19/04/2023
Leggete di oggi e ne parliamo qui.
Il dolore e lo sgomento per la vita perduta sono quasi insopportabili, ma qual è la soluzione? Se decidiamo che il mondo naturale e gli ecosistemi sani sono importanti e che nessun vivente si salva da solo, allora non possiamo pretendere solo di imporre le regole del sapiens a ursus che già ha sopportato caccia indiscriminata, inquinamenti e un'invasione senza precedenti nei propri territori. Dobbiamo fare un passo indietro, imparare a mantenere le distanze e rispettare i territori. Come dimostra il fatto che le reazioni degli orsi sono rarissime e quasi sempre giustificate da nostri comportamenti ritenuti minacciosi. E come dimostra il video di quel ragazzino che anni fa si è allontanato lentamente da un orso curioso senza problemi sotto gli occhi dei propri genitori.
Gli orsi troppo confidenti o responsabili di reazioni aggressive vanno messi in condizione di non nuocere, anche perché potrebbero ispirare comportamenti analoghi. Ma non necessariamente giustiziati, perché nulla c'entra la giustizia e non ci sono buoni e cattivi in natura, solo sopravvivenza del più adatto e del più disposto a collaborare.
Oppure decidiamo che ci piacciono solo la natura addomesticata e gli orsi come Baloo (i danni fatti da Disney...) e sterminiamoli tutti, tanto già lo avevamo fatto. L'orso è nomade, non può essere confinato nei soli parchi e conferisce grande valore ecologico ai luoghi dove si aggira, lasciamo che ci prenda le misure con attenzione.
Un tempo gli orsi erano considerati dei e guidavano il cammino dal cielo, da quell'orsa maggiore che sono sicuro Andrea avrà guardato tante volte commosso. Ti sia lieve la terra, amico che non conosco. E accettiamo di essere viventi fra i viventi, non al vertice di una piramide che non esiste.