27/03/2021
Nel complesso ma affascinante sistema neuro-endocrino, composto da sostanze rilascianti, inibenti, stimolanti, recettori e tanto altro, merita sicuramente una menzione speciale un ormone che gestisce gran parte del lavoro metabolico durante l'attività fisica, il Cortisolo, secreto dalle ghiandole surrenali.
Le ghiandole surrenali sono composte da due gruppi di cellule diversi, una parte corticale che secerne proprio cortisolo, l'aldosterone, mineralcorticoide fondamentale nella regolazione della volemia, ed ormoni di origine sessuale come, ad esempio, parte del testosterone. La midollare, invece, inglobata all'interno della corticale, secerne le catecolamine.
La via di rilascio del cortisolo è sotto l'azione dell'asse HPA, iniziando quindi a livello ipotalamico: questa importantissima ghiandola neuro-endocrina è il centro di comando del rilascio di molti ormoni con secrezione endogena nel nostro corpo: l'ipotalamo riceve informazioni sui livelli di cortisolo presenti nel sistema e, all'occorrenza, attraverso un meccanismo a feedback negativo, aumenta o diminuisce il rilascio di un neurotrasmettitore, la transcortina (CTH), la quale va a stimolare l'adenoipofisi per produrre l'ormone ACTH (Adenocorticotropo).
L'ACTH produce sul nostro organismo numerosi effetti: a breve termine aumenta l'ingresso di colesterolo intramitocondriale, a medio termine aumenta la produzione di lipoprotein, fondamentali per il trasporto di sostanze nel circolo empatico e, solo a lungo termine, attraverso un effetto diretto sulle cellule bersaglio del surrene, si occupa di modificare la trascrizione e traduzione genica delle cellule comportando un aumento della secrezione di cortisolo. Tale processo si sviluppa prevalentemente attraverso delle vie di secondo messaggero, essendo l'ACTH un ormone peptidico che viaggia disciolto nel plasma, senza legami con proteine trasportatrici e con recettori trasnmembrana, instaurando una serie di reazioni chimiche a cascata che portano alla produzione di AMPciclico, con il complesso ormone-recettore che viaggiano assieme nel nucleo della cellula per portare alla modifica della sintesi proteica ed al cambiamento strutturale delle cellule bersaglio. È importante dire, inoltre, che il precursore dell'ACTH é una glicoproteina chiamata ProOppioMelamoCortina (POMC) la quale, oltre a concorrere all secrezione di quest 'ultimo, è precursore di altri due importantissimi ormoni: l' ormone alfa melamo-stimolante (il quale aumenta il grado d'appetito e la necessità di cibo) e le beta-endorfine (sostanze che permettono la soppressione della sensazione dolorifica nel nostro corpo quando siamo sotto stress fisico e metabolico). Possiamo notare come, le caratteristiche di questi due ormoni, sono molto correlate a quelle del cortisolo.
Terminata questa attenta ma doverosa analisi preliminare, si può passare al pezzo forte dell'articolo. Il Cortisolo, una volta secreto, viene trasportato nel sangue dalla transcortina vista la sua origine steroidea che non gli permette di essere trasportato disciolto nel plasma ed inizia ad agire su una serie di tessuto bersaglio, presentando un gran numero di funzioni specifiche. Innanzitutto, agisce sul sistema immunitario avendo azione immunosuppressiva ed antinfiammatoria; sul fegato aumentando la gluconeogenesi, processo anabolico che prevede la formazione di nuovo glucosio a partire dagli amminoacidi di origine glucidica; sul muscolo scheletrico aumentando la degradazione proteica e la perdita, quindi, di massa muscolare (solo quando l'azione dello stesso è però fortemente potenziata da altri fattori) e sul tessuto adiposo aumentando la lipolisi, processo catabolico del metabolismo intermedio lipidico che prevede la distruzione dei grassi d'accumulo per aumentare gli acidi grassi liberi in circolo. Appartenendo all'insieme di ormoni del sistema "Combatti o Fuggi", entra in circolo quando aumenta l'azione del SNA simpatico ed ha un'importante azione permissiva sulle catecolamine, aumentando la loro potenza vacosostrittrice, sul glucagone, potenziando l'aumento dei livelli di glicemia nel sangue, mentre antagonizza l'azione dell'insulina, essendo inoltre responsabile della diminuzione della captazione di glucosio da parte dei tessuti insulino-dipendenti. È considerabile, quindi, un ormone DIABETOGENO al pari di GH, ormoni tiroidei e catecolamine.
Tra le altri importanti azioni del cortisolo annoveriamo un aumento della clarence renale rendendo negativo il bilancio del calcio, una diminuzione della sintesi ossea e dei tessuti molli vista la diminuzione di fibre collagene ed osteoblasti che comporta, un aumento delle funzioni cerebrali migliorando la memoria, aumentando il grado di attenzione (arousal cronico), l'adattamento allo stress, diminuendo i livelli di serotonina e riducendo la sensibilità al dolore.
Il Cortisolo può essere regolato non solo dall'asse HPA, bensì anche dal ritmo circadiano. Vi sono diversi picchi di secrezione nel corso delle 24h ma il più marcato è quello che si manifesta nelle prime ore del mattino prima del risveglio ( tra le 06.00 e le 09.00 con picco intorno alle 07.00), motivo per il quale è consigliato allenarsi nelle prime ore del mattino per soggetti che intendono perdere peso, proprio per questa ipersecrezione di cortisolo, tra i tanti i fattori.
Spesso, il cortisolo è somministrato dall'esterno sottoforma di cortisone. Inizialmente la risposta dell'organismo è positiva in quanto, essendo un antinfiammatorio, la problematica rientra ed persistente dolore tende a svanire ma, a lungo termine, esso può avere un effetto catastrofico in quanto, gli alti livelli di cortisolo esogeno comportando una soppressione del meccanismo a feedback negativo che non funzionerà bene, in quanto l'ipotalamo leggerà buoni livelli di cortisolo in circolo e diminuirà la secrezione di CTH, portando ad una situazione di ipocortisolismo che potrebbe portare ad effetti catastrofici per l'organismo. Si consiglia quindi, in caso di infiammazione, di utilizzare farmaci infoammatori non steroidi (FANS) non invasivi.
La situazione diametralmente opposta alla precedente, ovvero l'ipercortisolismo, si verifica invece quando nell'asse HPA altre cellule, in genere delle immunoglobuline, si mettono a produrre ormoni specifici al posto della ghiandola di riferimento. Possiamo avere quindi una condizione di ipersecrezione primaria o secondaria.
L'ipersecrezione é primaria quando vi è una stimolazione ipotalamica non dovuta all'ipotalamo ma proprio alle immunoglobuline. In questo caso, il feedback negativo è completamente disattivato ed i livelli di CRH, ACTH e Cortisolo restano alti.
L'ipersecrezione é invece secondaria quando la stimolazione è adenoipofisiaria o surrenale, non condotta da queste due ghiandole ma proprio dalle immunoglobuline che iniziano a secernere rispettivamente ACTH e Cortisolo al loro posto. Nel primo caso, il feedback negativo della via funzionerà solo a livello ipotalamico mantenendo bassi i livelli di CRH ma quelli di ACTH e Cortisolo rimarranno alti. Nel secondo, invece, il meccanismo a feedback produrrà il proprio effetto inibente sia su CRH che ACTH, i cui livelli rimarranno bassi, ma non sul cortisolo, il quale verrà ipersecreto dalle surrenali.