23/02/2018
PILLOLE DA PUNE
Vi proponiamo una lezione tenuta da Raya Uma Datta al Ramamani Iyengar Memorial Yoga Institute lo scorso gennaio.
(Attenzione. E' una pratica per allievi esperti)
Invocazione in PADMASANA
PADMASANA stesi con braccia estese sopra la testa, 2 min poi cambio incrocio e altri 2 min
EKA PADA ADHOMUKASVANASANA Imparate ad estendere la gamba dalla rotula senza indurire il piede. Non accorciare la distanza fra i piedi soltanto perché è più facile!
URDHVA PRASARITA EKA PADASANA Imparate a sincronizzare la discesa del tronco con la salita della gamba. Imparate a bilanciare il peso in tutto il corpo senza aggiungere altro sforzo. Riuscite a distendere il viso e fare molto meno ma riuscendo a mantenere la posizione?
PADANGUSTHASANA Premete giù gli alluci, tirate in su con le dita. Portate l’interno delle braccia verso l’esterno e l’interno delle gambe verso l’esterno delle gambe, il centro del corpo rimane morbido, non si indurisce
PADA HASTASANA
JANU SIRSASANA
Non portate indietro la gamba piegata, osservate come questo distorce completamente la parte posteriore del corpo: un lato del torace si incurva in fuori e l’altro lato si accorcia. Non dovete fraintendere la posizione, mantenete il piede della gamba piegata contro la coscia. Spostate la gamba estesa leggermente verso l’esterno ed estendetevi in avanti come in Pachimottanasana. Osservate come c’è più libertà nella cassa toracica. Osservate la lunghezza naturale del respiro. Sentite come la leggera curva del tronco porta a una leggera rotazione della schiena, molto importante per coloro che hanno il diabete. Lasciate andare una mano, piegate il braccio e portate la punta delle dita a terra per estendervi verso l’alto, ruotare e estendetevi in avanti sulla gamba. Mantenete la lunghezza in entrambi i lati, espirate nell’addome e allargatelo. Quale è l’inspirazione/espirazione nella posizione? Espirate lentamente, il respiro deve gocciolare, trovare il suo spazio.
TRIANGA MUKA EKA PADA PACHIMOTTANASANA
Gamba estesa leggermente verso l’esterno cosi da ve**re avanti come in Pachimottanasana. Ruotate leggermente l’addome (come in Parsvottanasana) e scoprite come è l’espirazione.
URDHVA NAMASKARASANA
Polsi uniti sulla testa, sincronizzandovi con l’espirazione portate lentamente le braccia su estendendo i lati del torace. Immaginate di avere una noce in mezzo alle mani e rompetela! Provate a immaginare la vostra testa come la noce e..rompete anche il vostro cervello! Tenuta lunga della posizione e da li andare subito in
UTKATASANA piedi prima uniti e poi piedi separati. Addome morbido. Anche se non piegate tanto le gambe allungate il lati del tronco e le costole laterali. Le costole posteriori e anteriori più lunghe!
VIRABHADRASANA 1
Mani in Urdhva Namaskarasana o Urdhva Hastasana. Osservate quanta lunghezza riuscite a portare all’addome con l’azione delle braccia.
VIRAVHADRASANA 2
Fate il vostro miglior Vira 2! Connettete il vostro braccio sx e le vostre costole sx verso la piattaforma. espandete il torace dal centro verso i lati e osservate se con l’ispirazione riuscite a toccare la parte alta del torace e con l’espirazione la base dell’addome.
SUPTA VIRASANA braccia estese oltre la testa
URDVHA DANURASANA
DWI PADA VIPARITA DANDASANA E EKA PADA VIPARITA DANDASANA
URDVHA DANURASANA
SUPTA BEKASANA
Punta dei piedi sul cuscino in modo che i piedi siano su e le ginocchia più giù, stendetevi con il torace aperto e le spalle giù. Se le ginocchia si alzano e non riuscite, eseguite Supta Virasana. Questa posizione non viene praticata molto spesso e merita amore.
CHATUSHPADASANA
Estendete dall’esterno del fianco all’esterno del ginocchio. Eka pada chatushpadasana- entrambe le mani prendono una caviglia, rispostate poi il piede per avere la trazione
Portate le mani nella schiena come in Setu Bandha, poi spostate il piede sx più verso il centro e alzate la gamba sx su in Eka Pada Setu Bandha
SUPTA BADDHA KONASANA
Coperta arrotolata stretta sotto il centro del coccige e sacro e piedi su un bolster. Questa sistemazione abbastanza precaria rende molto chiara la differenza fra i due lati. Cercate di sistemarvi dritti, aperti ed espansi. Lasciate andare completamente la tenuta dei muscoli e ammorbiditeli. L’area addominale pelvica deve avere una flusso aperto di energia, se l’addome è inclinato e affonda indietro, l’energia è bloccata e ristagna.
SAVASANA
La parte bassa della cassa toracica è come il bagnasciuga e il respiro come l’oceano che si muove dalla parte bassa dell’addome in su verso la cassa toracica, lasciatelo scorrere. È solamente nel proprio Savasana che si riesce a esplorarne pienamente la profondità. Guruji diceva sempre che la meditazione non può essere insegnata: è impossibile andare veramente dentro se stessi se ascoltiamo qualcuno che ci sta parlando.
(fonte:easternyoga.co.uk