21/01/2022
“Feast or famine”, o tutto o niente.
Da cosa nasce l'odioso effetto yo-yo 🪀
🤔Una voce nella testa prende il comando e vi mette a dieta.
Vi dice tutto sulle regole, i doveri e i divieti: devi mangiare cinque piccoli pasti, devi saltare la colazione e mangiare un unico pasto abbondante, le proteine vanno bene, i grassi fanno male, anzi no, i grassi vanno bene ma i carboidrati fanno male. Puoi mangiare una caramella perché non hai messo lo zucchero nel caffè stamattina, però non puoi mangiare i popcorn perché non ti sei allenato questa settimana e il sale trattiene i liquidi e quindi fa prendere peso.
Prima o poi vi stancate di sentire questa voce odiosa che vi assilla e cambiate musica: un’altra voce prende il sopravvento, chiamata in causa anche solo da un biscotto o da una fetta di pizza 🍕
“Ormai”, vi dice, “il danno è fatto. Tanto vale andare fino in fondo”.
E così, all’improvviso passate dal pugno di ferro della disciplina più assoluta, all’indulgenza plenaria in cui mangiate tutto quello che vi pare.
Per molti, questo costante avanti e indietro tra abbuffate e astinenza diventa un modus vivendi frustrante, stancante e demoralizzante.
Se la voce interiore che non è al comando può uscire fuori e prendere il sopravvento in qualunque momento, l’unica soluzione è stare sempre in guardia.
Ma chi vuole passare tutta la vita a fare sia la vittima sia il carnefice di se stesso in un estenuante ed infinito duello interiore?
❓Come possiamo liberarci della catena che ci tiene ancorati al desiderio o all’avversione per il cibo? Come possiamo ricreare un senso di regolare fiducia nel cibo, di pace sia mentale che fisica quando mangiamo?