L'Esprit des Plantes - Aromaterapia Scientifica

L'Esprit des Plantes - Aromaterapia Scientifica Patrizia Sanfilippo - Aromatologa Collège Intern. D. Baudoux
FORMATRICE IN AROMATERAPIA SCIENTIFICA

Il paradosso PELLE. Dentro e fuori. Microcosmo e macrocosmo. Contenitore e contenuto.La pelle parla, spesso rivela ciò c...
03/11/2025

Il paradosso PELLE.

Dentro e fuori.
Microcosmo e macrocosmo.
Contenitore e contenuto.

La pelle parla, spesso rivela ciò che sta accadendo dentro di noi, compresi i nostri conflitti; Il metabolismo della pelle è strettamente legato all’equilibrio emozionale. Le nostre emozioni possono infatti condizionare la salute della nostra pelle, e a loro volta i problemi cutanei possono condizionare il nostro benessere da un punto di vista emozionale; comprendere questo ci fa comprendere quanto, per la nostra pelle, noi possiamo fare con l'Aromaterapia.

In aromaterapia noi possiamo usare gli oli essenziali SULLA pelle, per aiutarla a risanarsi attraverso le diverse proprietà degli oli essenziali, e ancora AL DI LA' DELLA PELLE, per andare a lavorare sulle emozioni e i conflitti che possono riflettersi sulla sua salute;
d'altronde si sa, pelle e sistema nervoso derivano dallo stesso foglietto embrionale (ectoderma) e la loro interazione dura tutta la vita.

Quante volte abbiamo visto comparire eczemi in seguito a stress o traumi emozionali? E della psoriasi, vogliamo parlare? Quante volte l'abbiamo vista comparire in seguito a brusche separazioni, o a lutti? E quel famoso, orrendo brufolo che ci compare prima di un evento importante, una prova che ci provoca forte stress?

Gli oli essenziali, scelti con perizia e cognizione, possono aiutarci per intervenire sia sulle manifestazioni che sulla possibile causa soggiacente. Possono lenire un’infiammazione, ma al tempo stesso modulare ciò che l’ha innescata, e a me sembra...fantastico!

Meravigliosi, generosi, vivi e in qualche modo intelligenti; è così che rivelano la loro natura di perfetti rimedi olistici che non temono rivali!

Si parlerà di EMOZIONI nel corso di OLFATTOTERAPIA e di PELLE nel corso di AROMACOSMESI CONSAPEVOLE; due percorsi che riproporrò a breve: due percorsi che dialogano fra di loro, proprio come emozioni e pelle.

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Afta: Alloro o Tea tree?È opinione comune che, in caso di afta, la scelta migliore sia il Tea tree.In realtà, pur essend...
31/10/2025

Afta: Alloro o Tea tree?

È opinione comune che, in caso di afta, la scelta migliore sia il Tea tree.

In realtà, pur essendo un ottimo antinfettivo (grazie al terpinen-4-olo, che è antibatterico, antifungino e antivirale) e leggermente analgesico (p-cymene), non è sempre la soluzione più adatta alle mucose orali: in caso di mucosa sensibile può risultare irritante e rallentare la guarigione.

In caso di afta, meglio l’Alloro (Laurus nobilis): antisettico, antinfiammatorio e cicatrizzante, grazie a cineolo, linalolo ed eugenolo (che ci dona anche effetto antalgico potente).
Più delicato sulle mucose ma al tempo stesso molto efficace.

Come usarlo:

una goccia pura, applicata con un cotton fioc solo sull’afta, per pochi secondi;
oppure

diluito in gel di aloe o miele per un’azione più dolce.

✧ per chi ama andare oltre la materia ✧

In aromaterapia sottile, l’Alloro sostiene la fiducia e la parola autentica — non a caso, spesso l’afta arriva quando "tratteniamo“ parole o emozioni, qualcosa ci brucia dentro” e non riusciamo a dirlo.

A volte basta cambiare… foglia!😉

Facebook ha condiviso con me un ricordo ed io voglio condividerlo con voi.Un ricordo potente, e bellissimo. Era il 2017,...
30/10/2025

Facebook ha condiviso con me un ricordo ed io voglio condividerlo con voi.
Un ricordo potente, e bellissimo.
Era il 2017, l'Aromaterapia Scientifica si affacciava timida mente in Italia, ed io ero lì, emozionatissima (e terrorizzata) a tenere una delle mie prime formazioni in presenza ad una nutrita platea di operatori sanitari. La loro curiosità era palpabile, insieme ad una certa naturale diffidenza. Le serate a Torino, che ho tenuto su incarico di una prestigiosa azienda del settore, sono state un grande successo, per l'Azienda e per me. È così che ho "rotto gli argini" ed è così che il mio amore per gli oli essenziali si è trasformato in una professione che mi ha portata in giro per l'Italia spaziando dalle applicazioni della chimica all'olfattoterapia; è così che parlando anche di prevenzione del contagio, ho "contagiato" negli anni molte persone a quello stesso amore.
Da allora, con la stessa passione, vendo unicamente FORMAZIONE. Formazione di GRUPPO o anche INDIVIDUALE, su richiesta; in quest'ultimo caso contattami su Messenger.
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Cosa sono gli Idrolati?Intanto ti dico cosa NON sono.Non sono, come mi capita di leggere (😱) un sottoprodotto della dist...
27/10/2025

Cosa sono gli Idrolati?

Intanto ti dico cosa NON sono.
Non sono, come mi capita di leggere (😱) un sottoprodotto della distillazione, un semplice "residuo acquoso" da recuperare per il loro profumo, un prodotto di scarto, di serie B.

Ti stupirebbe sapere che c'è stato un tempo in cui gli idrolati erano il prodotto faro della distillazione, e gli oli essenziali non erano che un prodotto annesso. Venivano usati in ambito di cura e sono anche stati inseriti per oltre mezzo secolo nel trattato di Farmacia Galenica francese del 1880.

Caduti in disuso e soppiantati dagli oli essenziali, che rappresentano rimedi sicuramente più potenti ma anche più impegnativi da maneggiare, gli idrolati stanno oggi riguadagnando terreno e dignità; essi costituiscono infatti un ponte sottile tra fitoterapia e aromaterapia; l'idrolato non è uno scarto ma un prodotto a sé, un distillato completo e autonomo, con proprietà proprie, diverse e complementari rispetto agli oli essenziali.

Gli idrolati rappresentano l'anima gentile della distillazione: contengono micro tracce di oli essenziali ma anche e soprattutto i principi attivi idrosolubili della pianta che non passano negli oli essenziali; sono dolci e sicuri e possiedono vere proprietà terapeutiche se usati nel modo giusto.

Il loro pH naturalmente acido (4,5 - 6) rispetta la pelle e la sua flora; la loro gentilezza ne consente l'uso anche sulle mucose; ogni idrolato ha proprietà specifiche legate alla pianta di origine, quindi si possono scegliere in base alle esigenze cutanee. Lenitivi, calmanti, antinfiammatori, tonificanti e rinfrescanti, astringenti...

Non va inoltre dimenticato che l'aroma naturale degli idrolati può avere impatto sul sistema nervoso con effetto rilassante e psicologicamente confortante.

Quindi ora sapete cosa sono: L'anima gentile della distillazione, adatti anche a bambini, anziani e pelli delicate. E si, anche ai nostri animali da compagnia!

Vi racconterò prossimamente un aneddoto a questo proposito.

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OLIO ESSENZIALE vs ASSOLUTA Se sei appassionato di aromaterapia o profumeria, è possibile che tu ti sia chiesto: “Qual è...
21/10/2025

OLIO ESSENZIALE vs ASSOLUTA

Se sei appassionato di aromaterapia o profumeria, è possibile che tu ti sia chiesto: “Qual è la differenza?”

Gli oli essenziali e le assolute sono entrambi estratti aromatici delle piante, ma differiscono per metodo di ottenimento e caratteristiche:

OLIO ESSENZIALE (ottenuto per distillazione in corrente di vapore)

- Liquido limpido, leggero e volatile, idealmente privo di sostanze estranee (qualità della materia prima e distillazione a regola d'arte fondamentali per la purezza)

- Profumo fresco e semplice, svanisce più rapidamente

- Utilizzo principale: aromaterapia, massaggi, diffusione

ASSOLUTA (ottenuta attraverso l'uso di solventi)

- Estratto denso e ceroso, spesso di colore più scuro

- Profumo più intenso, complesso e stratificato

- Persistente sulla pelle e negli ambienti

Utilizzo principale: profumeria e cosmetica di alta gamma

in sintesi:

Olio essenziale → purezza → Aromaterapia
Assoluta = ricchezza e persistenza → Profumeria e Cosmesi

Le assolute sono preferite in profumeria perché sono più ricche, intense e persistenti degli oli essenziali. Inoltre alcune piante delicate ( gelsomino, tuberosa) non sopportano la distillazione a vapore, quindi l’unico modo per ottenere il loro aroma completo è tramite assoluta.

NOTA BENE: Le assolute non sono indicate per l'uso in Aromaterapia in quanto tracce dei solventi impiegati per l'estrazione rimangono nel prodotto finito.



Piccola lezione di "ECOLOGIA AROMATICA". Cosa fare degli oli scaduti o deteriorati?Controlla il tuo olio essenziale; ha ...
15/10/2025

Piccola lezione di "ECOLOGIA AROMATICA". Cosa fare degli oli scaduti o deteriorati?

Controlla il tuo olio essenziale; ha un odore sgradevole, rancido? Ha un odore "stanco" oppure più pungente, o ancora resinoso? Ha cambiato colore? Ti sembra più viscoso? Presenta dei depositi o è diventato torbido? Queste osservazioni ti permetteranno di capire se il tuo olio essenziale è, per così dire, "passato a miglior vita" 😅e questo in modo indipendente dalla data di scadenza (che va comunque sempre presa in considerazione).

In questi casi cosa NON FARE:

❌ Mai usarli a scopo terapeutico o cosmetico

❌ Non usarli sulla pelle o nei massaggi (nemmeno diluiti)

❌ Non aggiungerli a cosmetici o bagni aromatici.

❌ Non impiegarli in diffusori a caldo o a ultrasuoni. Non inalare.

❌ IMPORTANTE!: Non mescolarli a oli ancora attivi: rischiano di comprometterne la qualità.

E' passato poco tempo dalla data di scadenza? La trasformazione subita dall'olio ti sembra minima? Puoi ancora farci qualcosa!
Qualcosa della loro chimica rimane e può tornarci utile per alcune applicazioni (la natura non spreca mai, semmai si trasforma 😉)

- Detersione e pulizie naturali
Molti oli conservano attività antimicrobica, antifungina o deodorante che puoi sfruttare aggiungendo qualche goccia ai tuoi detergenti abituali; molti terpeni ossigenati restano attivi contro batteri ambientali e muffe anche in concentrazioni minime (oli di agrumi, tea tree, eucalipto, pino); puoi anche pensare di metterne qualche goccia in bicarbonato o sale grosso per deodorare scarpiere o frigoriferi, oppure profumarci pietre porose o legnetti.

- Allontanare insetti o parassiti
Gli oli ossidati mantengono spesso l’attività repellente tipica di alcune molecole terpeniche (limonene, linalolo, citronellale). Esse interagiscono con i recettori olfattivi degli insetti alterando i loro sistemi di orientamento. Bastano poche gocce su cotone o strisce di stoffa da appendere vicino a finestre e dispense.
(Funziona bene con lavanda, citronella, geranio...)

E se decidi di lasciarli andare...ricorda: gli oli essenziali non devono mai essere smaltiti negli scarichi domestici, alcune molecole possono alterare le guarnizioni in gomma e le giunzioni in PVC, rendendole porose o deformandole. Alcune molecole risultano inoltre tossiche per la fauna acquatica, si bioaccumulano o interferiscono con la respirazione dei microrganismi e dei pesci, presentando in questo modo tossicità ecologica. Assicurati di effettuare uno smaltimento corretto (vedi immagine).

Gli oli essenziali, anche quando scaduti, meritano rispetto. Smaltirli con cura o usarli con intelligenza significa onorare la pianta e proteggere l’ambiente. E a noi piace così, vero? 😉

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Sai conservare i tuoi oli essenziali in modo appropriato?Gli oli essenziali contengono molecole aromatiche come terpeni,...
12/10/2025

Sai conservare i tuoi oli essenziali in modo appropriato?

Gli oli essenziali contengono molecole aromatiche come terpeni, cumarine, esteri terpenici, ossidi, fenoli...che conferiscono loro le virtù salutistiche di cui possiamo godere attraverso il loro uso; dobbiamo però ricordare che queste stesse molecole sono suscettibili (in diverso grado) a processi di ossidazione, polimerizzazione, isomerizzazione che ne alterano colore, odore, consistenza e proprietà terapeutiche, alterazioni che possono renderli più allergizzanti e perfino tossici!

Le condizioni di conservazione sono dunque importantissime: LUCE, CALORE, ARIA (ossigeno) E UMIDITA' sono i nemici degli oli essenziali!

Come conservare al meglio i nostri meravigliosi flaconcini?

- Gli oli essenziali vanno conservati al riparo dalla luce, in luogo fresco e asciutto e a temperature comprese tra i 5 e i 35°.
- Chiudete i flaconcini in modo ermetico subito dopo l'uso al fine di evitarne l'evaporazione e l'ossidazione.
- Appoggiate i vostri flaconi su un piano "a testa in su, mai "sdraiati" per preservare l'integrità del contagocce: gli oli essenziali, anche naturali, possono avere un'azione corrosiva sulla plastica; questo può alterare la qualità dell'olio e anche rilasciare sostanze nocive.
- Evitate di far entrare in contatto il contagocce con la vostra pelle! (e ancora di più con la mucosa nasale se li usate in olfazione). Le impurità naturalmente presenti possono contaminare l'olio e alterarne la qualità!
- una volta aperti conservate in frigorifero gli oli ricchi in monoterpeni (tutti gli agrumi estratti da buccia, limone, mandarino, bergamotto, pompelmo eccetera) e tutti gli oli estratti da conifere (pino, abeti eccetera) in quanto questa classe di molecole è più instabile rispetto ad altre.

Quali sono i segni che possono farci presumere che il nostro olio sia avariato? e se lo fosse, cosa possiamo ancora farne? Di questo vi parlerò nel prossimo post!

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Rosmarino CT VerbenoneL’alchimista della rigenerazioneTroppo spesso sento parlare di olio essenziale di Rosmarino...si m...
06/10/2025

Rosmarino CT Verbenone

L’alchimista della rigenerazione

Troppo spesso sento parlare di olio essenziale di Rosmarino...si ma, quale?

Non tutti i rosmarini parlano allo stesso modo.
Dietro lo stesso nome si nascondono personalità chimiche diverse, modellate da sole, vento e suolo.

Il chemotipo verbenone è il più raffinato: rigenera, guida, accompagna la transizione tra ciò che deve finire e ciò che può rinascere. È il respiro che libera, il vento che spazza via la nebbia.
Agisce sul fegato e sulla mente, accompagna i periodi di transizione, quelli in cui è facile perdersi tra vecchio e nuovo.
Il suo profumo non spinge: riorganizza.

Diverso quindi da quello a cineolo, più tonico e deciso, e da quello a canfora, energizzante e muscolare.
Qui domina il verbenone, molecola di equilibrio e di rinascita — potente, ma non per tutti: un chetone dalla forza sottile, da usare con arte e misura.

Il viaggio nei segreti degli oli essenziali inizia qui: CORSO DI PRIMO LIVELLO, per chi vuole saperne di più 😉

18 E 19 OTTOBRE - IN ZOOM
le iscrizioni si chiuderanno il 10 ottobre
per info: segreteria@centrostudilaruota.org
telefono: 3924207334






Gli oli ad esteri non presentano tossicità alle dosi terapeutiche e questo ne facilita l'utilizzo in Aromaterapia. Tutte...
05/10/2025

Gli oli ad esteri non presentano tossicità alle dosi terapeutiche e questo ne facilita l'utilizzo in Aromaterapia. Tutte le vie di somministrazione possono essere prese in considerazione.

L'attività spasmolitica a livello centrale e neurotropo associata all'effetto antinfiammatorio definisce chiaramente il campo d'azione degli oli essenziali molto ricchi in esteri terpenici: spasmi di qualsiasi origine e distonie neurovegetative i principali campi di applicazione. Pensate alla Camomilla romana: il suo altissimo contenuto in esteri (angelati) le dona quel profilo potente eppur delicato che molti di noi conoscono nella pratica quotidiana.

Esiste tuttavia una molecola, un estere, il salicilato di metile (presente in grande misura nelle Gaultherie, comunemente chiamate Wintergreen) che richiede alcune importanti precauzioni nell'uso.

Questo olio essenziale andrà infatti evitato in qualunque forma di somministrazione per tutti i pazienti allergici ai salicilati, (es. aspirina), così come in gravidanza, prima infanzia e in tutti le persone in trattamento con anticoagulanti e non dovrà mai, in nessun caso, essere assunto per via orale.

Perché? Perché si tratta in pratica di aspirina sotto forma naturale che, in questa forma, presenta elevata tossicità orale.

Il suo componente principale, il salicilato di metile, è un estere naturale dell’acido salicilico, la molecola da cui, alla fine dell’Ottocento, è stata sintetizzata la prima Aspirina; modificando chimicamente in laboratorio l’acido salicilico si é ottenuto l’acido acetilsalicilico, più tollerato dallo stomaco e utilizzabile per via sistemica.

In sintesi:

Gaulteria → salicilato di metile (naturale, uso topico)

Aspirina → acido acetilsalicilico (sintetico, uso sistemico)

Due mondi diversi, un’unica radice chimica.

Ricordiamolo sempre: naturale non significa necessariamente innocuo. La sicurezza è sorella della competenza.

SI CHIUDONO IL 10 OTTOBRE LE ISCRIZIONI AL CORSO DI PRIMO LIVELLO DI AROMATERAPIA SCIENTIFICA che ti permetterà di muoverti con maggior consapevolezza in questo meraviglioso mondo naturale.

info: segreteria@centrostudilaruota.org

L'Aromaterapia Scientifica è a tutti gli effetti una EBM (Evidence Based Medicine) supportata da decine di migliaia di s...
01/10/2025

L'Aromaterapia Scientifica è a tutti gli effetti una EBM (Evidence Based Medicine) supportata da decine di migliaia di studi scientifici pubblicati.
Rappresenta inoltre una scienza in divenire, perché in tutto il mondo vengono scoperte piante ricche in attivi aromatici, vengono eseguiti studi sulle stesse, vengono compresi nuovi meccanismi d'azione, proprietà, indicazioni e precauzioni d'uso.
La grande concentrazione in principi attivi rende gli OLI ESSENZIALI strumenti molto potenti, sicuri ed efficaci SE USATI CON COGNIZIONE DI CAUSA.

Se qualcuno vi consiglia di usare l’”Eucalipto”, magari sul vostro bambino senza specificare di quale Eucalipto si parli, senza sapere quanti anni ha, se soffre d’asma, se è soggetto a convulsioni eccetera, allora...non siete in buone mani.

E questo perché esistono centinaia di "Eucalipti" e tra questi almeno 4 o 5 specie vengono usate in aromaterapia...ma sono tutti uguali? NO.

Le differenze nella chimica di questi Eucalipti si riflettono nelle indicazioni e nelle precauzioni d'uso. Il profumo cambia poco, l'eucaliptolo (1.8 cineolo) sarà presente nella maggior parte di essi (avete letto bene, non in tutti), ma questo non significa che si possano sostituire in modo arbitrario, "tanto è sempre Eucalipto".

Usare gli oli, e ancor di più consigliarli, richiede di acquisire competenze che si acquisiscono con studio (e passione) e non con 2 informazioni trovate chissà dove e "appiccicate".

Se vuoi acquisire la consapevolezza necessaria ad usare i tuoi oli essenziali in sicurezza o, ancor di più, se vuoi usarli/consigliarli nel tuo lavoro...non perdere IL CORSO DI 1 LIVELLO in programmazione ad OTTOBRE - 18 E 19 - IN ZOOM

Per info segreteria@centrostudilaruota
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LE FAMIGLIE BOTANICHE: I CLAN DEL MONDO VEGETALETra le oltre 800.000 specie vegetali, solo il 10% ha il dono di produrre...
29/09/2025

LE FAMIGLIE BOTANICHE: I CLAN DEL MONDO VEGETALE

Tra le oltre 800.000 specie vegetali, solo il 10% ha il dono di produrre un aroma. Poche, ma straordinariamente sofisticate: sono le piante aromatiche.

Alcune famiglie botaniche si sono “organizzate” nel corso dell’evoluzione per produrre sostanze capaci di:
- attirare gli impollinatori,
- difendersi da predatori e malattie,
- dialogare con l’ambiente circostante.

Sono le famiglie botaniche aromatiche: Lamiaceae, Myrtaceae, Lauraceae, Asteraceae, Apiaceae…

Una famiglia botanica è come un grande clan: piante diverse, anche di generi diversi, ma unite da tratti comuni nella forma (fusto, foglie, fiori, frutti)… e perfino nella chimica.
Perché la botanica si intreccia con la chimica: nascere in un certo “clan” lascia un’impronta che ritroviamo anche negli oli essenziali.

Un esempio? La famiglia delle Apiaceae (finocchio, anice, cumino, coriandolo): tante specie diverse, ma quasi tutte note per le loro proprietà digestive. Io la chiamo “il clan della digestione”!

Le famiglie botaniche sono quindi veri e propri clan del mondo vegetale: con casate, rami e discendenze… e un patrimonio ereditario che si riflette anche nel profilo aromatico.

Vuoi imparare a riconoscere i “clan” delle piante aromatiche e il loro linguaggio segreto (la chimica!)?
Ti aspetto al corso di primo livello.

18 E 19 OTTOBRE su ZOOM

Per info segreteria@centrostudilaruota.org

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Châteauroux

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