Seduta sotto il Ginkgo

Seduta sotto il Ginkgo Dal 2000 sono Reiki Master.

Ho studiato varie discipline che pongono l'accento sul benessere della persona nella sua totalità e questa conoscenza cerco di metterla a disposizione di chi vuole conoscersi più profondamente e riscoprire sé stesso.

13/11/2025

«Togliete i libri alle donne: torneranno a far figli!» lo ha detto questo signore qui. Ieri ho letto questo articolo che mi ha fatto rabbrividire, anzi rabbrividire è dir poco!

Sentite cosa sostiene Camillo Langone, che tra parentesi è anche un famoso scrittore italiano: «La Harvard Kennedy School ha messo nero su bianco che le donne con più educazione e più competenze sono più facilmente nubili rispetto a donne che non dispongono di quella educazione e di quelle competenze. Più istruzione femminile si traduce in «meno famiglie e meno figli». Quindi, a detta di questo luminare, la soluzione è semplicissima: «se vogliamo riaprire qualche reparto maternità, bisognerà risolversi a chiudere qualche facoltà.»

Detta in parole povere le donne devono restare ignoranti. Non bisogna farle studiare! Ecco, io mi domando: ma chi diavolo si crede di essere questo tizio? E sì, ancora oggi, ad alcuni spaventa vedere una donna che ha cultura. Tantissime volte nel corso degli anni ho dovuto difendermi dagli attacchi di chi mi criticava non per il contenuto dei miei post e dei miei libri, ma per il solo fatto che li avessi scritti! Perché non «dovevo scrivere certe cose» o trattare certi argomenti. Nella storia c'è sempre stato qualcuno che si è sentito in diritto di dire a noi donne cosa potevano o non potevano fare!

Ed ecco cosa vorrei dire a tutte le giovani di oggi e di ieri: non permettete a nessuno di zittirvi. Leggete! Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, leggere è ancora la più sovversiva. Una donna che legge non puoi gestirla, zittirla, metterla in un angolo. Farla tacere. Una donna che legge non si accontenta ma «cerca». Sa che il suo valore non risiede nell'aspetto ma nella tenacia del cuore.

Le donne che leggono sono «come uragani. Non si fermano davanti a nulla.» Non puoi ingabbiarle in un ruolo: sanno che essere mamma, moglie, compagna, ballerina, dottoressa, poeta, giornalista, casalinga, «scrittora», non sopporta il verbo «devi» ma è una scelta. Leggere deriva dal latino «lego» e significa questo: scegliere. Ed è solo a questo che servono le parole: a scegliere e a scegliersi.

Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X

13/11/2025

LAVORO SU DI SÉ E SENSO DI COLPA
di Salvatore Brizzi

Dopo aver scritto un articolo per chiarire il primo dei fraintendimenti che si possono verificare all’interno d’un percorso di crescita interiore (Lavoro su di sé e repressione) oggi voglio portare chiarezza in merito al secondo grande malinteso: il lavoro su di sé fa aumentare il senso di colpa.

Una persona dice: «Brizzi, quando non riesco a fare gli esercizi di presenza come li descrivi tu, provo senso di colpa, perché penso: non mi impegno abbastanza. Quando vorrei perdonare e non ci riesco, quando vorrei smettere di giudicare e non ci riesco… provo senso di colpa».

Un’altra persona: «Brizzi, ieri ho litigato con un ragazzino perché ha attraversato di corsa la strada per prendere l’autobus, e io a momenti lo prendo sotto con la mia macchina. Dopo mesi di auto-osservazione… mi è uscita fuori una rabbia incontenibile. Per fortuna, me ne sono reso conto subito e l’ho gestita piuttosto bene, ma nelle ore successive ho provato sia senso di colpa che disistima di me: “Come faccio ad essere ancora a questo punto!?” mi chiedevo».

Nel corretto lavoro su di sé, l’AUTO-OSSERVAZIONE va condotta in SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO.

In questo caso, l’incomprensione nasce dal fatto che le persone credono di non dover provare emozioni negative o di non dover giudicare le altre persone, poiché in un percorso spirituale bisogna essere più buoni! Negli anni, ci siamo accorti che i partecipanti quando giungono ai corsi sono già in possesso di questa convinzione ben radicata dentro di loro, poiché giudizio, rabbia e paura non sono socialmente accettate.

Spiritualità = buonismo è un’equazione che si verifica automaticamente dentro la maggioranza delle persone. E questo accade indipendentemente dal fatto che seguano o meno un percorso spirituale. È un condizionamento sociale, non spirituale.

Io non so cosa intendiate per “percorso spirituale”, ma posso dirvi che nel lavoro su di sé non bisogna essere buoni; basta essere così come siamo, anche perché è sempre Dio che si muove attraverso di noi, essendo Egli la sostanza di tutte le cose. Ma questo è un altro discorso.

Il punto essenziale da comprendere è che la SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO non riguarda il nostro giudizio verso gli altri, bensì verso noi stessi: dobbiamo sospendere il giudizio verso noi stessi, ossia il giudizio verso il fatto che “ancora” giudichiamo, ci lamentiamo e ci arrabbiamo con le persone.

E se ci giudichiamo perché ancora ci giudichiamo, beh… ancora una volta… sospendiamo il giudizio! Non accadrà da un giorno all’altro, ma vi assicuro che alla fine accadrà: vedremo le persone all’esterno di noi, così come noi stessi, con la stessa neutralità d’un etologo che studia i comportamenti d’una specie animale e con la stessa compassione con cui ci osservano Gesù e Buddha.

Finché non comprendiamo CON IL CUORE E CON LA MENTE che andiamo bene così come siamo, il nostro LAVORO non sarà nemmeno iniziato.

Non sto scherzando.

Non si può muovere il primo passo sul sentiero pensando: “Io non vado bene” “Ciò che provo è sbagliato” “Sono proprio una m***a! Non dovrei pensare queste cose degli altri” ecc. ecc.

Il vostro Scarasaggio sospeso

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

11/11/2025

Il cuore non è solo una p***a che fa scorrere il sangue.
È il centro dell’amore, della connessione e del sentire l’altro.
Quando soffre, spesso ci parla di una separazione non guarita.
Guarire il cuore significa imparare ad amare senza dipendere, donare senza aspettarsi nulla in cambio.

💓

Secondo la Medicina Integrativa Unificante, il cuore è il centro dell’amore e delle relazioni più intime: partner, figli, genitori, animali domestici, amici del cuore, amanti.

Quando si manifesta un disturbo o una patologia cardiaca, spesso in profondità è attivo un conflitto di separazione: la perdita o l’allontanamento da qualcuno che sentiamo di amare profondamente.

“Mi fa male il cuore”…
“Ho il cuore a pezzi”…
Sono espressioni che usiamo quando viviamo il dolore della separazione.

Chi non ha mai sentito quel vuoto nel petto dopo un lutto o una rottura affettiva?

La medicina convenzionale vede nel cuore una “p***a” che regola la circolazione, ma oggi anche la scienza riconosce il legame tra emozioni e salute cardiaca: un esempio è la cosiddetta sindrome da cuore infranto (tako-tsubo): una cardiomiopatia da stress che nasce da un intenso dolore affettivo.

👉 Il conflitto psicologico alla base delle malattie del cuore blocca il normale flusso di vitalità e crea tensione fisica ed emotiva con i primi campanelli d’allarme: ansia, agitazione, palpitazioni, dolore toracico, difficoltà a calmarsi o concentrarsi.

💗 L’esame da superare?
Imparare a liberarsi dalla dipendenza emotiva e a vivere un amore più puro e maturo: non aspettarsi di essere amati, ma diventare noi stessi una fonte di amore.
Il vero amore è donare, non pretendere. È dare calore, presenza e pace a chi ci circonda.

Possa l’amore guidare ogni tuo passo. 🌸

https://it.naderbutto.com

09/11/2025

"Maestro, ma non temete il fuoco che brucerà le vostre carni?"
“Si, Sagredo, ho paura; il mio corpo ha paura,"... riflette il condannato "ma io so che non morirò... quando il mio corpo fisico morirà, io sarò lì; vedrò cadere il mio corpo, vedrò i volti trionfanti, attoniti e sgomenti dei miei persecutori...
Malgrado le parole del maestro, il volto del giovane è triste e sconsolato: "Se io non vi avessi avvertito... dell'arresto di vostra figlia e della vostra amata, voi non sareste tornato a Venezia..." afferma, quasi per rimproverarsi. "Sarei tornato comunque, prima o poi. Si, la loro morte fu un segnale per me..." continua Bruno con lo sguardo rivolto verso l'infinito.
“Quanto teneramente e voluttuosamente ho amato quella donna...
L'amore, Sagredo, è la forza più grande della Natura... è Vita, fusione dei corpi degli amanti... Avvicinarmi a lei era sentire l'infinita dolcezza di Casa, del vero mondo, la dolce tenerezza che solo una donna intelligente e profonda sa dare e ricevere... Quanta illusione, quanta ignoranza... L'uomo non è cattivo, Sagredo, è solo infelice... è la sua piccola mente la causa della sua infelicità... Si, sapevo che erano state prese e anche della loro condanna. La tua è stata solo una triste conferma... Quando il mio corpo brucerà, io sarò libero Sagredo, libero di ricongiungermi a loro, abbracciarle... Non ti crucciare, amico mio... Questo era il nostro destino, comune a tutti coloro che cercano la verità, bandita da un mondo che si regge sulla menzogna... Verrà un giorno, Sagredo, che l'uomo si risveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... L'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo." Si volta e guarda il suo allievo quasi raggiante: "Lo ha previsto da tempo immemorabile la Vita..." "Maestro, ma perché questo destino crudele? Chi può aver voluto tutto questo?" "Io stesso, Sagredo, ben prima di nascere in questa dimensione. La morte ignea del corpo fisico è una purificazione profonda, è il battesimo del fuoco. In tanti abbiamo scelto questa morte, non solo come esempio ad un'umanità ottusa, meschina e crudele, ma anche per adempiere il compito che la Vita ci ha assegnato e che abbiamo accettato di buon grado... per Amore... In fondo, anche se in modo inconsapevole, la Chiesa sta compiendo la nostra volontà". "Ma allora... il cardinale Bellarmino esegue la nostra volontà?" "Bellarmino ora esegue la volontà della Chiesa, volta a conservare il potere; esegue però anche la Volontà vera, quella di una morte illustre che lasci traccia nella storia. Anche gli uomini di chiesa sono parte dell'Uno: la mia morte servirà per mostrare il vero potere, quello occulto, che si muove dietro tutte le chiese e tutti i poteri del mondo. In questo mondo illusorio, ove menzogna, bontà ipocrita e paura dominano, una morte illustre è più efficace di un'intera vita. Le umane genti la ricordano. L'uomo che infligge morte è colui che più la teme; è un paradosso, ma chi procura la morte, cerca disperatamente di comprenderla, di penetrare la mente di Dio." "Bellarmino quindi... anche lui, è alla ricerca di Dio?" "Certo, anche Bellarmino è un fratello." "Maestro, ma perché tutto questo, perché tutta questa sofferenza, queste atrocità, ingiustizie, dolori: fratelli che uccidono loro fratelli! Come può Bellarmino firmare ad animo leggero la sentenza della vostra morte?" "Non lo ha fatto ad animo leggero, Sagredo. È stata per lui una decisione sofferta e penosa, ma non poteva fare altrimenti; avrebbe dovuto rinunciare all'abito che porta e ai credi che predica. Egli non ha coscienza, non sente l'unità dell'infinito universo, non sa che la sua azione di oggi avrà per lui una reazione, in altra sua vita futura; questo vale anche per me e tutti coloro che hanno cercato invano di risvegliare l'umanità dall'inganno. La terra è una dura scuola: ogni opera lascia una traccia, perché la giustizia vera esiste, figliuolo, anche se in questo mondo non appare." "La giustizia vera vuole la vostra morte?" Sagredo è tanto incredulo quanto ammirato della saggezza del suo maestro... "La vogliamo noi stessi, Sagredo, non i nostri corpi transeunti, ma i veri Esseri immortali che siamo.

Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi.

L'Essere non teme la morte, perché sa bene che non esiste. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell'illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco... Siamo figli dell'unico vero sole che illumina i mondi. Il dolore e la sofferenza non c'erano all'inizio della storia, ai tempi dell'antico Egitto che conservava ancora memoria delle gloriose ed immortali origini. Un giorno non lontano, una nuova era giungerà finalmente sulla Terra. La morte non esiste. La miseria, il dolore e le sue tante tragedie, sono il frutto della paura e dell'ignoranza di ciò che è la vera realtà." "Ma quanto tempo ancora sarà necessario?" "Il tempo anche dipende da noi, Sagredo. Il tempo è l'intervallo tra il concepimento di un'idea e la sua manifestazione... L'umanità ha concepito il germe dell'utopia e la gestazione procede verso il suo compimento inevitabile: il secolo passato è una tappa importante, che precede la nascita. Gli Esseri divini vegliano sulla gestazione della terra e alcuni nascono qui per aiutare gli umani a comprendere che la trasformazione dipende anche dal loro risveglio." "Anche voi, maestro, siete sceso qui per questo scopo?" "Anch'io Sagredo, ma non sono il solo. C'è un folto gruppo di Esseri che sono scesi più volte nel corso della storia e si riconoscono nel grande Ermete, Socrate, Pitagora, Platone, Empedocle... In questo secolo, Leonardo, Michelangelo, Shakespeare, Campanella, nomi noti, ma anche gente umile, semplici guaritrici, molte delle quali finite sul rogo..." Giordano è commosso al ricordo dei tanti che l'hanno preceduto sulla via del patibolo. Sagredo è profondamente colpito; è divenuto partecipe di una verità finora a lui sconosciuta. Giordano continua: "È il battesimo del fuoco che serve a trasmutare il corpo fisico e a manifestare i veri Esseri. La loro rivelazione ormai è inevitabile. Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare arti e scienze, porre i semi della nuova cultura che fiorirà inattesa, improvvisa, proprio quando il potere si illuderà di aver vinto." Rumori di fondo fanno intendere che la visita deve volgere al termine. Il respiro di Sagredo si fa affannoso... "Maestro, come posso ritrovarvi?" "Guarda dentro di te, Sagredo, ascolta la tua voce interiore e ricorda che l'unico vero maestro è l'Essere che sussurra al tuo interno. Ascoltala: è la verità ed è dentro di te. Sei divino, non lo dimenticare mai." Giordano e Sagredo si alzano e si salutano, entrambi commossi. "Non ci stiamo separando Sagredo, la separazione non esiste. Siamo tutti Uno, in eterno contatto con l'Anima Unica...”

Giuliana Conforto
“La futura scienza di Giordano Bruno"

05/10/2025
26/08/2025

A settembre si ricomincia a parlare di REIKI !!!!
Ecco le date:
Mercoledì 10-9 h.16 1°turno riunione e scambio trattamenti
Mercoledì 10-9 h 20 2° turno riunione e scambio trattamenti
(Gli incontri sono gratuiti per tutti i reikisti.)

Sabato 27 e domenica 28-9 dalle ore 9 alle 17
Seminario Reiki 1° livello

Le attività si svolgono a Preganziol (TV)
Per informazioni e iscrizioni
328 196 0122

Send a message to learn more

26/08/2025

Se vi piace potete votare. grazie

Vota l'opera in gara nel Concorso Nazionale di Poesia "Dantebus" - VIII Edizione

18/08/2025

Lasciami

Lascia che io gridi contro le ingiustizie
perché quello che vedo mi ferisce.
Lascia che io sfoghi tutta la mia rabbia
perché sembra che il mondo sia impazzito.
Lascia che pianga e mi disperi,
lasciami a terra stanco, solo, senza via d 'uscita.
Finché quando vedrai che più non so rialzarmi,
ti prego
con dolcezza sollevami dal fango,
sorridimi e perdona tutta la mia arroganza,
mostrami, comprensivo, un'altra aurora.
Così potrò avanzare,
la tua certezza in petto,
con passo più sicuro lungo la mia strada.

A.R. Tutti i diritti riservati

Senti la necessità di un momento tutto per te, per rilassarti, ritrovare il tuo centro, risentire il collegamento con il...
28/07/2025

Senti la necessità di un momento tutto per te, per rilassarti, ritrovare il tuo centro, risentire il collegamento con il tuo IO interiore, scrutare con dolcezza le cause dei tuoi disturbi?
Regalati un trattamento REIKI per conoscere personalmente questa meravigliosa tecnica.
Informazioni: Alessandra 328 196 0122

21/06/2025

Potrei vivere arrabbiata con la vita,
per ciò che mi è toccato vivere.

Potrei serbare rancore fino alla fine,
per le volte in cui mi hanno ferita
senza che lo meritassi.

Ma vivere così... è forse vivere?

Io ho deciso di accettare ciò che non posso cambiare.
E ringrazio la vita per ogni lezione
e per tutto il bene.

Ho deciso, dal profondo del mio cuore, di perdonare
per non portare il risentimento con me
per tutta la vita.

Ho deciso di dimenticare per poter andare avanti.

Perdonare me stessa
e non aspettare scuse
che per me ormai non erano più necessarie.

Ho deciso di guarire dentro
per poter vivere.

Crediti all’autore.

27/05/2025

Ed anche il corso di meditazioni guidate(seconda parte) è partito !

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