12/11/2025
🇮🇹 12 novembre — Giornata del ricordo di Nassiriya
Oggi l’Italia si ferma.
Si ferma per ricordare, per restare in silenzio davanti a quei nomi che, nel novembre del 2003, hanno lasciato un segno indelebile nella nostra storia e nella nostra coscienza.
Diciannove italiani — dodici carabinieri, cinque militari dell’Esercito e due civili — che si trovavano lontani da casa, impegnati in una missione di pace, in una terra segnata dal dolore ma anche dalla speranza. Erano lì non per combattere, ma per costruire. Per portare sicurezza, sostegno, fiducia. Per dimostrare che il tricolore può essere simbolo di aiuto, non di conquista.
Quel giorno l’Italia p***e uomini e donne che avevano scelto di servire, di credere in un ideale più grande di se stessi. Persone che ogni giorno indossavano la divisa con silenzioso orgoglio, consapevoli del peso e dell’onore di rappresentare un Paese intero.
Ricordarli oggi non è soltanto un dovere. È un gesto di rispetto, di gratitudine, di memoria viva.
Perché il tempo può allontanare le date, ma non cancella ciò che resta nel cuore di un popolo.
E in quella memoria, c’è il loro esempio: discreto, forte, incrollabile.
Oggi il pensiero va a loro, ai loro sorrisi, alle loro famiglie, a chi continua a portare avanti ogni giorno il valore di quel sacrificio con dignità e silenziosa fierezza.
Ogni volta che pronunciamo i loro nomi, rinnoviamo la promessa di non dimenticare.
Onore ai caduti di Nassiriya.
CARABINIERI
Massimiliano Bruno
Giovanni Cavallaro
Giuseppe Coletta
Andrea Filippa
Enzo Fregosi
Daniele Ghione
Horacio Majorana
Ivan Ghitti
Domenico Intravaia
Filippo Merlino
Alfio Ragazzi
Alfonso Trincone
MILITARI DELL’ESERCITO
Massimo Ficuciello
Silvio Olla
Alessandro Carrisi
Emanuele Ferraro
Pietro Petrucci
CIVILI
Marco Beci
Stefano Rolla