18/12/2025
IL DOLORE AL COLLO TORNERÀ SEMPRE FINCHÉ SEI FUORI ASSE.
Quando hai una postura asimmetrica, ingobbita (cifotica) o spanciata (iperlordosi), la posizione della cervicale si altera, così come l’appoggio del piede, l’allineamento del bacino e l’equilibrio generale del corpo.
È così che, giorno dopo giorno, inizi ad accumulare contratture e tensioni.
Queste tensioni coinvolgono anche il diaframma, compresso dal disallineamento tra bacino e torace.
Di conseguenza vengono sovraccaricati i muscoli della respirazione accessoria: quelli del collo e delle scapole.
Il risultato è una respirazione più corta e superficiale e un carico sempre maggiore sulla cervicale.
Finché non riporti il corpo in asse, il problema tende a ripresentarsi, peggiorare e cronicizzarsi, con un aumento del rischio di disturbi come vertigini, nausea, sbandamenti, ernie e cervicobrachialgia.
E spesso compaiono anche problemi che non ti aspetteresti collegati al collo: gonfiore, reflusso, disturbi del sonno e del pavimento pelvico.
Chi soffre di cervicalgia cronica lo sa bene:
non è solo dolore, è un peso costante che limita i movimenti, riduce l’energia e, sul piano emotivo, ti rende più irritabile, meno lucido, come intrappolato nel tuo corpo.
Eppure, nella maggior parte dei casi, vengono proposte solo soluzioni sintomatiche:
❌ massaggi decontratturanti
❌ manipolazioni cervicali
❌ tecar o terapie fisiche
❌ stretching ed esercizi locali per il collo
❌ farmaci (antinfiammatori, antidolorifici, miorilassanti)
Magari danno un sollievo momentaneo, ma il dolore torna.
Perché il corpo continua a muoversi nello stesso modo che lo ha portato fuori asse, accumulando tensioni a ogni passo e a ogni respiro.
Con Protocollo Simmetria – che ha già aiutato migliaia di persone, senza farmaci né chirurgia – non lavoro sul sintomo, ma alla radice del problema: il baricentro fuori asse.
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