Psicologa marconi dott.ssa Laura Cascio Gioia

12/11/2025

07/09/2025

07/09/2025

Se oggi ti senti giù ricordati che i tuoi pensieri non sono fatti né sentenze ma influenzeranno il tuo umore ma la buona notizia è che puoi decidere tu a cosa e in che modo pensare.
Se ti senti sopraffattə dai pensieri e non riesci a regolare le tue emozioni
Puoi contattarmi. Ne parleremo insieme e ti aiuterò a fare chiarezza e ad uscire dal loop.
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22/06/2025

Oggi ho visto un box domande pensieri di una collega su instagram in cui una sua follower criticava un'altra follower sostenendo che dodici anni di terapia fossero un fallimento terapeutico. Ora senza entrare nel merito nè per quanto riguarda la follower nè, tantomeno la collega, vi condivido quì il mio (e non solo) pensiero che peraltro ha basi scientifiche:
chi può giudicare se uno, dodici o venti anni di terapia siano troppi o pochi per una persona? Magari una persona mentre è in terapia si trova ancora immersa nello stesso ambiente che ha favorito dal pv relazionale l'insorgenza del trauma oppure potrebbe trattarsi di un trauma cumulativo dello sviluppo(creerò un altro post su questo tema) il che renderebbe tutto molto più complesso oppure la persona ha poche risorse non solo interiori ma anche sociali, economiche, culturali, ambientali e relazionali perchè non è stata messa in condizione di acquisirle(relazioni disfunzionali con i caregiver, staus socioeconomico basso, timidezza e mancanza di guide costanti, trascuratezza emotiva ecc) e non è per lei così facile costruirle per alcuni dei fattori sopraelencati ma anche per altri fattori da lei indipendenti, tutto ciò influenza anche la relazione terapeutica come tutte le relazioni. Inoltre dipende anche dal tipo di terapia, esistono terapie per definizione più lunghe ciò perchè quel tipo di approccio terapeutico è stato pensato per analizzare a fondo le cause della sofferenza e lasciare alla persona il suo tempo soggettivo che le serve per elaborare nuove prospettive, con l'aiuto del/la terapeuta, cambiare(se vuole) approccio alla vita, alle relazioni, alle situazioni.
Infine penso che ognuno abbia i propri personalissimi tempi di rielaborazione e guarigione e che sia alquanto riduttivo giudicare dall'esterno.

Cosa ne pensi? Se vuoi fammelo sapere nei commenti

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Dott.ssa Laura Cascio Gioia Psicologa

20/06/2025

Molto spesso i pazienti che si rivolgono a noi, sono pazienti che hanno subito un trauma che considerano più o meno grave ( c'è una buona quota di soggettività in questo),pertanto la prima cosa da fare è creare una relazione con lə pazientə che percepisca come sicura, non giudicante e che non miri ad eliminare subito il sintomo ma a comprendere le cause per cui si sia presentato proprio quel tipo di sintomo, quale sia la sua funzione per la sopravvivenza del paziente in un determinato periodo (ovviamente lə pazientə sarà resə protagonista in questo, non deve essere il terapeuta a offrire la spiegazione come una legge).
Se cercheremo subito di modificare il sintomo, questo si inasprirà maggiormente.
Attenderemo quindi che il paziente sia pronto ad una lettura diversa della sua storia personale e lo guideremo con rispetto e delicatezza!
Non puoi insegnare a qualcuno a nuotare mentre sta annegando, all'inizio e per un tempo soggettivo da persona a persona, serve la scialuppa!
Psicologa Marconi Roma via Tirone 11, dott.ssa Laura Cascio Gioia
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13/11/2024

Questo post è per te se sei abituatə a metterti sempre al secondo posto, cercando sempre di fare felici gli altri, accettando le loro scelte, i loro bisogni e desideri incondizionatamente, per paura di ferirli, oppure di perderli.
Se ti succede questo probabilmente sei statə unə bambinə che non si è sentitə ascoltatə, i cui bisogni venivano ignorati o peggio ancora repressi e ha imparato che non è possibile essere se stessi senza perdere qualcuno. Hai sviluppato in sintesi quello che Winnicott definisce "falso sé". Ma quanto ti costa tutto questo?
Inoltre ricorda che se non fai attenzione a ciò che tolleri stai insegnando agli altri come vuoi che ti trattino, per cui se aspetti che l'altro comprenda come ti faccia sentire senza però comunicarlo apertamente in modo assertivo e ponendo dei confini sani tra te e l'altro, e/o facendo comprendere quali sono i valori fondamentali sui quali per te si basa la relazione, stai lasciando che l'altrə ti manipoli a suo favore.
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10/10/2024

L'ansia è un insieme di complesse reazioni fisiologiche, comportamentali ed emotive che si attivano in presenza di un pericolo reale o percepito.
Perciò è importante indagare le cause dell'ansia: ti stai rispettando abbastanza? Ti prendi cura di te? Fai le tue scelte in autonomia o ti senti costrettə? Sai comunicare in modo assertivo? Riesci a porre dei confini tra te e l'altrə?

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