Dottssa Luana Provenzano

Dottssa Luana Provenzano Psicologo clinico Psicodiagnosta Clinico e Forense Psicoterapeuta Cognitivo neuropsy psicosomatica EMDR

08/11/2025

Smartphone sì, smartphone no? E a quale età è giusto regalarlo ai propri figli? È una domanda alla quale la scienza prova a rispondere da tempo, e gli studi sono concordi nell'affermare che sia meglio più tardi piuttosto che troppo presto.
Ora una nuova ricerca sostiene che dare in mano a un minore di tredici anni un cellulare potrebbe compromettere la sua salute mentale, e che dunque la scelta migliore sia attendere (almeno) oltre quell'età. 👉 https://bit.ly/SmartphoneBambini

07/11/2025

PERCHÉ IO NON SONO UNA RISERVA.

E allora non aspetterò più chi non sa scegliere,
chi torna solo quando ha freddo,
chi ama a metà e pretende tutto.

PERCHÉ IO NON SONO UNA RISERVA.
E allora se chiudi la porta,
Io non la riapro.
Non mando messaggi invisibili,
non mendico briciole travestite da promesse.

PERCHÉ IO NON SONO UNA RISERVA.
E allora basta:
nessuna nostalgia romantica,
nessuna rilettura dei ricordi,
nessuna carezza alla ferita per farla sembrare poesia.
Quello che è stato è stato.
E se non ha saputo tenermi
non mi merita adesso.

PERCHÉ IO NON SONO UNA RISERVA.
E allora imparo la cosa più difficile:
Scegliere me.
Senza se, senza forse, senza "magari un giorno".
Scegliere me
quando tremo,
quando mi manca,
quando la notte fa rumore nel petto.

Scegliere me
anche quando sarebbe più facile tornare indietro.
Perché io valgo troppo
per essere il piano B di qualcuno.
E chi non lo vede,
resti dove sta.
Io vado avanti.

Oscar Travino

07/11/2025
04/11/2025
04/11/2025

𝗟𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗻𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲.

Ci sono persone che portano tempeste ovunque vadano. Distruggono equilibri, inquinano silenzi, spezzano serenità. Non perché tu abbia fatto qualcosa di sbagliato, ma perché loro non hanno mai imparato a stare in pace con se stessi. Il loro caos diventa il tuo problema, il loro vuoto pretende di riempirsi con la tua energia.
Ma tu non sei qui per salvare chi non vuole salvarsi. Non sei un bersaglio. Sei una persona che merita rispetto e non meriti di essere calpestata.

A volte, la cosa più coraggiosa che puoi fare è semplicemente andartene.

04/11/2025

Il cervello si riscrive ogni volta che impari qualcosa di nuovo. Questo fenomeno si chiama plasticità cerebrale ed è un principio neuroscientifico ormai consolidato.

Le neuroscienze mostrano come questa capacità non sia limitata all'infanzia, ma persista per tutta la vita, modellando continuamente i circuiti neurali. Ogni esperienza, anche la più piccola, come imparare una parola o ascoltare una melodia, genera nuove sinapsi e connessioni tra neuroni.

La memoria non è un archivio immobile. Nei ricordi, i percorsi più utilizzati diventano come autostrade cerebrali, mentre quelli trascurati si indeboliscono e possono scomparire. Questa dinamica è al centro dell'adattamento mentale.

Non servono solo stimoli esterni: immaginazione, pensiero astratto e sogni a occhi aperti modificano anch'essi le mappe mentali. È una macchina in continuo cambiamento.

Il concetto rivoluzionario che ne deriva è che la mente non è statica, ma un’opera in evoluzione. Persino in età adulta o anziana, il cervello può creare percorsi alternativi intorno a lesioni o degenerazioni, recuperando funzioni anche dopo gravi malattie.

Questi dati, confermati da studi neuroscientifici (come indicato nel riferimento [3]), cambiano la nostra visione del cervello da struttura rigida a rete dinamica e fluida.

Ogni pensiero e ogni esperienza plasmano la tua mappa mentale. Il cervello di oggi è diverso da quello di ieri, e continuerà a trasformarsi. Una macchina evolutiva e creativa, inarrestabile fino all'ultimo respiro.

💁‍♂️ Quel che non sapevi, in breve
👉 Il cervello si rimappa in ogni fase della vita
👉 Immaginazione e sogni modificano le mappe mentali
👉 Il recupero dopo traumi è possibile grazie alla plasticità

04/11/2025

A volte non si torna indietro per riprendere da dove si era rimasti.
Si torna per riconoscersi, finalmente, in ciò che si è diventati.
Non come prima.
Ma più veri, più interi, più noi.

Da qui in poi.

03/11/2025

“Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore e uniche coloro che usano entrambi.”
Rita Levi Montalcini

03/11/2025

Buongiorno 🧡🖋️

Psicoterapia cognitiva complessa Terapia EMDR Si riceve per appuntamento Villabate PAFloridia SR
03/11/2025

Psicoterapia cognitiva complessa

Terapia EMDR

Si riceve per appuntamento

Villabate PA
Floridia SR

03/11/2025

È del tutto naturale piangere in terapia, uscire dalla seduta esausti o alleggeriti, confusi o più decisi. Arrivare in anticipo per l’ansia di fare tardi, arrivare qualche minuto in ritardo perché si è dei disorganizzati cronici ma poi, riuscire ad assumersi la responsabilità di quell’impegno. Ah, è “normale” anche dimenticare completamente di fare gli esercizi assegnati (molti psicoterapeuti li assegnano); è naturale attivare delle difese, perdere il filo mentre si stava parlando e addirittura non sapere cosa dire. Tutto questo fa parte del percorso.

Sapete invece cosa non è accettabile?
Non è accettabile sentire che passano mesi e mesi, che si va di appuntamento in appuntamento e non ci sono progressi. Il terapeuta non deve semplicemente validarti e farti sentire capito. Questa è la base. In terapeuta non deve semplicemente «farti sentire ascoltato». Validazione e ascolto dovrebbero essere elementi intrinseci di ogni tua relazione. In terapeuta dovrebbe fornirti gli strumenti affinché ciò si verifichi. Il terapeuta dovrebbe insegnarti a impostare sani confini. Dovrebbe rendere possibile il miglioramento che tu ti auspichi per te stesso. La psicoterapia non è un mero luogo di sfogo e racconto, non è -come dicono alcuni- un incontro d’anime fine a stesso. La psicoterapia è un TRATTAMENTO SANITARIO che, non finiremo mai di ripeterlo, va trattato alla stregua di ogni trattamento sanitario!

Se vai dal gastroenterologo e dopo qualche mese di cure non trovi benefici, cosa fai? Di certo consulti un altro medico. E così dovrebbe essere per la psicoterapia. Se non vedi evoluzioni, cambia. E non temere, il lavoro che hai fatto fin quel punto non lo perdi, ti seguirà nel tuo nuovo percorso. Certo, in terapia sono del tutto “fisiologiche” anche fasi di stallo, di assestamento ma… appunto, sono fasi. Ciò che fa un buon terapeuta non è “insegnarti a resistere” ma fornirti gli strumenti per superare ciò che ti attanaglia. Non è uno “smussiamo gli angoli e impariamo a convivere con il malessere” ma è un “evolviamoci e trasformiamo il nostro malessere”. Abbi fiducia nella psicoterapia :)))

Ascolta il nostro reel: «la psicoterapia è un trattamento sanitario»

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