La Magia e L'Inconscio

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La Magia e L'Inconscio Esiste un rapporto profondo tra la psicologia e i tarocchi.

Sono discipline che aiutano alla comprensione dei meccanismi consci e inconsci che si attivano nei comportamenti e nelle decisioni di ogni giorno.

19/08/2023

Tu hai il diritto di andartene da qualsiasi situazione in cui non ti trovi. Hai il diritto di abbandonare qualsiasi storia in cui tu non ti piaci.

Hai il diritto di andartene da quella città che spegne la tua luce; hai il diritto di fare le valigie e di iniziare daccapo in un altro posto.

Hai il diritto di piantare il lavoro che odi, anche quando tutto il mondo dovesse consigliarti di non farlo. Hai il diritto di cercare ciò che ti stimoli di alzarsi dal letto al mattino, fino alla fine della vita.

Hai il diritto di lasciare colui che ami, se ti tratta male. Hai il diritto di mettere te stessa al primo posto, se non cambia mai nulla.

Hai il diritto di rompere con i cattivi amici. Hai il diritto di circondarti dall'amore, dalla gente che ti ama e ti sostiene. Hai il diritto di prendere quell'energia di cui hai bisogno nella vita.

Hai il diritto di perdonarti per gli errori piccoli e grandi, hai il diritto di essere buona con te, di guardarti allo specchio e di piacerti.

Hai il diritto di liberarti dalle tue stesse attese.

A volte pensiamo che abbandonare qualcosa significa arrendersi, calare le braccia. A volte andarsene è la cosa migliore che potresti fare per te.

Questo ti permette di cambiare il vettore della vita, di iniziare daccapo, di scoprire il mondo e te stessa. A volte abbandonare significa non restare imprigionati in un posto sbagliato e con le persone sbagliate.

Andarsene: aprire le porte ai cambiamenti, alla crescita, alla liberazione.

Hai sempre la possibilità di andartene, finché non troverai il tuo posto e ciò che ti rende felice.

Hai persino il diritto di abbandonare te stessa del passato, e di crearti da capo.
(Chiara Synergic Ashar Pollini)

05/08/2023

Quando nasce un bambino, sa nel profondo del cuore che la ragione per cui si incarna è d'essere se stesso, pur vivendo molteplici esperienze. La sua anima, d'altronde, ha scelto la famiglia e l'ambiente in cui nascere con uno scopo ben preciso...... Fintantoche' un'esperienza viene vissuta nella non accettazione, ovvero nel giudizio, nel senso di colpa, nella paura, nel rimpianto o in altre forme di non accettazione, l'essere umano continua ad attrarre a sé circostanze e persone che gli fanno rivivere quella esperienza...
Lise Bourbeau

13/03/2023

GLI “SPIRITUALI” IDOLATRI DEL DENARO

Ogni tanto, seppur raramente, leggo qualche commento di persone che si dipingono come “molto spirituali” e s’indignano che nel mondo esista ancora qualcuno che per il proprio lavoro osa chiedere del denaro. Parlano delle grandi culture come gl’indiani d’America, vaneggiano di ambigue situazioni di “scambi di energia” (e credo che tutti leggendo queste espressioni pensino subito a scenari scabrosi), ma poi se chiedi loro in quale modo riescono a farsi dare le merci ai supermercati offrendo pelli conciate di animali o zoccoli bolliti, tacciono, e tacciono ancor più sonoramente quando proponi uno scambio equo di lavoro: allora spariscono. La soluzione “tre giorni del mio tempo e della mia abilità” per tre giorni del tuo tempo e delle tue abilità proprio non piace. La loro soluzione è: vengo e ti do due euro, che sono quelli che ho, ragionando come un bambino, che pensa di comprare un’automobile con una caramella.
Perché il problema non è il denaro. È proprio l’idea di esporsi, da veri adulti, a uno scambio equilibrato, di pari valore, impegno e dedizione. Quando partecipai al primo fondamentale corso con Bert Hellinger, non avevo la più pallida idea di come o dove procurarmi quei 990 euro. Dovetti farmi piccolo e chiederli ai miei, che con grande rispetto e amore mi sostennero. Certo, avrei potuto scrivere all’organizzazione e dire “Ehi, Bert, sono uno molto spirituale, abbassa i prezzi!” ma avrebbe avuto senso? Queste persone molto spirituali commettono un errore epistemologico fondamentale: separano la materia dallo spirito. Ma sono anche i grandi fisici a insegnarci che la materia non è altro che “luce condensata”. Così come il denaro non è che amore stampato, un contenitore del tempo, delle capacità, del talento, fogli su cui è stampato il nostro amore, l’amore che abbiamo infuso in un servizio, in un bene, in un dono, in un prodotto. Quindi, quelli che fanno questi discorsi strani, non sono persone molto spirituali, sono veri e propri idolatri del denaro. Non venerano l’essere umano e ciò di cui è capace, ma proprio il mezzo, proiettandovi sopra tutti i loro complessi, sensi di colpa, fallimenti e frustrazioni. Se uno ha tempo di lamentarsi e scrivere mail e messaggi indignati, è solo perché non sta facendo nulla di buono per il mondo e — molto giustamente, perché i soldi sono intelligenti — non ha mai un centesimo.
Il denaro rincorre le persone che portano gioia nel mondo e scappa dai lamentoni, vittimisti e pesantoni. Sa benissimo da chi andare. Dietro un qualunque evento, c’è il lavoro di molte persone, e spesso inizia molti mesi prima e prosegue ancora per molti mesi. Dovremmo alzarci ogni mattina e domandare a noi stessi: e tu, oggi, cosa pensi di fare di buono per il mondo?
Peraltro, la mia politica è sempre stata quella insegnata dal mio maestro Hellinger, chi bussa deve trovare aperto: se uno ha veramente bisogno ma non se lo può permettere, sarà ugualmente il benvenuto. Basta solo chiedere. Come? Da adulti, con rispetto e, soprattutto, gentilezza.

Gabriele Policardo

26/01/2023

IL DISTACCO

È l'atto più doloroso e allo stesso tempo più alto di amore incondizionato.

Il distacco fa male, fa molto male, fa male perché devi lasciare andare ciò che ami, lasciarlo andare o almeno così pensiamo, quel dolore è mentale.

Non è dolore, è sofferenza, ciò che ci fa soffrire è la paura alimentata dall'ego, dalla convinzione radicata della possibile perdita, di un possesso che non esiste, che non è reale.
Poiché non possiamo possedere qualcuno che non è nostro, che non è mai stato e mai sarà.

I nostri genitori non ci appartengono, né i nostri amici, né il nostro partner, i nostri figli non ci appartengono nemmeno, sono esseri liberi e indipendenti, con la loro strada da percorrere, proprio come noi, per questo non dobbiamo soggiogare la felicità degli uni agli altri.
Se non sei felice da solo, non lo sarai con nessuno.

L'attaccamento controlla il tempo, ti fissa in un presente assente.
Tuttavia, il distacco ti tiene nel qui e ora, è lasciare andare l'altro sapendo che qualunque cosa accada... "Tutto è perfetto".

E sì, questo può farci molto male, perché fino ad ora ci hanno insegnato che eravamo qualcuno solo se avevamo beni di ogni tipo, si sono dimenticati di dirci che più possediamo, più schiavi diventiamo.

Per questo credo fermamente che l'indipendenza affettiva sia il dono più grande che puoi fare a te stesso e ai tuoi cari, e quando lo raggiungerai, allora e solo allora potrai gridare all'universo che hai finalmente raggiunto la vera e piena libertà.

"Una volta che inizi a muoverti verso il distacco, non c'è modo di tornare indietro."

Il distacco è lasciare andare le cose facilmente, sapendo che nulla esce dalla tua vita se non viene sostituito da qualcosa di meglio, e che genera abbondanza.

(Dalla pagina Vagamondo, testo di un autore sconosciuto) Gaspare Ferrara ❤️🙏

Il vero CAMBIAMENTO ha inizio da noi...Se ci aggrappiamo all'idea che sia l'altro a doversi modificare, chiediamoci se v...
06/12/2022

Il vero CAMBIAMENTO ha inizio da noi...
Se ci aggrappiamo all'idea che sia l'altro a doversi modificare, chiediamoci se veramente siamo disposti a modificare sia noi stessi che ciò che ci circonda

21/11/2022

SI SUPERA SOLO CIÒ CHE SI ATTRAVERSA (Jung)
«Non posso liberarmi di qualcosa che ancora non posseggo, o non ho fatto o vissuto. La vera liberazione è possibile solo quando ho fatto tutto ciò che potevo fare, quando mi sono completamente dedicato a una cosa e ho partecipato ad essa al massimo.
Se mi sottraggo alla partecipazione, sto amputando, in certo qual modo, la parte corrispondente della mia anima.
Naturalmente, può accadere che la partecipazione mi costi troppo e ci possono essere buone ragioni per non abbandonarsi a una data esperienza.
Ma allora sono costretto a confessare la mia impotenza, e a riconoscere che forse ho trascurato di fare qualcosa di vitale importanza e che non ho adempiuto a un compito. In tal modo compenso la mancanza di un atto positivo con un chiaro riconoscimento della mia incompetenza.
Un uomo che non è passato attraverso l’inferno delle passioni non le ha mai superate: esse continuano a dimorare nella casa vicina, e in qualsiasi momento può guizzarne una fiamma che può dar fuoco alla sua stessa casa.
Se rinunciamo a troppe cose, se ce le lasciamo indietro, e quasi le dimentichiamo, c’è il pericolo che ciò a cui abbiamo rinunciato o che ci siamo lasciati dietro le spalle, ritorni con raddoppiata violenza.»

La reciprocità in qualsiasi tipo di rapporto è fondamentale, è ciò che ne regge la durata. Non è simbiosi, non è pensare...
17/11/2022

La reciprocità in qualsiasi tipo di rapporto è fondamentale, è ciò che ne regge la durata. Non è simbiosi, non è pensare alla stessa maniera necessariamente... È scambio, purché sia evolutivo!

15/11/2022

"E allora vai"
- "Avrò paura?"
- "Sì."
- "Poca o tanta?"
- "Tantissima."
- "A destra o a sinistra?"
- "Se puoi non schierarti mai, resta al centro...Del tuo cuore."
- "E se arriva il lupo?"
- "Il lupo arriva, ma anche il gatto, il cane, l'orso, le acciughe,
il vento, il sole, la neve. Amore mio, arriverà tutto, non posso ometterti niente."
- "E se mi perdo?"
- "Che ti perdi non è un forse, ma una certezza; quindi quando ti perdi chiedi informazioni."
- "A chi?"
- "Ecco, a chi. Se dovesse succedere prima di aver imparato a riconoscere tutte le erbe spontanee, i fiori e gli alberi, aspetta, non chiedere a nessuno, perchè poi può succedere che scambi ciliege per bacche velenose.
Aspetta, impara i prati i boschi e soprattutto i venti, poi, se ancora sarai perduta, saprai da sola a chi rivolgerti..."
- "Morirò?"
- "Sì."
- "Aiuto!"
- "Rinascerai tante volte, la morte si dimentica, prima o poi."
- "Eh, prima o poi, ma il tempo è contato."
- "No, il tempo è contatto, è toccare tutto, provarci almeno, tutte le parti."
- "Mi risolverò?"
- "Non sei un rebus, sei un puzzle senza pezzi mancanti. Imparerai a metterli insieme, dal verso e con lo sguardo giusto"
- "Promettimelo.."
- "Di più, te lo giuro!"
- "Incontrerò l'amore?"
- "Te lo auguro, ma attenta a chi ti vuole spogliare, fermati piuttosto da chi ti vuole sfogliare...
Perchè l'amore, per me, assomiglia molto a qualcuno che ti tiene la fronte mentre tu, vomiti i giorni più duri."
- "Allora vado?"
- "Sì. Allora vai."

Francesca Pachetti

❤️
28/10/2022

❤️

10/10/2022

Nessuna persona entra per caso nella nostra vita,
ciascuna ci entra per un motivo
e tutte ci lasciano qualcosa.
Non esiste il caso, né le coincidenze
ed ogni cosa fa parte di un grande,
misterioso disegno.
Siamo tutti allievi o maestri di qualcuno.
L’Universo fa in modo di farci incontrare
le persone di cui abbiamo bisogno
o che hanno bisogno di noi.
Alcune ci aiuteranno, altre ci faranno soffrire,
altre ancora ci ameranno o ci saranno amiche.
Se anche le strade della vita ci divideranno da loro,
non le dimenticheremo,
perché hanno lasciato un ricordo
o una lezione di vita.
Tutte ci hanno insegnato qualcosa
ed hanno lasciato un segno nel nostro cuore
e dobbiamo essere grati all’Universo.
Perchè è grazie a tutte le persone
che hanno condiviso con noi un tratto di vita
che siamo diventati ciò che siamo oggi.

(Agostino Degas)

05/10/2022

Una cosa che ho imparato sulle relazioni, qualsiasi natura abbiano: alcune volte la complicità a tutti i costi non è trasformativa, non è evolutiva ma non fa altro che creare tensioni nel futuro.
Ogni qual volta sentiamo che siamo complici a tutti i costi, chiediamoci "a quale bisogno personale ci stiamo aggrappando?".
Uscire dal mondo di Alice nel paese delle meraviglie ci aiuta ad evolvere e ad un tratto ci si accorge che stiamo portando avanti la storia della nostra famiglia.
Complicità significa continuare con il portare avanti la nostra autenticità ed alcune volte dire "No, non sono d'accordo" ci aiuta forse a staccarci da un ruolo che non è nostro e non utile per l'altro.

IMPORTANTE e da ricordare ogni giornoP. S. Anche noi possiamo essere l'omino che piange 😉
23/08/2022

IMPORTANTE e da ricordare ogni giorno
P. S. Anche noi possiamo essere l'omino che piange 😉

14/08/2022

Ci sono cose da dire ai nostri figli.
Come ad esempio che il fallimento é una grande possibilità. Si ricade e ci si rialza. Da questo s’impara. Non da altro.
Dovremmo dire ai figli maschi che se piangono, non sono femminucce. Alle femmine che possono giocare alla lotta o fare le boccacce senza essere dei maschiacci.
Che ci sono giorni sì, e giorni no. E hanno tutti lo stesso valore.
Che bisogna saper stare, e basta. E che il dolore si supera.
Ai nostri figli maschi dovremmo dire che non sono Principi azzurri e non devono salvare nessuno. Alle femmine che nessuno le salva, se non loro stesse. Altrimenti le donne continueranno a morire e gli uomini a uccidere.
Ai nostri figli dovremmo dire che c’è tempo fino a quando non finisce, e ce ne accorgiamo sempre troppo tardi.
Dovremmo dire che non ci sono né vinti né sconfitti, e la vita non è una lotta.
Dovremmo dire che la cattiveria esiste ed è dentro ognuno di noi. Dobbiamo conoscerla per gestirla.
Dovremmo dire ai figli che non sempre un padre e una madre sono un porto sicuro. Alcuni fari non riescono a fare luce.
Che senza gli altri non siamo niente. Proprio niente.
Che possono stare male. La sofferenza ci spinge in avanti. E prima o poi passa.
Dovremmo dire ai nostri figli che possono non avere successo e vivere felici lo stesso. Anzi, forse, lo saranno di più.
Che non importa se i desideri non si realizzano, ma l’importante è desiderare. Fino alla fine.
Bisogna dir loro che se nella vita non si sposeranno o non faranno figli, possono essere felici lo stesso.
Che il mondo ha bisogno del loro impegno per diventare un luogo bello in cui sostare.
Che la povertà esiste e dobbiamo farcene carico.
Che possono essere quello che vogliono. Ma non a tutti i costi.
Che esiste il perdono. E si può cedere ogni tanto, per procedere insieme.
Ai figli dovremmo dire che possono andare lontano. Molto lontano. Dove non li vediamo più.
E che noi saremo qui. Quando vogliono tornare.
(Cinzia Pennati)

10/08/2022

Un AMICO mi ha dato la possibilità di rileggere le quaranta regole sufi, ho deciso di leggerne una al giorno per poter riflettere e interiorizzare quanto mi serve ed ho deciso di condividere tali regole con Voi giornalmente
Regola 1:
Il modo in cui vediamo Dio è il riflesso immediato del modo in cui vediamo noi stessi.Se Dio ci fa ve**re in mente per caso paura o colpa, significa che dentro di noi dimorano troppa colpa e troppa paura. Se Dio è per noi pieno di amore e di compassione, cosi siamo anche noi.

06/07/2022

"I genitori possono donare ai figli solamente due cose: le radici e le ali" (Proverbio del Quebec)
Mi sono chiesta cosa si intende per ali?
Ho chiuso gli occhi…….ho cercato, ho immaginato ( mi piace sognare) e mi son detta beh
sicuramente il mezzo che permette di essere autonomi, indipendenti. Ma più riflettevo e più un pensiero non mi lasciava ed ho immaginato a delle ali che permettono di "credere in se stessi".
Ali che permettono di stare "in cielo" e "sulla terra".
Permettono di raggiungere “il cielo”, di raggiungere qualsiasi meta ma non dimenticando che durante tale percorso vi sono gli ostacoli, le esperienze che non saranno di nostro gradimento, persone che non saranno "allineate" con la nostra persona......ma quelle ali, che immagino stare sulla terra, permettono di affrontare ciò che accade e rialzarci. Non è un semplice SII FORTE, è trovare la capacità di riorganizzare in maniera positiva la propria vita nonostante ostacoli e stress.
Quindi cosa sono queste ali ?
Sono ali di Resilienza.
La Resilienza permette di conoscere la non dipendenza, l’autonomia, la fiducia in sè stessi e che le mete sono sempre raggiungibili
Mi viene in mente la risposta di una AMICA ad una mia domanda
D:Perché la vita non fa sconti?
R: Perché dovrebbe? Sta a te …..
Vi auguro di avere ali “in cielo” e “sulla terra”…. SIATE LIBERI DA TUTTO

Tutti siamo PersecutoriTutti siamo SalvatoriTutti siamo Vittime Sono dei ruoli che assumiamo all'interno del gioco psico...
18/06/2022

Tutti siamo Persecutori
Tutti siamo Salvatori
Tutti siamo Vittime
Sono dei ruoli che assumiamo all'interno del gioco psicologico. Quest' ultimo viene definito da Eric Berne "una serie di transazioni in cui improvvisamente i soggetti cambiano i propri ruoli e questo provoca un senso di confusione accompagnato da uno stato d'animo spiacevole come tornaconto finale e questo ci conduce a delle convinzioni negative su di sé, sugli altri, sul mondo".
Attraverso il gioco cerchiamo "carezze" anche se queste dovessero essere negative perchè attraverso esse SIAMO VIST*.
Meglio una carezza che NESSUNA.
Questo ci conduce a dar vita ad una relazione interpersonale che procura degli stati d'animo spiacevoli.
Il Salvatore con il suo " lasci che ti aiuti" mantiene la vittima dipendente
La Vittima con il suo "povero me" si sentirà bloccto e non si assumerà mai le sue responsabilità
Il Persecutore con il suo "è tutta colpa tua" si esprimerà con rabbia e non riuscirà a non controllare gli individui che lo circondano.
Come possiamo uscire da questi ruoli? Attraverso la CONSAPEVOLEZZA delle nostre debolezze, dei nostri desideri e cercare di ascoltarci.
Buon fine settimana a tutt* :)

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