Dr. Antonio Marzano - Psicoterapeuta

Dr. Antonio Marzano - Psicoterapeuta Ricevo su appuntamento presso:
- Via Merliani, 138 - Napoli
- Via Roma, 88 - Afragola (Na)

Svolgo Dr. Antonio Marzano

Dopo la maturità, ho conseguito con lode la laurea magistrale in Psicologia Clinica presso l'Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, con successiva iscrizione all’Ordine degli Psicologi della Campania, sezione A n° 8131. In seguito ho iniziato il percorso di specializzazione secondo il Modello Strutturale Integrato che abilita all’esercizio dell’attività psicoterapeutica individuale, familiare e di gruppo attuando un modello di cura che integra il fattore psicologico, biologico e sociale, consapevole che la salute mentale interessa tutte le tappe del ciclo di vita (bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani) esprimendosi in diverse forme e gravità di disagio. Esercito la libera professione di persona sia nel centro di Napoli nello studio di Via Manzoni che ad Afragola (NA) in Via Roma, dove svolgo attività di prevenzione, diagnosi, intervento, sostegno e consulenza in ambito psicologico di persona o on-line. Collaboro inoltre come consulente esterno presso la Comunità Alloggio “Soteria Paidòs” sita ad Acerno (SA) che ospita minori con psicopatologie dai 13 ai 18 anni. Sono socio di Sipi provinciale Napoli, un’associazione che raccoglie esperti in psicologia, psicoterapia e psichiatria allo scopo di intervenire in vari ambiti sul territorio napoletano. Ho collaborato in diverse iniziative aventi come finalità la sensibilizzazione alla necessità di attuare un processo di prevenzione, cura e riabilitazione dal volto più umano che assicuri contestualmente una maggiore accessibilità anche alle classi meno abbienti.

28/10/2025

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26/08/2025
14/05/2025
22/04/2025

Condividiamo qui un’interessante intervista a Massimo Ammaniti pubblicata su “Il Messaggero”. Come si educa un figlio ad avere relazioni sane? Massimo Ammaniti: «Difenderli sempre non li aiuta ad affrontare i fallimenti. Alle ragazze insegnate i rischi di certi comportamenti» Pregiudizi, ana...

Il Paradosso del Blocco: Non Superarlo, ma IntegrarloSpesso vediamo il blocco come un ostacolo da superare, un nemico da...
08/03/2025

Il Paradosso del Blocco: Non Superarlo, ma Integrarlo

Spesso vediamo il blocco come un ostacolo da superare, un nemico da combattere. Ma cosa succederebbe se invece di lottare contro di esso, provassimo a stare con il blocco, ad ascoltarlo, a conoscerlo?

👉 Il Blocco è un’Esperienza, Non un Fallimento

Il problema non è solo il blocco in sé, ma la nostra reazione ad esso. Più ci sforziamo di superarlo, più lo rendiamo solido. È il classico paradosso dell’ansia: temiamo di rimanere bloccati e questa paura stessa diventa il blocco.

🌀 Invece di “forzarsi” a superarlo, proviamo a:

✅ Descrivere cosa accade nel corpo: tensione, respiro corto, gola chiusa?
✅ Rimanere con la sensazione senza giudicarla: se il blocco non fosse un problema, cosa sarebbe?
✅ Giocare con il blocco: esagerarlo, modularlo, osservarlo come un fenomeno esterno.

💡 Il Vero Superamento è nel Cambiare Prospettiva

Forse il blocco non è un segnale di debolezza, ma un confine da esplorare, un invito a ridefinire il nostro rapporto con il limite. Non si tratta di vincere una battaglia, ma di cambiare il modo in cui la vediamo.

🔹 E se il blocco fosse una porta invece che un muro? 🔹

Riceviamo tanti tipi di eredità dalle nostre  , quella trattata in   consiste nell'insieme di giudizi e preconcetti che ...
11/02/2025

Riceviamo tanti tipi di eredità dalle nostre , quella trattata in consiste nell'insieme di giudizi e preconcetti che determinano il modo in cui ci rapportiamo a qualcosa, che sia una persona esterna, un'opportunità, un'emozione, un pensiero, un desiderio, insomma tutto ciò che caratterizza il nostro modo di rapportarci col mondo, con noi stessi e con gli altri.

Un banale esempio che può aiutare a riflettere:
per chi nasce nell'Asia Orientale è ovvio usare le bacchette per mangiare, quindi vedendo delle forchette a tavola non saprebbero né cosa pensare nè come usarle, lo stesso problema lo viviamo noi occidentali quando abbiamo tentano, le prime volte, di usare le bacchette per cibarci.
Non abbiamo gli strumenti gestire quella manualità.

Con ció voglio mettere in evidenza che siamo figli di una , in un determinato tempo, di una spefica area geografica, che influenza e determina gli strumenti da utilizzare per mangiare.
Fuor di metafora, va da sé che tale discorso è estendibile a tutti gli ambiti: aspettative sociali sul come realizzarsi, sul come vestirsi, chi frequentare, cosa fare nei weekend, etc., etc., etc..

Se prendiamo questo principio e lo decliniamo a livello Familiare, capiamo quanto, ad esempio, il modo di vivere le emozioni in generale, o una specifiche , sia funzione di eredità familiari, trasmesse implicitamente di padre in figlio, influenzando il modo di vivere le emozioni per l'appunto, con tutto ciò che comporta.

Ci sono eredità funzionali che permettono un buon alla vita, ma ce ne sono altre, limitanti, fuorvianti, che compromettono il e la possibilità stessa di costruire una vita soddisfacente.

26/11/2024
20/08/2024
- DISSOCIAZIONE - "Era un bel problema, degno della massima attenzione.Lo risolti spegnendo la luce e andandomene a lett...
30/06/2024

- DISSOCIAZIONE -

"Era un bel problema, degno della massima attenzione.
Lo risolti spegnendo la luce e andandomene a letto."

JOHN FANTE, Chiedi alla polvere

Indirizzo

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Afragola

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