e di mancanza di significato che spesso accompagnano tali eventi possono aiutare a vedere com’è difficile diventare la persona che una volta si pensava di poter diventare.

- Prendere vita nella stanza d’analisi, Thomas H. Ogden

23/09/2025

This is the last photograph taken of Sigmund Freud before he died on this day in 1939.

He is with his beloved wife of 53 years, Martha, in the back garden of his beloved late-in-life home in London.

Freud had never lived with a garden of his own before. He died in his large ground-floor consulting room and study, in a daybed/couch procured for him for this purpose, and which was arranged to afford him a view of this garden.

Sigmund Freud
6 May 1856, Freiberg, Moravia
23 September 1939, London, England
Aged 83 years
Vale

21/09/2025

Definisci Bambino:
Probabilmente fratello e sorella, in lacrime lui regge lei sulle spalle. Sono sporchi, stremati, probabilmente affamati. A piedi nudi avanzano a fatica, stanno provando a scappare dall’inferno di Gaza. Il loro video è diventato il simbolo di questo genocidio. Anche se non c’è un giorno in cui non appaia sui social una fotografia che ci mostri l’orrore. Sono migliaia i bambini caduti nella trappola dell’uomo, bambini martoriati a cui hanno strappato la luce, il sorriso e la speranza. E mentre i nostri bambini giocano e ignorano il male che questo mondo avvolge, i bambini di Gaza urlano terrore.
Quando penso ad un bambino io penso alla gioia, alla purezza, al suono di un sorriso fragoroso. Beh a Gaza stanno cancellando la parola bambino, perché questi figli, “bambini” non lo sono mai stati.
Basta per favore !
Antonio Federico per

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Spoleto

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Martedì 09:00 - 18:30
Mercoledì 09:00 - 18:30
Giovedì 09:00 - 18:30
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