Facta et Verba Soc.Coop. Sociale

Facta et Verba Soc.Coop. Sociale Facta et Verba opera nel campo dell'istruzione, dell'educazione e dell'animazione socio-culturale.Ripetizioni doposcuola,esperienza ventennale con i dsa.

Ci occupiamo di doposcuola, recupero scolastico, ripetizioni anche a bambini, ragazzi e universitari con dislessia o con altri dsa, con Adhd o Dop. Nel nostro Centro è possibile effettuare le diagnosi di disturbi specifici di apprendimento e intraprendere un percorso di potenziamento per bambini con dsa. Il nostro Centro estivo, attivo da giugno a settembre da ben 12 anni, si svolge presso le scuole pubbliche di Sestu. Durante l'estate è inoltre possibile percorrere con i nostri insegnanti ( esperienza ventennale) un percorso di recupero nelle materie in cui si è rimandati a settembre o fare un percorso di potenziamento didattico con personale specializzato.

𝐈𝐥 𝐏𝐃𝐏 𝐩𝐮ò 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐫𝐦𝐚𝐭𝐨? Quest’anno molte scuole stanno dicendo ai geni...
27/11/2025

𝐈𝐥 𝐏𝐃𝐏 𝐩𝐮ò 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐫𝐦𝐚𝐭𝐨?


Quest’anno molte scuole stanno dicendo ai genitori che, per “disposizioni interne”, il non può uscire dalla scuola e va firmato subito, durante il colloquio.
❗ Questo però non è conforme alla normativa vigente.

È vero: tutto questo può rendere il processo più lungo e più impegnativo per i docenti e per il Consiglio di Classe 😔Ed è assolutamente comprensibile!

Capisco davvero che rivedere un PDP, modificarlo, rispondere alle osservazioni delle famiglie e attendere i tempi di lettura possa significare più lavoro e più organizzazione, ma…
il Piano Didattico Personalizzato è un atto amministrativo che riguarda dati personali del minore e il suo percorso scolastico e
proprio per questo, secondo il 𝐃.𝐋𝐠𝐬. 33/2013, 𝐢𝐥 𝐃.𝐋𝐠𝐬. 97/2016, 𝐢𝐥 𝐆𝐃𝐏𝐑, 𝐢𝐥 𝐃𝐌 5669/2011 𝐞 𝐥𝐚 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞 170/2010, i genitori hanno il diritto di:
-𝐫𝐢𝐜𝐞𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐩𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐃𝐏, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐞;
-𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚, 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐚𝐥𝐦𝐚 𝐞 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐫𝐧𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨;
-𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢, 𝐦𝐨𝐝𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐫𝐦𝐚𝐫𝐥𝐨;
-𝐟𝐢𝐫𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐨 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐢ò 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞𝐧𝐝𝐨.

📌 In sintesi
✅ 𝐈𝐥 𝐏𝐃𝐏 𝐩𝐮ò 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚.

✅𝐈 𝐠𝐞𝐧𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐥𝐨 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚.

✅𝐋𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐥𝐨.

✅𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐚 “𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚” 𝐩𝐮ò 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐨 𝐢𝐥 𝐆𝐃𝐏𝐑.

✅𝐂𝐨𝐥𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐜𝐢𝐩𝐫𝐨𝐜𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐭𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐏𝐃𝐏 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐞𝐟𝐟𝐢𝐜𝐚𝐜𝐢.

❤️Il PDP aiuta l’alunno e facilita il lavoro dei docenti: non è una battaglia tra genitori e scuola, è piuttosto un un percorso condiviso che merita cura e rispetto❤️

‼️Molti 𝗳𝗮𝗹𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 nella scuola primaria sono dovuti al fatto che non viene data al bambino, sin dall’inizio, una suffic...
21/11/2025

‼️Molti 𝗳𝗮𝗹𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 nella scuola primaria sono dovuti al fatto che non viene data al bambino, sin dall’inizio, una sufficiente dose di lavoro in cui il bambino possa avere successo.

Mi spiego meglio:

👉Lo studente che non ha avuto modo di sperimentare il successo sin dai primi giorni della sua vita scolastica, non ha avuto la possibilità di sviluppare quell’abituale sensazione di 𝗳𝗶𝗱𝘂𝗰𝗶𝗮 nell’intraprendere un nuovo lavoro.

Il bambino deve necessariamente avere l’opportunità di formare e sviluppare quella che noi chiamiamo 𝗦𝗘𝗡𝗦𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗜 𝗩𝗜𝗧𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔.

👉Ne consegue che un bambino, che per esempio ha un 𝗱𝘀𝗮 e che ha un 𝗽𝗱𝗽, deve essere messo in grado di 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼;

👉Il 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗶𝘁𝗼 assegnato deve essere 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝘁𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 alle capacità del bambino, ma anche interessante per suscitare l’entusiasmo e il desiderio di compierlo;

💪Questi piccoli successi daranno il senso del successo, valido alleato in tutte le imprese future dello studente.

🤷🏼‍♀️Purtroppo però capita che questi bambini portino a casa tutti i giorni delle piccole grandi sconfitte e questo enorme lavoro senza gratificazione rende l’esperienza scolastica assolutamente poco interessante.

😍Gli insegnanti possono fare tanto su questo versante.

👉 Focalizzarsi per esempio su ciò che i bambini sanno fare, pur non perdendo di vista i punti di debolezza da potenziare, e non su ciò che ancora non sanno fare;

👉Evitare di commentare continuamente nei minimi dettagli ciò che non è andato bene, ma partire con una 𝗴𝗿𝗮𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 per quel poco che hanno saputo fare e confrontarsi molto serenamente con la famiglia e i professionisti su ciò si potrebbe eventualmente fare per cambiare un po’ la rotta.

👉Comprendere ciò che avviene a casa il pomeriggio durante i compiti e non dimenticare mai che una verifica "cannata" non è sempre il risultato di scarso impegno;

👉Calibrare le verifiche in base alle difficoltà del bambino ed evitare di mettere in verifica 3-4, a volte anche 5 argomenti diversi;

❗️Anche se gli argomenti sono stati trattati ampiamente in classe, il bambino con dsa fa fatica a mantenere le informazioni;

❗️Anche se la verifica era programmata, fare un 𝗿𝗶𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗮𝗺𝗽𝗶𝗼, preclude in modo assoluto la possibilità di prendere un bel 𝘃𝗼𝘁𝗼, comunque meritato vista l’enorme difficoltà con cui devono ogni giorno affrontare il momento dello studio;

❗️I bambini con difficoltà, ma anche i loro genitori, vengono letteralmente divorati da questo 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝘁𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗲𝗻𝗻𝗲 che non fornisce loro mai la forza di ripartire col piede giusto;
È come un cane che si morde la coda;

🙏Insieme e col giusto grado di 𝗲𝗺𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮 potremmo davvero fare la differenza e dare l’opportunità ai bambini di sperimentare il successo e di guadagnarne in autostima;

Marina Dessì



*Disegno con copyright tratto dal libro "E io ci credevo veramente" di Marina Dessì Ed. Erickson Live

Nel nostro 𝐝𝐨𝐩𝐨𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨 ogni ragazzo trova un luogo sicuro, dove si sente  accolto e sostenuto. Cresciamo in...
20/11/2025

Nel nostro 𝐝𝐨𝐩𝐨𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨 ogni ragazzo trova un luogo sicuro, dove si sente accolto e sostenuto.
Cresciamo insieme, perché ad ogni loro passo avanti impariamo qualcosa anche noi… e grazie a loro non invecchiamo mai 😍😜

Ogni giorno accompagniamo ogni studente nel suo cammino, e spesso la strada è piena di insidie, soprattutto per chi ha un DSA. 🤷‍♀️

Oltre al supporto specialistico, offriamo 𝐫𝐢𝐩𝐞𝐭𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐭𝐞𝐫𝐢𝐞, dalla prima primaria all’università, per aiutarli a sentirsi più forti e sicuri nelle proprie capacità.

𝐋𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐠𝐞𝐧𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐃𝐒𝐀Essere genitore di un bambino con   significa vivere o...
13/11/2025

𝐋𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐠𝐞𝐧𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐃𝐒𝐀

Essere genitore di un bambino con significa vivere ogni giorno con una forza che spesso non pensavi di avere.

Significa restare seduti accanto a un figlio per ore, anche quando sei stanco, anche quando vorresti solo cinque minuti di silenzio per te.

Significa ripetere, spiegare, incoraggiare… anche quando dentro senti di non farcela più.

Significa assistere a piccoli miracoli quotidiani: il suo impegno, la sua volontà, il suo desiderio di riuscire.

E allo stesso tempo vedere la sua delusione quando, nonostante tutto, non arriva il risultato che meriterebbe.

Sai quali sono le ferite più profonde?
Quando tuo figlio ti guarda negli occhi e ti dice:
“Ma allora a cosa è servito studiare così tanto?”
“Ma allora io non sono normale!”
“Forse non sono intelligente…”
E tu non sai più come spiegargli che non è lui il problema.

E poi c’è la scuola.
Quella che dovrebbe essere alleata, e invece capita che sia un ostacolo.

Ti senti dire che, nonostante sia andata bene la verifica, non può prendere un voto più alto “perché ha usato gli strumenti compensativi”.
Oppure che “finché non c’è la certificazione della ASL verrà valutato come se non avesse nessuna difficoltà”.

Ecco… questa è un’altra questione spinosa!

I tempi d’attesa dell’ASL sono spesso lunghissimi, mesi e mesi — se non anni — in cui tuo figlio continua a faticare senza che nessuno certifichi ufficialmente ciò che è già evidente.
E allora sei costretta a rivolgerti al privato, perché non puoi permettere che tuo figlio resti fermo ad aspettare.
La diagnosi privata diventa l’unico modo per iniziare a lavorare su strumenti, strategie, percorsi utili… perché lui ne ha bisogno adesso, non tra un anno.

Eppure, nonostante il sacrificio economico e l’urgenza, ti senti dire che “finché non arriva quella dell’ASL” la diagnosi privata non basta per riconoscergli pienamente i suoi diritti.
Come se il suo disturbo cambiasse a seconda di chi lo certifica.
Come se la sua fatica potesse essere messa “in pausa” finché la burocrazia non decide.

E tu, genitore, sei lì tra rabbia e impotenza, mentre cerchi di proteggere tuo figlio da un mondo che ancora non capisce davvero cosa significhi imparare in modo diverso.

E c’è un dolore più silenzioso, quello che non si dice mai: la stanchezza mentale, la frustrazione, il senso di colpa per le volte in cui ti scappa un rimprovero di troppo…
Perché lui ti sembra non si impegni abbastanza, perché perde tempo, perché tergiversa prima di iniziare i compiti.
E tu… tu sei letteralmente esausta.

Ma poi ti penti. Sempre.
Perché sai quanto ci mette del suo.
Perché sai che lui fa il possibile… e spesso anche di più.

La verità è che nessuno vede davvero quanta fatica ci sia dietro un compito finito.
Quanti respiri profondi, quanti “ripartiamo”, quanti “non mollare”, quanti “dai dai dai…”, quanti “lavora, non distrarti, concentrati”.
Nessuno, tranne te, sa quanta fatica c’è dietro.

E sarebbe davvero tanto gratificante se, almeno a scuola, venisse riconosciuto tutto il duro lavoro che ogni giorno si fa a casa.






👉Se anche tu sei un genitore che vive o ha vissuto queste situazioni, raccontalo nei commenti. Insieme possiamo far sentire la nostra voce.
🤗E se sei un insegnante sensibile al tema, condividi il tuo punto di vista: può aiutare tanti genitori a sentirsi meno soli

‼️𝐒𝐏𝐄𝐑𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐀𝐑𝐄 𝐈𝐋 𝐒𝐔𝐂𝐂𝐄𝐒𝐒𝐎 𝐀𝐓𝐓𝐑𝐀𝐕𝐄𝐑𝐒𝐎 𝐆𝐋𝐈 𝐒𝐓𝐑𝐔𝐌𝐄𝐍𝐓𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐄𝐍𝐒𝐀𝐓𝐈𝐕𝐈 𝐍𝐎𝐍 È 𝐁𝐀𝐑𝐀𝐑𝐄‼️C’era una volta, in un tempo non molto lo...
07/11/2025

‼️𝐒𝐏𝐄𝐑𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐀𝐑𝐄 𝐈𝐋 𝐒𝐔𝐂𝐂𝐄𝐒𝐒𝐎 𝐀𝐓𝐓𝐑𝐀𝐕𝐄𝐑𝐒𝐎 𝐆𝐋𝐈 𝐒𝐓𝐑𝐔𝐌𝐄𝐍𝐓𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐄𝐍𝐒𝐀𝐓𝐈𝐕𝐈 𝐍𝐎𝐍 È 𝐁𝐀𝐑𝐀𝐑𝐄‼️

C’era una volta, in un tempo non molto lontano, un professore convinto che gli 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 servissero solo a “𝐛𝐚𝐫𝐚𝐫𝐞”.

Per “dimostrarlo”, durante una verifica, decise di far svolgere metà del compito con gli strumenti compensativi (scrivendo con una penna di un colore 🖍️) e metà senza strumenti (con un altro colore🖌️).

Il risultato fu evidente:
con gli strumenti lo studente riusciva, ragionava, rispondeva in modo corretto;
senza strumenti si bloccava, si confondeva, si perdeva entrava in uno stato d’ansia.

Eppure il professore non cambiò idea.
Per lui, quegli strumenti restavano un modo per 𝐜𝐨𝐩𝐢𝐚𝐫𝐞 o per “farsela facile”. Quindi il voto risultò essere insufficiente 🤦‍♀️ per aver copiato una parte del compito.

Avrebbe mai chiesto a un ragazzo di togliere gli occhiali per metalà verifica e di rimettetli per fare l’altra metà?
Ovviamente no!

👉 Il cambio di registro durante la verifica fa perdere tempo e concentrazione allo studente.
👉 L’incertezza lo destabilizza, lo mette in difficoltà, lo espone a una doppia fatica.
👉 E soprattutto, genera 𝐟𝐫𝐮𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 e umiliazione: perché 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨.

𝐆𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐫𝐞𝐠𝐚𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨, piuttosto 𝐥𝐨 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞.
𝐍𝐨𝐧 𝐭𝐨𝐥𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚, 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞.

E quando un ragazzo riesce a sperimentare il 𝐒𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 anche solo una volta, non “imbroglia”: sta finalmente imparando a credere in sé stesso.
Semplice da comprendere, no?

Marina

𝐓𝐞𝐫𝐳𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 “𝐈𝐦𝐩𝐚𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐦𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐞 𝐩𝐚𝐩à” Ieri io e Giovanni abbiamo tenuto la terza giornata del ...
02/11/2025

𝐓𝐞𝐫𝐳𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 “𝐈𝐦𝐩𝐚𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐦𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐞 𝐩𝐚𝐩à”

Ieri io e Giovanni abbiamo tenuto la terza giornata del nostro corso sul metodo di studio.
Ogni volta resto piacevolmente colpita dall’entusiasmo e dall’impegno dei corsisti: mamme e papà, ma anche una nonna e una sorella hanno scelto di mettersi in gioco insieme ai ragazzi ❤️

Vedere adulti e bambini lavorare fianco a fianco, condividere strategie, provare, ridere e concentrarsi insieme… è qualcosa che mi riempie di orgoglio. È la prova che imparare è un’esperienza bellissima, a tutte le età.

Sono felicissima dei progressi che stiamo vedendo: nelle foto ci sono anche le mappe mentali di una ragazza di 14 anni che, dopo solo due incontri, ha già messo in pratica con sicurezza e creatività ciò che aveva imparato nei primi 2 moduli 😍

Ieri abbiamo ripassato come organizzare una sessione di studio, lavorato ancora sulle mappe mentali e approfondito le tecniche di memorizzazione, concentrazione e gestione dell’ansia.
Perché sì, stare in focus e mantenere la calma non è sempre facile… ma con le giuste skills, tutto diventa più semplice — e anche più piacevole

Marina

𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗲: 𝗰𝗮𝗽𝗶𝗿𝗲 𝗶 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶 𝗽𝗹𝘂𝘀𝗱𝗼𝘁𝗮𝘁𝗶Oggi voglio condividere con voi una rifl...
30/10/2025

𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗲: 𝗰𝗮𝗽𝗶𝗿𝗲 𝗶 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶 𝗽𝗹𝘂𝘀𝗱𝗼𝘁𝗮𝘁𝗶

Oggi voglio condividere con voi una riflessione su un tema che mi sta molto a cuore: la #𝗣𝗹𝘂𝘀𝗱𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲

Negli anni ho avuto la fortuna di seguire diversi bambini plusdotati durante i percorsi di , e oggi ne sto accompagnando uno davvero speciale.
Con loro ho vissuto, e continuo a vivere, esperienze meravigliose: ogni giorno è un’avventura fatta di curiosità, domande profonde e scoperte che sorprendono anche me.
Sono bambini che ti insegnano a guardare il mondo con occhi diversi 😍

Mi hanno insegnato tantissimo: la loro mente corre veloce, la loro è profonda e ogni giorno con loro è una scoperta.
Ma ciò che più mi ha colpito è stato il loro 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶, 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗹𝘁𝗶 𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗶.

Contrariamente a quello che si pensa, essere "𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶" non significa avere una vita scolastica facile.

Anzi, molti di questi bambini faticano a integrarsi, si annoiano facilmente e spesso appaiono svogliati o “disattenti”.
Il loro cervello va a mille… e la #𝗻𝗼𝗶𝗮 è il loro 𝗻𝗲𝗺𝗶𝗰𝗼 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝘂𝗻𝗼.
Se non vengono stimolati nel modo giusto, perdono presto la … e in alcuni casi la frustrazione cresce al punto da portarli persino ad abbandonare la 😔

È importante ricordare che la (definita anche “giftedness” nei paesi anglosassoni) è una forma di : il cervello di questi bambini funziona in modo diverso, con connessioni più rapide, un pensiero molto profondo e una forte intensità emotiva.
Per questo servono insegnanti, educatori, genitori preparati e sensibili, capaci di riconoscere e accompagnare le loro peculiarità.

🔎Per identificare la plusdotazione è necessario rivolgersi a uno psicologo specializzato in età evolutiva che effettui una valutazione cognitiva approfondita.
I test più utilizzati sono le scale ( -V) per bambini o la per ragazzi e adulti.

In genere si parla di plusdotazione quando il quoziente intellettivo ( ) supera i 130 punti, ma il numero da solo non basta: è fondamentale osservare anche la sfera emotiva, relazionale e motivazionale del bambino.
Ogni profilo è unico, e dietro un punteggio alto c’è sempre una persona con i suoi punti di forza e le sue .

❌Un errore che vedo spesso è dire continuamente al bambino che è “troppo intelligente”.
Può sembrare un , ma in realtà può diventare un : quel bambino finisce per sentirsi 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗯𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗺𝗮𝗶.
Come se la sua intelligenza non gli permettesse di essere fragile, di avere difficoltà, di imparare con i propri tempi.

👉Anche i bambini plusdotati hanno diritto di .
Di essere ascoltati, compresi, accolti.
Perché solo così la loro straordinaria intelligenza può diventare una per loro stessi e per il mondo che li circonda.

Credo che parlarne sia importante: serve , e soprattutto .

✒️Marina Dessì

Secondo incontro del corso “Imparare a studiare con mamma e papà” con Giovanni Scarselletta e Mari Dessì Sabato scorso a...
21/10/2025

Secondo incontro del corso “Imparare a studiare con mamma e papà” con Giovanni Scarselletta e Mari Dessì

Sabato scorso abbiamo affrontato un tema affascinante: le mentali!
All’inizio tutto sembrava un po’ confuso, pieno di , rami e parole sparse… ma poi, pian piano, quel “pasticcio” ha iniziato a prendere forma, a raccontare un senso, a rendere chiaro e leggero ciò che prima appariva complicato.

È stato meraviglioso vedere , e sedersi accanto ai ragazzi, curiosi e disponibili a mettersi in gioco, con la voglia di imparare insieme un nuovo modo di studiare e di pensare.
C’era concentrazione, qualche risata, momenti di confronto e tanti piccoli “ah, adesso ho capito!” che hanno reso la serata davvero speciale

Ogni incontro è un passo in più verso un modo di studiare più consapevole, creativo e condiviso… e noi non vediamo l’ora di continuare questo percorso insieme il 1 novembre ❤️

*le mappe in foto sono state realizzate da mamma Alessandra. Complimenti davvero bravissima 😍

“Se non imparo nel modo in cui tu insegni, insegnami nel modo in cui io imparo.”È fondamentale adottare strategie didatt...
20/10/2025

“Se non imparo nel modo in cui tu insegni, insegnami nel modo in cui io imparo.”

È fondamentale adottare strategie didattiche personalizzate per i bambini con Bisogni Educativi Speciali ( ).
Un bravo , tuttavia, non ha bisogno di una per riconoscere le o i di un : sa , e adattare il proprio , insegnando in base alle modalità di apprendimento di ogni singolo bambino.

MUTISMO SELETTIVO: ne avete mai sentito parlare?È una malattia?❌ No, non è una malattia nel senso comune del termine.👧👦“...
20/10/2025

MUTISMO SELETTIVO: ne avete mai sentito parlare?

È una malattia?
❌ No, non è una malattia nel senso comune del termine.

👧👦
“Maestra, ma è muto?”
“Maestra, ma ce l’ha la voce?”

Spiegare ai bambini che non è qualcosa che “si prende” o da cui “si guarisce” con una medicina è difficile.
Lo è ancora di più quando a chiedertelo è un adulto, abituato a dividere le persone in malati e sani.

👨🧑”Sì, ma lui soffre di qualche patologia, senza ombra di dubbio!”

Dire che un bambino “soffre” di può essere corretto, ma solo se intendiamo la che prova.
Non è una malattia.
Non è una scelta.
Non è un capriccio.

È una forma di intensa che blocca la parola in certe situazioni o con determinate persone, pur sapendo parlare perfettamente in contesti sicuri, come a casa, con la mamma o il papà.
E tutto questo accade senza che il bambino lo voglia.

Ciò che il bambino vive è una lotta invisibile tra il desiderio di parlare e la paura di farlo.
Con il tempo, se accolto con pazienza, empatia e sicurezza, senza pressioni, quella voce può tornare fuori, piano piano.
Ogni parola sarà una piccola, immensa vittoria.

😍Quando ho sentito per la prima volta la loro vocina (o vociona, nel caso degli adolescenti 😅) ho provato emozioni indescrivibili: felicità, sorpresa, stupore.
Ma la voglia di abbracciarli l’ho dovuta trattenere subito… perché sarebbe bastato poco, e quella gola si sarebbe chiusa di nuovo.
La voce sarebbe scomparsa.
La paura di non essere all’altezza sarebbe tornata in un istante.

🧒👧”Gli altri pensano che io non voglia parlare, o che sia timido,
ma io dentro urlo.
Ogni volta che qualcuno mi chiede qualcosa e non riesco a rispondere,
mi sento più piccolo, come se stessi deludendo tutti.
Poi torno a casa… e parlo, parlo tanto…
perché lì mi sento al sicuro.”

Vuoi approfondire questo tema così importante con degli specialisti del settore?

Ti aspettiamo all’evento formativo dedicato al Mutismo Selettivo 👇

📍 Sestu (CA)
📅 sabato 25 ottobre, dalle ore 10:00
📌 Via Cremona, 24 — Centro Studi Facta et Verba

🆓 Partecipazione ogratuita
⚠️ Prenotazione obbligatoria (posti posti ancora disponibili)

Per iscrizioni:
➡️ Segui il QR code sulla locandina

Manca poco💪 per il percorso formativo sul   “Imparare a Studiare con mamma e papà”con Giovanni Scarselletta e Marina Des...
08/10/2025

Manca poco💪 per il percorso formativo sul

“Imparare a Studiare con mamma e papà”
con Giovanni Scarselletta e Marina Dessì

📅 Quando:
• 11 e 18 ottobre
• 1 e 8 novembre
⏰ Sabato dalle 15:00 alle 19:00
📍 Sestu, via Cremona 24

⚠️Ultimi posti disponibili 😊

📞 Info e prenotazioni:
☎️ 349 7880929
📥 factaetverba@tiscali.it



Giovanni Scarselletta Marina CongiaDott. Serra Daniele PsicologoSara ContiniCarla PetroniGiovanna MurruDott.ssa Sara Contini PedagogistaAlessia SerrauMari DessìValeria SotgiuDonatella RossiSamuela SeddaFrancesco CossuDott.ssa Alessia Serrau LogopedistaMaura BagnoneFederica VicinanzaRiccardo Rocca

👨🏻‍🔬Oggi vi voglio presentare  Francesco Cossu, il nostro docente di matematica, fisica e chimica, ma anche tutor del do...
08/10/2025

👨🏻‍🔬Oggi vi voglio presentare Francesco Cossu, il nostro docente di matematica, fisica e chimica, ma anche tutor del doposcuola specialistico per , con noi ormai da quattro anni.

😍Francesco è un serio, affidabile e appassionato. I ragazzi lo adorano e sanno che possono sempre contare su di lui. Ogni giorno arriva da con un’energia e una dedizione che lo contraddistinguono, portando con sé non solo , ma anche spirito di collaborazione e grande umanità.

🧸🤟È l’orsacchiotto metallaro più affettuoso e paziente che abbia mai conosciuto: dietro la sua caratteristica t-shirt da rocker si nasconde un cuore grande e una straordinaria capacità di entrare in sintonia con gli studenti e con i suoi colleghi.

🧪Grazie a lui, persino la chimica è diventata una materia amata. Con i suoi laboratori esperienziali, il camice bianco, ampolle e provette ha saputo incuriosire perfino i colleghi di indirizzo più umanistico! ( A proposito a breve proporremo uno dei suoi divertentissimi laboratori di chimica rivolti ai bambini 😜)

Con il suo e la sua , Francesco aiuta i ragazzi non solo a recuperare le carenze in , e , ma anche a ricostruire la loro .

E sì, che sia un “rockettaro” è evidente, e forse è proprio questo suo spirito libero, un po’ ribelle ma profondamente autentico, che lo rende un punto di riferimento per tutti noi.

Grazie, Francesco, per la tua professionalità, passione e umanità. Sono felice e orgogliosa che tu faccia parte del nostro team 💪❤️

Indirizzo

Via Cremona 24 Sestu
Sestu
09028

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 20:00
Martedì 15:00 - 20:00
Mercoledì 15:00 - 20:00
Giovedì 15:00 - 20:00
Venerdì 15:00 - 20:00

Telefono

+393497880929

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