09/10/2025
FIAMME
(Il Giorno che la incontrerai)
"È da un po’ di tempo che ci si prepara.
È già un po’ che senti che qualcosa si sta smuovendo.
Non solo fuori, ma anche dentro.
Tipo il cambio di stagione.
È come se anche il tuo corpo si stesse riordinando forse per accogliere qualcosa di antico, di scritto altrove, di già vissuto.
C’è un partner. È lì
Un uomo, o una donna.
O meglio: non c’è ancora, ma c’è.
È nei tuoi sogni ricorrenti che non ricordi,
nelle tue attese che non sai spiegare,
nei tuoi sospiri che arrivano quando non stai pensando a nulla.
È l’amore che viene da lontano,
da epoche che conosci forse solo sui libri di storia,
e che il tuo cuore ricorda a memoria.
Qualcosa che non cerchi, perché è già sulla strada.
E ogni passo che fai è, da sempre, verso quel punto lì.
Perché anche di là sta accadendo la stessa cosa.
Non sarà un incontro fatto di bisogni o basato su mancanze.
Siete due vite che si sono già bastate,
due strade che hanno camminato abbastanza da saper restare e non fuggire.
Da qualche parte sai che c’è.
Avrete entrambi amato altri, e non sarà stato un errore.
No, sono stati passaggi, specchi, allenamenti dell’anima
per imparare a reggere la verità dell’incontro.
Lei, la tua fiamma, la tua donna, la tua casa, sarà ciò che resta dopo tutto.
Lui, il tuo uomo, non sarà il liberatore,
non avrà il cavallo bianco.
Non arriveranno per salvarti, e tu non salverai.
Vi riconoscerete nel silenzio,
nella calma dopo un lungo cammino,
davanti al mare o accanto a una stufa a legna,
nella pace senza parole.
Non sarà l’amore delle fiabe, ricorda.
Ma sarà invece quello che brucia piano, che scava, che accende giù
Coglie la vita nel profondo.
Sarà l’amore che si costruisce giorno per giorno,
che spezza le vene delle mani, perché così fa l’amore
portando però sempre rispetto e presenza,
con una attenzione precisa, lo sguardo sempre orientato sulle vecchie ferite,
ad onorarle. Prendertene cura e non dolo.
E forse, quando vi incontrerete, quando accadrà
non ci sarà fuoco né clamore, ma solo un respiro.
Uno solo. Ecco il Segno di riconoscimento.
Una rosa nel taschino.
E in quel respiro saprete che ci siete già stati,
mille volte, in mille vite. E ancora.
Che vi siete già trovati, inseguiti, persi e ritrovati.
E che adesso, finalmente,
sì, adesso, è di nuovo il vostro tempo."
®️Alessandro Catanzaro