Stefano Cosi

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Il viaggio alla riscoperta di sé non serve a mettersi "comodi" nella vita: è anzi un percorso impegnativo che porta alla pace con noi stessi e ci insegna a mettere il nostro cuore al servizio del prossimo.

10/04/2025
Dedicato a chi ha bisogno di ritrovare il sorriso 😊
10/04/2025

Dedicato a chi ha bisogno di ritrovare il sorriso 😊

Preferisci avere ragione o essere in pace?Ognuno di noi vive in un mondo tutto suo, convinto delle proprie verità, ma le...
12/12/2024

Preferisci avere ragione o essere in pace?
Ognuno di noi vive in un mondo tutto suo, convinto delle proprie verità, ma le nostre verità sono solo percezioni, spesso molto limitate e queste ultime dipendono dalle nostre memorie, che a loro volta dipendono da moltissimi condizionamenti. Con tutto questo, costruiamo il nostro mondo di verità.
Nelle relazioni umane , normalmente si pretende di fare valere le proprie verità senza immaginare che ciò che è vero per sé può essere differente da come viene percepito da un amico, un'amica, un compagno, una compagna, un collega, un figlio un genitore...
E questa differenza di percezione causa spesso conflitti violenti quando non viene mai messo in dubbio il proprio punto di vista, considerandolo l'unico giusto.
Due persone che si vogliono bene possono ad un certo punto bloccarsi in un conflitto tra le proprie verità e trasformarsi in nemici senza conoscerne il motivo reale.
Non avere dubbi però è un bisogno molto pericoloso, quando sul proprio altare della giustizia si giudicano e si sacrificano persone, amici, amiche, mariti, mogli, figli... pur di non vedere una realtà diversa dalla propria, una realtà spesso impossibile da accettare perché potrebbe dover richiedere un confronto tra parti ferite ma emotivamente bloccate da un bisogno di rivalsa.
Troppo spesso al timone della vita, si trovano emozioni negative che decidono il destino delle vite umane, portandole sui sentieri più bui dell'anima, lontano dai sentimenti del cuore, un cuore ferito che per paura di soffrire, non vogliamo più ascoltare ma che, nonostante la fatica e la sofferenza, non smette mai di comunicare il suo bisogno di pace.
Al timone dovrebbe esserci lui.
La vita è un dono, siamo grati, non sprechiamolo.

A volte serve fermarsi un po'!
03/08/2021

A volte serve fermarsi un po'!

Oltre il patto dei bisogni per superare i conflitti nelle relazioni umane.Nella maggior parte dei casi, non si è consape...
01/12/2020

Oltre il patto dei bisogni per superare i conflitti nelle relazioni umane.

Nella maggior parte dei casi, non si è consapevoli di tutti i motivi che ci legano nelle relazioni di amicizia, affettive o anche di lavoro, e sottolineo la parola "tutti" perché apparentemente pensiamo di conoscere i motivi che ci spingono a stabilire una relazione.
A causa del vissuto individuale, ogni essere umano porta con sé una specifica mappa dei bisogni che lo guida "istintivamente" e non sempre consapevolmente, all'appagamento di essi, spesso proprio attraverso i legami relazionali.
La mappa dei bisogni stabilisce a quale livello è impostata la relazione e va da sé che nel proprio vissuto personale, ciò che è stato percepito come una mancanza (spesso in modo traumatico), diventa una necessità prioritaria.
Inconsapevolmente, queste necessità diventano aspettative, cioè strategie comportamentali inconscie che stabiliscono la qualità dei legami relazionali.
Il conflitto che mette in crisi una relazione di coppia ad esempio, spesso è motivato da aspettative inconscie differenti delle parti.
Il vissuto individuale guida le persone spesso in modo infantile ed egoistico a cercare di ottenere dalla relazione, ciò che rappresenta la sicurezza della propria zona di comfort, e quando non vi riesce, si attiva il conflitto.
Un percorso di crescita personale aiuta la persona bloccata nel conflitto relazionale a diventare consapevole della propria "mappa dei bisogni" e quindi del proprio patto di relazione con il mondo, per andare oltre, verso la comprensione migliore di sé e degli altri, per passare dalla competizione alla cooperazione, per la migliore realizzazione della persona adulta.

Lo sguardo sul mondo     Il nostro mondo interiore, le nostre emozioni, le nostre convinzioni, proiettano il modo in cui...
10/02/2019

Lo sguardo sul mondo

Il nostro mondo interiore, le nostre emozioni, le nostre convinzioni, proiettano il modo in cui vediamo il "nostro" mondo esteriore e spesso, quello che vediamo genera tensione e sofferenza... ..e disturbi visivi.

Senza esserne consapevoli, siamo intrappolati nel modo in cui guardiamo il mondo e il modo in cui guardiamo il mondo é intrappolato nelle tensioni del nostro sguardo...
In un solo sguardo c'è un intero mondo.

Imparare ad ascoltare e percepire quelle tensioni può parlarci di noi, delle nostre emozioni, aspettative e convinzioni, del rapporto che abbiamo con noi stessi e con gli altri e si può iniziare ad imparare con un esercizio semplice ma molto "illuminante".

Questo esercizio ha il potere di metterci in contatto con noi stessi, semplicemente ascoltandoci.
Iniziamo.

Mettiti in un posto tranquillo e togliti gli occhiali.

Inizia ad osservare ciò che ti circonda mentre respiri in modo rilassato con la pancia.....lascia vagare il tuo pensiero per un po'.

Mentre guardi ciò che ti circonda, senza occhiali, inizia ad "sentire" il modo in cui ti sforzi di guardare...

Porta l'attenzione a tutte le tensioni degli occhi e alle sensazioni che senti collegate alle tensioni...

Ascolta come ti fanno sentire quelle tensioni...

Quali emozioni affiorano...

Quali storie sono nascoste dietro quelle emozioni...

Permettiti di accettare i messaggi che arrivano, accoglili con onestà, senza proteggerti... lascia scorrere cio che viene a galla.

Prenditi il tuo tempo e se il respiro si blocca, riprendi a respirare con la pancia e lascia andare...

Goditi il tuo film con calma, mentre passi in rassegna tutte le tensioni che puoi percepire e ascolti il contenuto di ognuna di esse... respirandole.

Molto imparerai di te osservando.

Ricorda, tu non sei le tue tensioni e il passato puoi lasciarlo andare.
Pian piano ti accorgerai di quanto è illuminante allenarsi a riscoprire un nuovo Sé.
E se non ce la fai da solo, chiedi aiuto.
Buon lavoro

"Non doveva farmi questo!"Alcune persone, alcune situazioni, hanno letteralmente il potere di sgretolarci... in realtà s...
04/02/2019

"Non doveva farmi questo!"

Alcune persone, alcune situazioni, hanno letteralmente il potere di sgretolarci... in realtà sono le nostre paure che hanno il potere di sgretolarci, anzi hanno il potere di sgretolare il nostro bisogno di sicurezza, il bisogno di ricevere consenso dall’esterno.
Faccio un esempio (ma ce ne sono tanti altri possibili).
Hai paura di qualcosa nel tuo mondo? Il tuo inconscio ti proteggerà dalla tua paura facendoti evitare tutte quelle situazioni che ti spaventano...anche se la tua è la paura di un bambino, cioè frutto di un'esperienza infantile.
E' anche così che limitiamo la nostra possibilità di vivere pienamente, dando retta ad alcune esperienze in cui ci siamo sentiti inadeguati o indesiderati, perché magari lo eravamo davvero (in alcune esperienze).
Il nostro inconscio è un guardiano potente che, però, pecca di eccesso di zelo e non ci lascia liberi di "aggiornare" il database delle situazioni che "realmente" non possiamo gestire!
Così (e in molti altri modi) si costruisce un sistema di convinzioni limitanti, che dà forma alla nostra realtà. E pensiamo che sia reale.
Una realtà in cui non ci sentiamo liberi di agire senza sentirci inadeguati o sbagliati e che ci obbliga, come soluzione al problema, a trovare situazioni o persone che possano sostituirsi alla nostra incapacità di sentirci al sicuro.
Così costruiamo il nostro fragile castello di dipendenze, la nostra realtà illusoria, insieme ad una serie infinita di accordi e aspettative, che spesso saranno violate da quelle stesse persone che abbiamo accettato nel nostro cerchio esistenziale, e che renderanno la qualità della nostra vita insostenibile.
E solo alla fine, quando tutto diventerà impossibile da gestire e precipiteremo nella confusione totale, forse saremo disposti a cercare di trovare la via d’uscita dal tunnel.
Come? Facendo un percorso di consapevolezza che ci permetterà di scoprire il funzionamento del nostro "software operativo" e di capire quali sono le priorità/bisogni nei quali siamo rimasti bloccati, ma anche quali sono le strategie per potersi liberare da questi "incantesimi di sopravvivenza" e fare emergere gradualmente le nostre risorse, per iniziare a costruire una realtà piena di possibilità di espressione e di realizzazione, in cui il gradimento per noi stessi proviene dal nostro interno, per ciò che siamo e per ciò che facciamo, con noi e con gli altri.

A volte certe situazioni ti mettono k.o. e non hai più voglia di tirarti su. Una delusione, un fallimento, un tradimento...
24/01/2018

A volte certe situazioni ti mettono k.o. e non hai più voglia di tirarti su.
Una delusione, un fallimento, un tradimento, un peso che non sai più sopportare.
Passano ore o giorni ma la voglia di reagire non arriva... L'unica cosa "a fuoco" è la certezza che qualcuno la fuori aveva il potere di metterti k.o.
E quando il tuo mondo ti crolla addosso e non sai cosa resta di te... ..cosa resta di te?

Forse non ci hai mai pensato perché non ti sei mai fermata veramente a pensare "solo" a te, ma sempre a te in funzione di qualcun altro.

Ora magari neanche ti interessa, perché
so che in questo momento non ti stai dando molto valore e non hai nessuna voglia di scoprire te stessa...
Ma col tempo...
Voglio dirti una cosa amica mia: la fuori le persone vanno e vengono, a volte percorriamo un po di strada insieme con qualcuno che ci piace e a volte con qualcuno ci piace un po meno... ma la cosa che importa veramente è scoprire che c'è una persona più importante di tutte con cui percorrere tutta la vita: Tu.
Senza di te infatti, come farai a costruire delle storie vere?
Quando avrai pianto le tue lacrime e quando ti sarai stancata di voler trattenere le tue illusioni... ti lascerai andare e sarai abbastanza stanca da accorgerti finalmente di te, con il Valore della tua fragilità e delle tue paure. Si parte sempre da lì per ricomporre il puzzle.
Come fare a ricomporlo? Semplice, chiedi aiuto a qualcuno che possa aiutarti a capire come fare.
C'è sempre qualcuno giusto, se lo vuoi davvero.
Buon Viaggio, ti auguro ogni bene.
Stefano Cosi
Counseling Olistico, per uno sviluppo consapevole di Sè

IMPARARE A CENTRARSI          Nella vita ho fatto un sacco di scelte sbagliate dettate dalla mia emotività che hanno spe...
01/11/2017

IMPARARE A CENTRARSI
Nella vita ho fatto un sacco di scelte sbagliate dettate dalla mia emotività che hanno spesso coinvolto anche i miei cari.
Trovarsi bloccati in uno stato emotivo negativo significa, sempre, far prendere le decisioni (a volte molto dannose) alle nostre emozioni negative.
Non sempre però si può contare sul supporto costruttivo di un bravo terapeuta o più semplicemente su qualcuno che sappia ascoltarci veramente senza dirci cosa pensa lui o cosa dovremmo fare.
Questo è un semplice esercizio che può essere un allenamento molto valido per imparare ad ascoltarsi e a prendere decisioni.

Esercizio:
Prima di prendere decisioni importanti o prima di fare qualsiasi cosa, prenditi del tempo e chiudi gli occhi.

Inizia a respirare con la pancia in modo da diminuire la tensione e resta focalizzata sul respiro.
Dopo un pò, sposta l'attenzione sul fatto che il mondo non crollerà se ti sottrai per qualche minuto al problema che stai vivendo, ma potrai affrontarlo meglio alla fine dell'esercizio, con la mente più chiara.
Se il problema è causato da una delusione, intesa come un'aspettativa che non si realizza, allora sai che ogni volta che la fuori succede qualcosa che ti delude, dentro di te si produce come per magia, quello stato negativo indesiderato.
Sai anche, però, che hai imparato a vivere emozioni e sentimenti superiori quando ti sei trovata in posti o situazioni che ti hanno fatto santire in pace con te stessa, serena e rilassata, come quando prendi il sole in spiaggia, o come quando passeggi nel tuo posto speciale, immersa nel profumo della natura... o dove solo tu sai... cerca quel tuo posto speciale
Ora assicurati di aver individuato il tuo posto preferito, semplicemente sentendo se stai ricevendo quella sensazione di calma e benessere che proviene dalla zona del cuore... se è così respira questa sensazione ed immergiti in essa... respirala... bene. Ora lasciala fluire e goditela liberamente per tutto il tempo che vuoi, possibilmente per tutta la vita ;)
Questa è una condizione speciale dell'essere e ti appartiene per diritto di nascita... è tua e te la meriti al cento per cento. Stai sperimentando un effetto eco, cioè qualcosa la fuori sta risvegliando quelle sensazioni di pace e pienezza dentro di te perchè erano già lì da sempre come corredo di nascita.
Ogni volta che ti sposti nel tuo centro di ascolto del cuore, puoi allenarti a capire cosa vuoi o cosa vuoi fare nelle situazioni in cui hai sempre lasciato fare alle emozioni negative. Allenati in principio a trasformare piccole situazioni sgradevoli e poi man mano osserva come possono cambiare anche situazioni più difficili.

Lasciati andare all'ascolto del tuo cuore. Ti insegnerà a vivere meglio.

Buona Pratica e a presto!

Com'è la tua relazione di coppia?È una di quelle che durano una vita e ti fanno sentire sempre innamorata oppure è parch...
26/09/2017

Com'è la tua relazione di coppia?
È una di quelle che durano una vita e ti fanno sentire sempre innamorata oppure è parcheggiata in "sosta di riflessione" mentre la tua vita scorre via lentamente come un fiume di...qualcosa?
E soprattutto qual'è la ricetta per stare sempre bene insieme?

Felicità La condizione della felicità è naturale, basta guardare i bambini.Poi si cresce e di deve imparare "a fare come...
25/09/2017

Felicità
La condizione della felicità è naturale, basta guardare i bambini.
Poi si cresce e di deve imparare "a fare come dicono i grandi, ad essere come dicono i grandi, a reagire a quello che dicono i grandi", come se fosse un reato essere felicemente se stessi... con la piena complicità della scuola.

Poi continuando a "crescere" senza poter più essere liberi e felici come i bambini, ci alleniamo a "non essere felici" nell'illusione di poter imprigionare gli altri in un mondo che possa farci star bene, ma che poi, puntualmente ci delude...

Alla fine, ci siamo abituati a credere che le cause della nostra infelicità siano imputabili a ciò che ci fanno gli altri solo perchè demoliscono le nostre illusioni o aspettative di poterci sentire ok ricevendo consensi dall'esterno.

Anche riprendersi la condizione della felicità è una questione di allenamento. Allenarsi a ricevere il consenso dall'interno. Da noi stessi. Riprendendoci la condizione naturale della felicità come quando eravamo bambini.

È una bella scommessa ed un bel viaggio.

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